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Sul Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 2023, è pubblicata la Legge 30 dicembre 2023, n. 213Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, in vigore dal 1° gennaio 2024.

L’ammontare complessivo delle risorse stanziate con la Manovra e il decreto legislativo che avvia la riforma fiscale è di circa 28 miliardi di euro, di cui oltre la metà destinati, in particolare, a interventi a sostegno dei redditi medio-bassi che beneficeranno del rinnovo del taglio cuneo fiscale e contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro) e dell’accorpamento delle prime due fasce delle aliquote Irpef (23% fino a 28 mila euro).

Taglio cuneo fiscale

Circa dieci miliardi sono destinati al rinnovo nel 2024 del taglio del cuneo fiscale-contributivo: 7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro.

Riforma aliquote Irpef

Per il 2024 gli scaglioni IRPEF si riducono da quattro a tre con l’accorpamento dei primi due. Fino a 28 mila euro l’aliquota sarà al 23% (la misura è finanziata con 4,3 miliardi).

Inoltre si amplia fino a 8.500 euro la soglia della no tax area.

La contemporanea applicazione della riduzione del cuneo contributivo e della nuova aliquota Irpef avrà l’effetto di rafforzare le buste paga dei lavoratori dipendenti fino 1.298 euro annui.

Fondo di garanzia per mutui prima casa

Rifinanziato con 280 milioni di euro il Fondo di garanzia per mutui prima casa destinato ai giovani under 36 e alle famiglie numerose.

Contributo per il caro energia

Prorogato, per il primo trimestre 2024, il contributo straordinario per il caro energia destinato ai beneficiari del bonus sociale elettricità (200 milioni di euro).

Iva al 10% pellet

Prorogata fino a febbraio 2024 l’Iva al 10% sull’acquisto di pellet. “Siamo soddisfatti per la conferma dell’ Iva sul pellet al 10% per i primi due mesi del 2024, specialmente perché vanno considerati i ridotti margini finanziari con cui questa Legge di Bilancio ha dovuto fare i conti”, commenta Annalisa Paniz, Direttrice generale di Aiel. “Il mantenimento dell’aliquota eviterà di gravare ulteriormente sulla spesa energetica delle famiglie italiane. Inoltre, secondo quanto risulta dalle nostre interlocuzioni con la Guardia di Finanza, con cui manteniamo un’intensa collaborazione nella lotta a evasione, elusione fiscale e frodi carosello, la misura è fondamentale per promuovere l’emersione del mercato sommerso”.

Decontribuzione per le madri lavoratrici

Prevista una decontribuzione per le madri lavoratrici con l’esonero totale dei contributi previdenziali (per un massimo di 3.000 euro l’anno) per un anno per le donne con due figli (fino all’età di 10 anni del più piccolo) e, in via sperimentale, per tre anni per quelle che hanno 3 o più figli (fino ai 18 anni del più piccolo).

Rafforzato il bonus asili nido.

Carta “Dedicata a te”

Confermata la carta “Dedicata a te” con uno stanziamento di 600 milioni di euro per l’acquisto di beni di prima necessità e di carburanti.

Ponte sullo stretto

Finanziata la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina con 11,6 miliardi di euro dal 2024 al 2032 (9,3 miliardi a carico del bilancio dello Stato e 2,3 miliardi dal Fondo di sviluppo e coesione, di cui 1,6 miliardi a valere sui bilanci regionali di Calabria e Sicilia).

Infrastrutture

Previsti anche diversi investimenti a vantaggio delle regioni (50 milioni), enti territoriali (per la progettazione 100 milioni) e amministrazioni centrali (circa 27 miliardi nel periodo 2024-2038).

Cedolare secca sugli affitti brevi

La cedolare secca sugli affitti brevi, nel caso un proprietario affitti più immobili, aumenta al 26% a partire dal secondo immobile in locazione. Sul primo immobile resta l’aliquota al 21%.

Edilizia residenziale pubblica

100 milioni di euro per progetti di edilizia residenziale pubblica per il contrasto al disagio abitativo.

Imprese

Più assumi meno paghi: maggiori deduzioni, dal 120% fino al 130%, per assunzioni a tempo indeterminato di giovani, donne, lavoratori di categorie svantaggiate ed ex percettori del reddito di cittadinanza. Previsti 1,3 miliardi per finanziare l’agevolazione.

Stanziati 1,8 miliardi per il credito di imposta delle imprese che investono in beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nella ZES unica del Mezzogiorno. Previste risorse aggiuntive anche per i Contratti di sviluppo, la Nuova Sabatini e il fondo crescita sostenibile.

Rinviata fino al 1 luglio 2024 l’entrata in vigore della plastic e sugar tax.

Polizze assicurative per le imprese contro rischi calamità naturali

Le imprese sono tenute a stipulare polizze assicurative a copertura dei rischi derivanti da catastrofi e calamità naturali.

Fisco

Global minimum tax al 15% per i gruppi multinazionali con fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro.

Reshoring: a imprese e attività produttive che ritornano a investire in Italia riduzione del 50% delle imposte sui redditi.

