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L’Agenzia delle Entrate ha ottenuto un’estensione del periodo di controllo sui crediti derivanti dal superbonus e dagli altri bonus edilizi. Questo cambiamento, derivante dall’approvazione di un nuovo decreto legislativo, offre ulteriori strumenti per combattere l’uso improprio di questi crediti. La misura, parte del settimo provvedimento di attuazione della riforma del sistema fiscale, è volta a rafforzare la lotta contro le frodi fiscali.

L’Agenzia delle Entrate avrà dei super poteri

A seguito delle nuove disposizioni legislative, l’Agenzia delle Entrate avrà tre anni in più per verificare la validità dei crediti maturati tramite il superbonus. Il periodo di controllo passa quindi da cinque a otto anni. Questa estensione mira a dare all’Agenzia più tempo per identificare e contrastare le frodi legate ai crediti d’imposta, spesso derivanti da operazioni irregolari.

Maurizio Leo, viceministro all’Economia e alle Finanze, ha spiegato che l’ampliamento dei termini di controllo è necessario per recuperare crediti utilizzati in modo indebito. La misura si applica non solo ai crediti esistenti ma anche alle nuove richieste, offrendo un quadro normativo più stringente e dettagliato.

La Necessità di Contrasto alle Frodi

Le frodi relative ai bonus edilizi, inclusi il superbonus e il bonus facciate, hanno rappresentato una preoccupazione crescente. Secondo i dati della Guardia di Finanza, le irregolarità bloccate fino ad agosto 2023 ammontano a circa 7,2 miliardi di euro. Queste operazioni illecite comprendono interventi edilizi mai effettuati, utilizzo di immobili non riconducibili ai beneficiari delle detrazioni e cessioni multiple di crediti attraverso prestanome.

Sequestro dei Crediti e Buona Fede

Un altro aspetto rilevante riguarda il sequestro dei crediti d’imposta. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3108/2024, ha stabilito che la buona fede dell’acquirente non esime dal sequestro dei crediti se questi derivano da operazioni fraudolente. Anche un collegamento indiretto con il crimine è sufficiente per giustificare il sequestro, impedendo così la circolazione di crediti fraudolenti.

Implicazioni per i Contribuenti

Questi cambiamenti normativi significano che i contribuenti dovranno prestare maggiore attenzione nella gestione dei crediti legati ai bonus edilizi. Le verifiche approfondite e prolungate dell’Agenzia delle Entrate potranno comportare un incremento dei controlli e delle sanzioni per chi utilizza crediti in modo scorretto. È quindi essenziale per i beneficiari assicurarsi della legittimità dei crediti richiesti e mantenere una documentazione accurata e trasparente.

Tabella in sintesi

Dettaglio Descrizione
Periodo di Controllo Esteso Da 5 a 8 anni
Obiettivo della Misura Contrastare l’uso improprio dei crediti d’imposta derivanti da superbonus e altri bonus edilizi
Principali Frodi Rilevate -Assenza di lavori edilizi
Interventi su immobili non riconducibili ai beneficiari
Cessioni multiple di crediti
Dati Guardia di Finanza (Agosto 2023) Frodi bloccate per 7,2 miliardi di euro
Decisione della Corte di Cassazione La buona fede dell’acquirente non impedisce il sequestro dei crediti derivanti da operazioni fraudolente
Modalità di Sequestro Collegamento indiretto tra il crimine e il credito è sufficiente per giustificare il sequestro
Implicazioni per i Contribuenti Necessità di maggiore attenzione nella gestione dei crediti e nella documentazione
Normativa Applicabile Decreto legislativo in materia di accertamento tributario e concordato preventivo
Scopo Garantire una maggiore trasparenza e correttezza nell’utilizzo delle agevolazioni fiscali

 

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