Inaugurata l’oasi accessibile del Wwf all’interno dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari
Inaugurata l’oasi accessibile a persone con disabilità del Wwf all’interno dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari
Approfondimenti
21 maggio 2024
Bari- Nel mese dedicato alle Oasi Wwf è stato inaugurato all’Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico di Bari un nuovo spazio naturale accessibile e senza barriere che permetterà di inserire il contatto con la natura nei percorsi riabilitativi dei giovani pazienti, soprattutto quelli a lunga degenza, e di favorire momenti di tranquillità e socializzazione tra pazienti e famiglie. Si tratta della seconda Oasi in Ospedale realizzata dal Wwf in Italia, dopo quella inaugurata a Palermo lo scorso 18 aprile, collocata all’interno dell’Ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari.
Circa 240 metri quadri di area verde accessibile a persone con disabilità e carrozzine, dotata di percorsi sensoriali fruibili a piedi nudi con differenti materiali (come sabbia, ghiaia, prato, corteccia, ghiaietto, tronchetti in legno e tavolato in legno) posizionati fra una varietà di arbusti tipici della macchia mediterranea. Al suo interno un giardino delle farfalle, un piccolo stagno, panchine, tavoli all’ombra di grandi alberi per le attività ricreative e cartellini che raccontano le caratteristiche delle specie vegetali presenti.
L’accesso all’Oasi Wwf sarà libero e situato in una zona vicinale al parcheggio dell’ospedale e a un’altra area verde attrezzata appena realizzata. All’ospedale pediatrico sono ricoverati circa dai 120 a 150 bambini di età compresa tra pochi mesi e 16 anni. Da tutti i reparti potranno accedere (fatta eccezione per le terapie intensive e semintensive e per le malattie infettive) in base alle condizioni del bambino. Ogni giorno fra 300 e 500 bambini accedono all’ospedale per prestazioni ambulatoriali, tutti accompagnati da almeno un genitore. Oltre ai docenti della scuola in ospedale e alle loro tirocinanti, l’Oasi Wwf verrà utilizzata dalle numerose associazioni di volontariato che prestano le loro attività all’interno della struttura. Anche psicologi e assistenti sociali potranno utilizzarla a scopo valutativo/riabilitativo. Tutto il resto del personale potrà frequentarla per relax personale, o quando lo ritengono opportuno insieme ai piccoli pazienti.
Quest’Oasi in Ospedale è stata realizzata dal Wwf grazie a un importante progetto di raccolta fondi lanciato con l’edizione di Urban Nature “La Natura si fa Cura”, per offrire interventi volti a realizzare vere e proprie oasi in miniatura da regalare alle strutture ospedaliere.
Questa inaugurazione ha avuto luogo all’interno del mese dedicato alle Oasi Wwf, che fino al 26 maggio ospiteranno oltre 150 eventi in tutta Italia, e l’apertura di un’altra Oasi in Ospedale a Padova.
I benefici della natura
Solo pochi minuti trascorsi a guardare panorami dominati da alberi, fiori o laghetti e fontane possono aiutare a ridurre il dolore, abbattere i livelli di stress, ansia e rabbia, agendo sulla pressione sanguigna, la tensione muscolare, il battito cardiaco e l’attività cerebrale. Le Oasi in Ospedale sono un vero e proprio laboratorio all’aperto dove osservare, conoscere e imparare a prendersi cura della Natura (in particolare la piccola fauna come insetti impollinatori e uccelli), sia per momenti di relax che favoriscano il recupero fisico-psichico, sia per svolgere attività terapeutiche.
Ecco i principali obiettivi delle Oasi in Ospedale: migliorare la qualità della degenza dei pazienti coinvolgendoli in attività didattiche, ludiche e creative legate alla cura degli ecosistemi, garantendo esperienze positive e psicologicamente benefiche;
promuovere la cultura della bellezza, il rispetto della natura e della biodiversità con introduzione di concetti quali educazione civica e ambientale;
sviluppare la motricità e le capacità cognitive e di apprendimento, attraverso la cura manuale degli ecosistemi presenti. L’apprendimento di nozioni relative alla natura favorirà un miglioramento della sfera cognitiva, stimolando concentrazione, capacità logiche e memoria; rafforzare l’autostima e la percezione positiva di sé stessi, attraverso la cura degli elementi dell’Oasi in Ospedale, nel vedere il risultato delle proprie attenzioni, sapendo di aver dato un contributo al miglioramento della salute della natura;
favorire la socializzazione attraverso il lavoro anche a piccoli gruppi.
La collaborazione fra il Wwf e l’ospedale:
L’iniziativa prevede anche la formazione del personale coinvolto nel progetto a cura dell’Ufficio Educazione e Formazione del Wwf Italia con la partecipazione del Wwf locale, che include docenti delle Scuole in Ospedale e il personale medico/ospedaliero, e che si svolgerà in momenti online e in presenza con il Wwf locale, disponibile a supportare anche le prime fasi di interventi formativi.
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