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Il Tar del Lazio si è dichiarato incompetente sul ricorso contro l’assegnazione dell’ex Blutec di Termini Imerese a Pelligra Italia Srl e ha disposto il trasferimento del fascicolo ai giudici amministrativi di Palermo. A seguito della decisione, scatta la sospensione tecnica in attesa dell’udienza del Tar del capoluogo siciliano. A presentare il ricorso contro l’assegnazione a Pelligra Italia Srl dello stabilimento che fino al 2011 ha ospitato la Fiat è stato l’avvocato Anna Ferraris, incaricata dal gruppo Sciara holding Ltd e Smart City group, la cui offerta non era stata giudicata idonea dai commissari straordinari dell’ex Blutec.

A questo punto potrebbe slittare la data per l’aggiudicazione formale dello stabilimento alla Pelligra Italia che era stata programmata dai commissari ex Blutec proprio in attesa della nuova udienza. I ricorrenti avevano segnalato anomalie e irregolarità in alcuni aspetti della procedura del bando e nei punteggi attribuiti alle cinque proposte che erano arrivate.

Sindacati preoccupati

Preoccupazione per le sorti dei lavoratori ex Blutec e dell’indotto di Termini Imerese viene espressa in una nota dal segretario generale  della Cgil Sicilia, Alfio Mannino e da Roberto Mastrosimone, della Fiom nazionale. “I tempi rischiano di allungarsi ulteriormente”, sostengono Mannino e Mastrosimone. “A novembre .- ricordano – scadranno l’amministrazione straordinaria e gli ammortizzatori sociali”. Cgil e Fiom chiedono pertanto che “si provveda subito alla proroga sia dell’amministrazione straordinaria che della cassa integrazione con apposita legge, così come è stato fatto per l’Ilva di Taranto”.

Mannino e Mastrosimone esprimono inoltre tutte le loro perplessità su questo ulteriore scoglio sulla strada dell’assegnazione dell’area. “Il ricorso è legittimo – sostengono – ci sfugge tuttavia perché sia stato presentato nella sede sbagliata, non pare credibile che si tratti di un errore”. Cgil e Fiom rivelano che dal canto loro i ricorrenti non avrebbero rispettato le previsioni del bando. Cosa che aprirebbe la strada, sottolineano, a “seri dubbi sul reale interesse della cordata a fare ripartire l’impianto con un progetto industriale serio e con investimenti”.

Sulla vicenda interviene anche l’Ugl per voce del segretario provinciale territoriale, Claudio Marchesini: “Non possiamo assolutamente dimenticare i lavoratori esclusi dell’indotto ex Blutec di Termini Imerese, maestranze che hanno dato il loro fondamentale contributo anche quando lavoravano per le azienda che orbitavano attorno l’ex Fiat di Termini Imerese”.

Tamajo: “Massima fiducia nei commissari e nel ministro Urso”

“Massima fiducia nei confronti del ministro Urso e dei commissari ex Blutec”. Queste le parole dell’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo. “Condivido la preoccupazione da parte dei lavoratori ex Fiat. So che a novembre scadrà l’amministrazione straordinaria e gli ammortizzatori sociali, ma il governo Schifani, il ministro Urso e i commissari, hanno lavorato e lavorano per la tutela degli operai di Termini Imerese, che per troppi anni sono stati in balia di incertezza e false soluzioni. Siamo consapevoli che la richiesta di sospensione delle procedure di assegnazione potrebbe rallentare l’intero processo, ma confidiamo in una rapida e giusta risoluzione della questione. Siamo al fianco dei lavoratori, che da anni attendono una soluzione stabile e definitiva per il loro futuro occupazionale. Continueremo a sostenere i loro diritti, affinché venga garantita loro la sicurezza e la dignità lavorativa che meritano”.

 

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