“In questi anni il Piemonte ha visto tantissime risorse arrivare sul territorio. Penso al PNRR, uno strumento su cui il Movimento 5 Stelle si è speso tanto a livello nazionale. E ha permesso di portare grandi opportunita: penso alle case, agli ospedali di comunità, più di cento strutture per la Sanità territoriale; gli investimenti sul trasporto pubblico locale; gli investimenti per la lotta al dissesto idrogeologico e al miglioramente della qualità dell’ambiente. Purtroppo queste risorse non sono state indirizzate nel modo giusto, anzi devo dire che la Giunta Cirio ha perso un’ottima occasione per risolvere i principali problemi dei cittadini piemontesi, come il tema delle liste d’attesa”.
C’è la Sanità tra le priorità dei 5 Stelle, che alle prossime elezioni regionali candidano Sarah Disabato. Per il Movimento urge un cambio di passo imminente. Con protagonista il Pubblico.
“C’è chi vorrebbe i Pronto Soccorso privati e gli ospedali costruiti con il partenariato pubblico-privato… Il Movimento 5 Stelle non ci sta. Vuole un vero e proprio rilancio della sanità pubblica a partire dal finaziamento delle opere con fondi pubblico. Perché i fondi ci sono. Reinternalizzare dei servizi pubblici che in questo momento ci costano il doppio proprio perché affidati al privato. Ecco, le esternalizzazioni in questi anni sono state tantissime e hanno un costo, un costo che pagano i cittadini piemontesi che sono costretti a migrare lontano dalla propria casa per ricevere le cure o pagare una prestazione dal privato. Questo non lo possiamo accettare. Il diritto alla Salute è un diritto garantito dalla Costituzione. E tutti hanno il diritto di ricevere queste cure e a riceverle gratuitamente”.
Nei primi cento giorni, in caso di vittoria alle Regionali, un provvedimento di discontinuità rispetto all’attuale giunta. Tra etica e portafoglio:
“Giovedì è successa una cosa molto grave. Al Sant’anna è stata aperta la stanza dell’ascolto. Una stanza che è stata affidata alle associazione anti abortiste che rischiano di interferire nel diritto di scelta delle donne di fare o non fare un ricorso all’aborto. Quelle risorse noi le dobbiamo prendere, dobbiamo azzerare il fondo vita nascente, e destinarle invece per un sostegno strutturale alle famiglie. Penso a dei bonus nido, a un’integrazione dell’assegno unico, a sostegni per sgravare le famiglie di costi. Questo è il modo per aiutare le famiglie, non interferendo con il diritto di libera scelta delle donne”.
Al centro della campagna elettorale anche il Lavoro e le tante vertenze aperte. Da affrontare – per Sarah Disabato – seguendo quella strada già tracciata dai 5 Stelle negli ultimi anni:
“Il Piemonte in questo momento soffre. Sono tantissime le crisi industriali che stiamo affrontando, penso alla Lear, alla TE Connectivity, la stessa Stellantis. Ci vorranno due anni per vedere le nuove produzioni arrivare in Piemonte. In questo momento abbiamo bisogno di dare una risposta ai lavoratori di perdere perdere il posto di lavoro o richiano di avere una cassa integrazione integrata. Dobbiamo dare un sostegno al reddito. Tutte le forze politiche ci stanno dando ragione e stanno anche andando in scia a quelle che sono le nostre idee. Forse perché il Movimento 5 Stelle al tempo ci aveva visto lungo”.
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