Conca Terni-Narni come faro dell’industria sostenibile, è l’ora di ‘Pensare il domani’ #finsubitoagevolazioni

di M.R.

Fare rete. Agire in modo unitario e sistemico, sfruttando risorse, spazi, infrastrutture e competenze. Progettare. Attivare sinergie. È quanto esorta a fare per la ‘Conca ternana’, l’associazione Pensare il domani che, sabato 4 maggio a partire dalle 9, propone una mattinata di confronto tra numerosi e diversificati portatori di interesse, sul futuro industriale sostenibile del territorio. L’iniziativa è promossa in collaborazione con Comune di Narni (ad aprire i lavori il sindaco Lorenzo Lucarelli) e Federmanager. L’appuntamento è al museo Eroli nella città dell’Anello.

Sviluppo industriale La sostenibilità è il concetto chiave, in un’area dal tessuto produttivo importante quanto impattante. Lo spirito che anima l’associazione è quello di non rassegnarsi a questo e fare leva sulla spinta che dall’Europa arriva verso il New green deal. Porrazzini (ex sindaco di Terni) in particolare ritiene che per certi versi la Conca possa diventare un modello da replicare ed esportare, ma «nulla avviene senza il dialogo e la concertazione fra le tanti parti in causa». Questa la ragione per cui all’appuntamento di sabato saranno presenti politici, istituzioni, imprenditori e associazioni di categoria.

Pensare il domani «Sarà l’occasione – anticipa Porrazzini – per affrontare ad esempio il tema dell’Accordo di programma Ast che non può non essere affrontato nell’ambito del miglioramento della qualità dell’aria che Terni e Narni hanno in animo di conseguire. E se è verop come è vero che quel patto poggia sulla predisposizione degli impianti dell’acciaieria per l’alimentazione a idrogeno, è bene che chi ha lavorato al progetto Ternhy (per la produzione di energia fotovoltaica, per la produzione di H2 verde, presso siti industriali di Terni e Neramontoro) lo estragga dal cassetto e ne discuta ad esempio con Sangraf che si avvia alla realizzazione dell’Hydrogen valley. Quali ricadute avrà quell’iniziativa non può essere un tema secondario in una realtà che è chiamata a decarbonizzare nel breve-medio periodo e calata in un contesto europeo che guarda all’Africa per l’idrogeno e ha già siglato accordi maxi condotto fino all’Italia e la Germania».

Lavoro Quali opportunità si celano dietro certi processi in una situazione di crisi economica ed occupazionale, peraltro, non può non interessare la politica e le istituzioni. ‘Pensare il domani’ vuole quindi prendere per mano coloro che hanno potere decisionale e farli incontrare con quel mondo dell’imprenditoria che viaggia a una velocità più sostenuta: «Ne è un esempio il distretto Urban Re-generation». Saranno dell’iniziativa di sabato i manager delle big come Novamont, Ast, Tarkett e realtà industriali più giovani come NarTi, modello di economia circolare. 

Energia Tra gli argomenti più caldi anche la proposta Federmanager per l’autonomia energetica di Terni e le comunità energetiche «sulle quali Narni ha già un bel po’ da insegnare. E poi non possiamo perdere di vista il turismo, anch’esso sostenibile; dovrebbe passare per  il completamento della ciclovia Valnerina-Terni- Narni-Orte. La messa a sistema delle misure di sviluppo sostenibile – ammonisce ‘Pensare il domani’ – richiede che la programmazione regionale sia riorganizzata anche per ambiti territoriali funzionali alla realizzazione di progetti integrati nei quali sia garantita l’interazione tra le varie componenti che agiscono sullo sviluppo: scienza, tecnologia, formazione, finanza, servizi e sia garantita la più ampia partecipazione degli stakeholder: istituzioni, organizzazioni di categorie, organismi civici, singoli cittadini».

Conca Ternana Nell’ambito del Festival ASviS dello sviluppo sostenibile, saranno insomma trattati numerosi temi fondamentali per il futuro della Conca, perché non rinunci alla sua vocazione industriale ma cresca in linea con un Pianeta dalle risorse non infinite che già da tempo mostra segnali di allarme. «Da parte nostra la volontà di far dialogare i tanti mondi della nostra comunità, perché si istituisca una cabina di regia in grado di coordinare al meglio la progettazione della Conca del futuro in sintonia con l’ambiente e la vivibilità»