Impatriati: dal 2024 riconosciuto un nuovo regime agevolato, tassazione del 50%, per i lavoratori dipendenti o autonomi con requisiti di elevata qualificazione e specializzazione. Sale dal 50% al 60% l’agevolazione per i lavoratori che rientrano in Italia dall’estero con figli. Per professori e ricercatori continua ad applicarsi il vecchio regime agevolativo.

Lavoro

Confermata la detassazione dei premi produttività al 5%.

Per i fringe benefit, che si potranno usare per pagare le utenze domestiche, affitto e interessi sul mutuo, viene rivista la soglia di esenzione: fino a 1.000 euro per tutti e fino a 2.000 euro per i lavoratori con figli.

Detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere.

Investimenti e garanzie pubbliche

Introdotto il piano Archimede che riforma la gestione delle garanzie pubbliche con l’obiettivo di favorire gli investimenti, anche sociali, che garantiscano un alto valore aggiunto come quelli nelle infrastrutture strategiche e per la transizione tecnologica, verde e digitale delle imprese.

L’obiettivo è trasformare le garanzie in leve per investimenti fortemente addizionali e per coinvolgere gli investitori privati.

Pensioni

Prorogati per tutto il 2024, con alcune rivisitazioni, gli strumenti di anticipo pensionistico già esistenti: Quota 103, Ape sociale e Opzione Donna. Rinnovato il Bonus Maroni, l’incentivo che prevede una decontribuzione di circa il 10% per chi decide di rimanere al lavoro.

Per l’anticipo pensionistico con Quota 103 rimangono i requisiti di 62 anni d’età e 41 di contributi, ma viene rivisto il ricalcolo dell’assegno che avverrà interamente con il metodo contributivo. Per l’anticipo pensionistico Ape sociale è previsto un incremento del requisito anagrafico da 63 anni a 63 anni e 5 mesi. Sale di un anno, a 61 anni, anche la soglia per l’accesso a Opzione Donna (che con un figlio scende a 60 e con due o più figli a 59).

Garantiti i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 e le pensioni di vecchiaia di medici, personale sanitario, dipendenti di enti locali, ufficiali giudiziari e maestri a cui non si applicherà la revisione delle aliquote di rendimento previdenziali che invece sono previste per coloro che anticipano l’uscita dal lavoro (per i medici e sanitari previsto un meccanismo di tutela).

Per il 2024 confermato il meccanismo di indicizzazione delle pensioni all’inflazione che tutela le pensioni più basse.

Rinnovo contratti Pa

Stanziati 3 miliardi per il 2024 e 5 miliardi dal 2025 per i rinnovi dei contratti della pubblica amministrazione, a cui si aggiungono le ulteriori risorse per il personale medico sanitario e per i comparti sicurezza e difesa.

Sanità

Per la sanità previsto uno stanziamento aggiuntivo pari a 3 miliardi nel 2024, 4 miliardi nel 2025 e 4,2 miliardi dal 2026. Parte di queste risorse sono destinate, tra l’altro, al rinnovo dei contratti del personale e per l’indennità a medici e sanitari impegnati nella riduzione dei tempi delle liste di attesa.

Per il potenziamento dell’assistenza territoriale e per le nuove assunzioni di personale sanitario vengono stanziate risorse pari a 250 milioni di euro nel 2025 e 350 milioni di euro dal 2026.

Rifinanziate le spese indifferibili

Rifinanziate le spese indifferibili, tra cui “strade sicure”, gli aiuti all’Ucraina e le missioni internazionali.

Interventi contro la violenza sulle donne

Stanziati 40 milioni di euro per un pacchetto di interventi contro la violenza sulle donne. Le risorse andranno a finanziare il reddito di libertà, i centri antiviolenza, la prevenzione e la formazione degli operatori.

Autonomie

Stanziati circa 2,5 miliardi nel triennio 2024-2026 a beneficio degli enti territoriali per finanziare intese con autonomie speciali, riequilibrio strutturale dei comuni che hanno sottoscritto ripiani per i disavanzi e contrastare lo spopolamento.

Istruzione

Incrementate, con 36 milioni, le risorse per l’erogazione delle borse di studio per gli studenti.

Istituito il Fondo per l’Erasmus italiano con un investimento totale di 10 milioni.

Cultura

Cambia il tax credit per il cinema: la percentuale di spesa su cui applicare il credito d’imposta per le opere cinematografiche e audiovisive rimane al 40% ma vengono rivisti i parametri per rendere il sistema più efficiente e sostenibile con l’obiettivo di incentivare le produzioni di qualità. La misura prevede una rimodulazione dell’aliquota che può decrescere in relazione alle spese agevolabili e alle dimensioni delle imprese o gruppi di imprese.

Rai

Diminuisce il canone Rai in bolletta che passa da 90 a 70 euro all’anno. Prevista una integrazione del finanziamento della Rai per le spese relative agli investimenti (430 milioni per il 2024).

Leggi anche: “Superbonus, nella Manovra 2024 novità su plusvalenze, controlli rendite catastali e ritenuta 11%

 

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