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Un messaggio dall’INPS che comunica che l’Assegno Unico è decaduto è arrivato nei giorni scorsi a diverse famiglie.

L’avviso, ha creato non poche preoccupazioni per i beneficiari coinvolti, ma INPS ha chiarito che la decadenza si riferiva alle domande inviate dai percettori del vecchio Reddito di Cittadinanza (RdC).

In questo articolo spieghiamo cosa vuol dire se INPS invia un sms sull’Assegno Unico decaduto e cosa fare in questi casi.

COSA VUOL DIRE QUANDO LA DOMANDA DI ASSEGNO UNICO È DECADUTA

Quando l’INPS comunica che una domanda di Assegno Unico è “decaduta”, significa che quella specifica richiesta inviata non è più valida o efficace.

Nel caso specifico delle famiglia ce hanno ricevuto l’sms in questi giorni, l’INPS nella nota pubblicata il 7 maggio 2024 ha chiarito che tali avvisi si riferiscono a situazioni particolari e risalenti a domande inviate nel 2023, ovvero ai casi in cui la richiesta dell’Assegno Unico Universale non doveva essere presentata, perché il richiedente già percepiva il Reddito di Cittadinanza.

La comunicazione inviata da INPS, cioè, non riguarda le domande presentate e accolte per l’Assegno Unico e Universale figli nel 2024. Infatti, l’INPS ha inviato queste comunicazioni per chiarire una situazione specifica, ovvero gli ex beneficiari RdC nel 2023 non dovevano fare domanda per ricevere l’Assegno Unico e Universale figli, dato che questo è stato riconosciuto in automatico a loro, secondo le regole definite nella Circolare INPS 28 aprile 2022, n. 53.

Vediamo invece ora i casi specifici in cui, nel 2024, la domanda di Assegno Unico decade.

QUANDO DECADE LA DOMANDA DI ASSEGNO UNICO

La domanda di Assegno Unico e Universale figli decade in caso di perdita dei requisiti.

Al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, infatti, è necessario che il richiedente sia in possesso congiuntamente dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, ovvero:

  • cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea, che può essere posseduta anche da un suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. Se invece si tratta di cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea è necessario che il richiedente sia in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolare di permesso unico di lavoro autorizzato o per motivi di ricerca e autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;

  • soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;

  • residente e domiciliato in Italia;

  • che sia o sia stato residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi o sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Inoltre, ricordiamo che l’Assegno Unico e Universale figli viene riconosciuto per ogni figlio a carico fino al compimento dei suoi 21 anni, quindi decade anche se si verificano le seguenti condizioni:


  • al compimento dei 22 anni del figlio, indipendentemente della sua condizione economica e lavorativa.

COSA FARE IN CASO DI SMS INPS SU DECADENZA AUU

Nel caso in cui si riceva un sms INPS con la comunicazione di Assegno Unico decaduto, è possibile verificare la propria posizione attraverso i canali istituzionali dell’INPS oppure accedendo con le proprie credenziali di autenticazione nell’area MyINPS. In questa sezione gli utenti potranno controllare lo status della propria domanda.

Invece, come chiarito da INPS nella nota pubblicata il 7 maggio 2024, per gli sms relativi alle domande inviate nel 2023 inviati dagli ex beneficiari del Redditi di Cittadinanza non bisogna fare nulla.

QUANDO VIENE PAGATO L’ASSEGNO UNICO

Per le famiglie che sono già beneficiarie dell’Assegno Unico e Universale figli, il prossimo pagamento arriverà regolarmente nelle date indicate dall’Istituto, cioè il 17, 18, 19 giugno 2024. I dettagli li indichiamo in questa pagina.

LA GUIDA ALL’ASSEGNO UNICO UNIVERSALE FIGLI

Per aiutarvi nel comprendere la normativa e tutte le novità sull’Assegno Unico Universale figli, vi consigliamo di leggere questa guida dettagliata, semplice e chiara. Nella stessa viene spiegato anche come presentare domanda per l’Assegno Unico nel 2024.

Ricordiamo che con la Legge di Bilancio 2024, l’AUU è cambiato, come vi spieghiamo in questa guida. Nuove misure sono state inserite nel “pacchetto famiglia” al fine di incentivare le nascite, specialmente in famiglie numerose e con figli più piccoli.

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ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere il nostro approfondimento su tutti i bonus 2024, quella sui bonus figli attivi nel 2024 e quella sui bonus famiglia 2024.

Da leggere anche la guida ai bonus con ISEE 2024 e quella sui bonus con ISEE sotto i 15.000 euro. Non perdetevi anche la guida sul bonus mamme disoccupate, quella sul bonus lavoratrici madri con tre o più figli o quella sul bonus mamme lavoratrici scuola, con le domande.

Mettiamo a vostra disposizione anche l’elenco di tutti i bonus e le agevolazioni per lavoratori, imprese e famiglie nel 2024 e il nostro articolo sui bonus INPS 2024 legati all’ISEE.

Per conoscere tutti gli aiuti, agevolazioni e bonus per genitori e famiglie è possibile visitare questa pagina.

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di Valeria C.


Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.

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