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Il 16 maggio 2024 è stato pubblicato il decreto attuativo per la Zes unica per il Mezzogiorno che sblocca 1,8 miliardi di euro stanziati dal decreto Sud. Sono agevolabili gli investimenti che fanno parte di un progetto d’investimento iniziale relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio, nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200mila euro.

La misura massima del credito per le imprese in Puglia è:

  • 40% per le grandi imprese;
  • 50% per le medie imprese;
  • 60% per le piccole imprese.

Per le imprese ubicate nella provincia di Taranto l’intensità è aumentata di un ulteriore 10% arrivando, quindi, a una misura del 70% per le piccole imprese.

Per i progetti di investimento superiori a 50 milioni di euro, le intensità massime di aiuto per le grandi imprese si applicano anche alle imprese di medie dimensioni e alle piccole imprese.

Procedura di accesso al credito

Per accedere al contributo sotto forma di credito d’imposta, i soggetti interessati comunicano all’Agenzia delle entrate, dal 12 giugno al 12 luglio 2024, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2024.

I soggetti che hanno validamente presentato la comunicazione e hanno realizzato investimenti per un ammontare inferiore a quello ivi indicato comunicano all’Agenzia delle entrate, dal 3 febbraio 2025 al 14 marzo 2025, l’ammontare effettivo degli investimenti realizzati e il relativo credito d’imposta maturato,

Modalità di fruizione

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento non prima della data di realizzazione dell’investimento.

Cumulabilità

Il credito d’imposta è cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento.

Il credito d’imposta ZES non sarà cumulabile con quello del programma Transizione 5.0.

Entrata in funzione

Se i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione.

Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella ZES unica, per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento medesimo. L’inosservanza del predetto obbligo determina la decadenza dai benefici goduti.

Certificazione del revisore

Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, la certificazione è rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti, iscritti nella sezione A del registro dei revisori.

 

* Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto

venerdì 24 Maggio 2024

 

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