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Taglio del Bonus ristrutturazioni al 30%: le nuove misure del Governo Meloni.
Il Bonus ristrutturazioni, elemento chiave nel panorama degli incentivi edilizi, subisce una significativa riduzione al 30%, secondo quanto deciso dall’emendamento al decreto Superbonus promosso dal governo Meloni. L’intervento, non del tutto sorprendente, rappresenta un ulteriore snellimento delle agevolazioni fiscali per i cittadini. Il provvedimento, proposto dall’emendamento al decreto Superbonus, punta a restringere i benefici concessi, con particolare riferimento alle detrazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione. (Qui un articolo sul superbonus nel 2022)
Bonus ristrutturazioni, ancora un nuovo taglio: ecco come funziona
Con il nuovo intervento normativo, la detrazione fiscale prevista per il Bonus Ristrutturazioni nel periodo compreso tra il 2028 e il 2033 sarà fissata al 30%, rendendo decisamente meno allettante l’opzione per coloro che intendono usufruirne.
Il Bonus Ristrutturazioni, che in passato ha rappresentato un importante incentivo per la riqualificazione degli immobili, si traduce in una detrazione dall’IRPEF pari al 36% delle spese sostenute, da ripartire in dieci quote annuali, con un limite massimo di 48.000 euro per unità immobiliare. Tuttavia, la recente modifica legislativa riduce questa percentuale al 30%, limitando ulteriormente i vantaggi per i contribuenti che intendono avvalersi di questa agevolazione.
I dibattiti sulla nuova decisione del Governo
La decisione del governo Meloni ha scatenato dibattiti all’interno della maggioranza di governo, con polemiche anche interne alla maggioranza espresse dal leader di Forza Italia, Antonio Tajani, riguardo alla proposta del Ministero dell’Economia di intervenire retroattivamente sulle detrazioni relative al 2024 per il Superbonus.
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