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Dal 1° luglio 2024 riparte FRI-Tur, l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità delle strutture ricettive ed a favorire gli investimenti nel settore fieristico, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale. L’agevolazione, prevista dal PNRR, è promossa dal Ministero del Turismo ed è gestita da Invitalia.
Il Ministero del Turismo, con l’Avviso del 7 maggio 2024, ha definito gli elementi utili per l’attuazione della linea progettuale «Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo», con riferimento alla presentazione delle domande d’incentivo, nonché alle indicazioni utili per la migliore attuazione dell’intervento, precisando gli oneri informativi a carico delle imprese.

I beneficiari – Possono presentare domanda per il riconoscimento dell’incentivo in questione:

  • le imprese alberghiere;
  • le imprese che esercitano attività agrituristica (come definita dalla Legge n. 96/2006 e dalle pertinenti norme regionali);
  • le imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta, nonché le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari;
  • i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.

I sopra elencati soggetti devono gestire, in virtù di un contratto regolarmente registrato, da allegare obbligatoriamente alla domanda, un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi, ovvero devono essere proprietari degli immobili oggetto d’intervento presso cui sono esercitati l’attività ricettiva o il servizio turistico.

I soggetti che hanno già presentato domanda d’agevolazione a valere sull’Avviso del 28 gennaio 2023 che sia risultata non esaminabile o che abbiano rinunciato, potranno ripresentare istanza d’incentivo sul citato Avviso del 7 maggio scorso anche per i medesimi programmi d’investimento.

In ogni caso, le imprese, ai fini della presentazione della domanda, devono essere:

  1. a) regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese ed inserite negli elenchi, albi, anagrafi previsti dalla rispettiva normativa di riferimento;
  2. b) nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e che non si trovino in stato di liquidazione anche volontaria, ovvero di fallimento;
  3. c) con stabile organizzazione d’impresa nel territorio nazionale;
  4. d) in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
  5. e) in regime di contabilità ordinaria;
  6. f) in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento adottata dalla medesima banca finanziatrice per il finanziamento della domanda di incentivo presentata;
  7. g) laddove operanti nel settore agricolo o della pesca, che s’impegnino ad adottare un apposito regime di contabilità separata per l’attività da agevolare per tutta la durata di realizzazione del programma e di monitoraggio dello stesso.

Interventi agevolabili – Il Programma d’investimento (il piano d’impresa riferito agli investimenti e alle spese) dev’essere riferito ad una o più delle unità locali dell’impresa richiedente ubicate sul territorio nazionale, fermo restando che, per ogni unità locale, detto Programma deve prevedere la realizzazione di almeno uno degli interventi di seguito indicati, ciascuno dotato di una propria autonomia funzionale.

Sono ammissibili agli incentivi, quindi, i Programmi d’investimento i cui costi al netto di IVA, inclusa la relativa specifica progettazione, siano relativi a:

  1. a) interventi d’incremento dell’efficienza energetica delle strutture;
  2. b) interventi di riqualificazione antisismica;
  3. c) interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
  4. d) interventi edilizi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o installazione di manufatti leggeri, incluse le unità abitative mobili e loro pertinenze e accessori collocate, anche in via continuativa, in strutture ricettive all’aperto per la sosta ed il soggiorno dei turisti;
  5. e) interventi di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature ed apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
  6. f) interventi per la digitalizzazione;
  7. g) interventi di acquisto/rinnovo di arredi.

Gli incentivi sono articolati nella forma del contributo e del finanziamento agevolato e saranno concessi tenendo conto della dimensione dell’impresa e dell’ubicazione delle singole unità locali interessate dal Programma d’investimento sul territorio nazionale.
Sono finanziabili gli investimenti compresi tra 500.000 euro e 10 milioni di euro; FRI-Tur prevede anche una riserva del 50% delle risorse per gli investimenti green ed una riserva del 40% al Sud.

La domanda di concessione degli incentivi, potrà essere presentata a partire dalle ore 12:00 del 1° luglio e fino alle ore 12:00 del 31 luglio 2024; la stessa, dovrà essere compilata esclusivamente in forma elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione da Invitalia, accessibile dal sito www.invitalia.it.



 

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