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Quando arriva l’indennità di accompagnamento di giugno 2024? Ecco date e importi (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Quando arriva l’indennità di accompagnamento di giugno 2024: date e calendario

L’indennità di accompagnamento di giugno 2024 inizierà ad essere pagata a partire da domani, sabato 1° giugno, se l’accredito avverrà sugli strumenti postali (conti correnti, libretti, conti Banco Posta e Poste Pay Evolution).

Sempre a partire da domani, 1° giugno, l’indennità sarà pagata in contanti, con ritiro presso l’ufficio postale di riferimento, ai titolari con cognomi che iniziano per A, per B o per C.

Ricordiamo che il ritiro in contanti avverrà sempre seguendo il calendario ordinato in base alle lettere iniziali dei cognomi degli aventi diritto.

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Di seguito il possibile calendario dei pagamenti (vi consigliamo sempre di informarvi presso l’ufficio postale di riferimento, poiché le date potrebbero variare soprattutto nei comuni meno popolosi):

  • sabato 1° giugno (solo mattina) – Cognomi A-C;
  • lunedì 3 giugno – Cognomi D-K;
  • martedì 4 giugno – Cognomi L-P;
  • mercoledì 5 giugno – Cognomi Q-Z.

Infine, per chi riceve l’indennità di accompagnamento tramite bonifico bancario, il pagamento partirà soltanto lunedì 3 giugno, essendo il 1° giugno un sabato e il 2 giugno una domenica (oltre che un festivo, è la Festa della Repubblica).

In questo video di approfondimento riceverete tutte le informazioni necessarie sul pagamento delle pensioni e delle indennità di giugno 2024:

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Cos’è l’indennità di accompagnamento e a chi spetta?

L’indennità di accompagnamento è la prestazione economica destinata alle persone con invalidità totale (100%) e riconosciute non autosufficienti, a causa della minorazione psichica o fisica di cui soffrono.

Per non autosufficienza si intende l’impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o di svolgere atti quotidiani della vita senza assistenza continua.

L’accompagnamento spetta ai cittadini italiani, ai cittadini dell’Unione Europea e ai cittadini extracomunitari (in possesso di permesso di soggiorno per lungo periodo) che risiedono in Italia e non siano ricoverati in strutture sanitarie con retta a carico dello Stato o di un ente pubblico.

L’indennità viene corrisposta regolarmente se il titolare è ricoverato per terapie contingenti di durata connessa al decorso della malattia.

L’indennità di accompagnamento spetta a prescindere dall’età anagrafica e del reddito personale o complessivo.

L’indennità di accompagnamento spetta anche:

  • ai ciechi assoluti;
  • alle persone che sono sottoposte a chemioterapia o a altre terapie in regime di day hospital e che non possono recarsi da sole all’ospedale (sentenza Corte di Cassazione numero 1705 del 1999);
  • ai bambini minorenni, incapaci di camminare senza l’aiuto di una persona e bisognosi di assistenza continua (sentenza della Corte di Cassazione numero  1377 del 2003);
  • alle persone affette dal morbo di Alzheimer e dalla sindrome di Down, alle persone affette da epilessia (con attacchi quotidiani o “crisi di assenza”);
  • coloro che, pur capaci di compiere materialmente gli atti elementari della vita quotidiana (mangiare, vestirsi, pulirsi), necessitano di accompagnatore perché sono incapaci (in ragione di gravi disturbi della sfera intellettiva e cognitiva, addebitabili a forme avanzate di stati patologici) di rendersi conto della portata dei singoli atti che vanno a compiere e dei modi e dei tempi in cui gli stessi devono essere compiuti (sentenza numero 1268 del 2005).

Compatibilità e incompatibilità dell’indennità di accompagnamento

L’indennità di accompagnamento:

  • non è cumulabile con altre indennità simili erogate per cause di servizio, lavoro o guerra;
  • è indipendente dalla composizione del nucleo familiare dell’invalido;
  • non è reversibile, quindi non si trasferisce agli eredi alla morte dell’invalido;
  • è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa.

Indennità di accompagnamento: importi e mensilità

Per il 2024, in seguito alla rivalutazione dell’importo, l’indennità di accompagnamento ha un valore di 531,76 euro al mese.

L’indennità viene corrisposta per 12 mensilità a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, eccezionalmente, dalla data indicata dalle commissioni sanitarie nel verbale di riconoscimento dell’invalidità civile.

Quando arriva l’indennità di accompagnamento di giugno 2024
Quando arriva l’indennità di accompagnamento di giugno 2024: in foto un calendario a cubi e delle piantine di legno.

Faq sull’indennità di accompagnamento

Cosa inserire nella domanda per l’indennità di accompagnamento?

Nella domanda che dà il via al procedimento bisogna inserire anche:

  • i dati socio economici;
  • eventuali ricoveri;
  • svolgimento di attività lavorative;
  • indicazioni delle modalità di pagamento e della delega alla riscossione (in favore di un terzo o di associazioni).

Se la domanda è presentata per un minore disabile, queste informazioni dovranno essere inviate solo dopo il riconoscimento del requisito sanitario con la compilazione e l’invio del modello AP70, il modulo con i dati socio-economici necessari per la concessione e l’erogazione delle prestazioni di invalidità civile.

È possibile presentare una nuova domanda di accompagnamento se la precedente non si è esaurita?

Non è possibile presentare una nuova domanda per la stessa prestazione fino a quando non si è conclusa la procedura per quella in corso o, nel caso di ricorso giudiziario, fino a quando non è stata emessa una sentenza passata in giudicato. Unica eccezione: le domande di aggravamento.

In caso di accettazione della domanda, ogni anno bisogna presentare all’INPS la dichiarazione di responsabilità. Si tratta di un documento obbligatorio, che serve per attestare che l’assistito non è ricoverato in una struttura sanitaria a carico dello Stato.

Come capire se è stata accettato l’accompagnamento?

Per conoscere l’esito della richiesta di invalidità presso l’INPS, sarà necessario ritirare la raccomandata contenente il verbale della visita medica. Nel verbale sarà indicato il grado di invalidità riconosciuto e quindi si potrà determinare se la richiesta è stata accettata o respinta.

Chi percepisce l’indennità di accompagnamento può vivere da solo?

La legge attuale non impone alcuna restrizione sulla libertà personale delle persone che ricevono l’indennità di accompagnamento. Piuttosto, viene prevista la possibilità di valutare quali persone con disabilità necessitino di un accompagnatore, senza che ciò comporti alcun obbligo nei loro spostamenti.

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