Anche Verona potrebbe presto introdurre una «clausola antifascista» per chi vuole svolgere manifestazioni e attività politico-sociali nelle piazze e nelle vie cittadine. Di cosa si tratta? In pratica, chi vuole avere la concessione di spazi pubblici, dovrebbe firmare un testo con cui «dichiara di riconoscersi nei princìpi e nei valori fondamentali della Costituzione italiana e dello Statuto comunale, di ripudiare il fascismo ed ogni forma di totalitarismo e di condannare l’uso di ogni forma di violenza».
L’iniziativa del Pd
La proposta è contenuta in una mozione depositata nei giorni scorsi a palazzo Barbieri dalla consigliera comunale del Pd, Alessia Rotta, già parlamentare e membro della direzione nazionale dem. La mozione (che impegna il sindaco e la giunta a modificare in tal senso il regolamento municipale di Verona) sarà discussa e votata dal consiglio comunale, ed è prevedibile che sarà battaglia.
Le polemiche a Vicenza
A Vicenza, qualche settimana fa, era stato scontro durissimo tra centrodestra e centrosinistra (anche se, in entrambi gli schieramenti, c’erano state sfumature e toni diversi).Nel capoluogo berico, infatti, la norma era stata introdotta otto anni fa, dall’allora sindaco Achille Variati. Non appena vinte le elezioni, il centrodestra, col sindaco Francesco Rucco, l’aveva cancellata. Adesso, invece, la guida del Comune è stata riconquistata dal centrosinistra, e il sindaco Giacomo Possamai l’ha reintrodotta proprio alla vigilia dello scorso 25 aprile, tra feroci polemiche del centrodestra, soprattutto con Fratelli d’Italia, che aveva poi abbandonato l’aula del consiglio comunale (mentre Forza Italia aveva scelto l’astensione) ma anche con qualche protesta della sinistra-sinistra, che avrebbe voluto un testo più «duro». La destra aveva accusato la maggioranza di voler limitare il dissenso e di impedire l’espressione delle idee. Il sindaco Possamai aveva risposto che è la Costituzione, ossia la legge fondamentale del Paese, che vieta «la riorganizzazione sotto qualsivoglia forma del disciolto partito fascista».
«Segnale forte»
Quanto a Verona, la mozione presentata da Alessia Rotta parte proprio dagli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana e sottolinea che la clausola antifascista è riportata nei regolamenti di molti Comuni italiani e riguarda «l’assegnazione di spazi e suolo pubblico e delle sale di proprietà comunale, oltre che patrocini e contributi di qualunque natura» che vengono sempre subordinati «a una dichiarazione esplicita di rispetto dei valori e dei principi fondanti della Costituzione italiana repubblicana e antifascista». La consigliera dem ricorda che «Verona, insignita della medaglia d’oro al valor militare per il contributo dato alla lotta di Liberazione, ribadirà in questo modo la sua natura di città antifascista, aperta e solidale e contraria ad ogni forma di discriminazione».
La newsletter del Corriere del Veneto
Se vuoi restare aggiornato sulle notizie del Veneto iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Veneto. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.
16 maggio 2024
© RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui