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MILANO – Il giorno della partenza dei nuovi incentivi auto, dopo lunghe attese e rimpalli di responsabilità, è arrivato.

Dalle 10 di lunedì 3 giugno, oggi, partono le prenotazioni per l’incentivo Ecobonus, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo decreto del 20 maggio 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 2024. Sarà così possibile inserire sulla piattaforma Ecobonus, gestita da Invitalia, le prenotazioni per i contributi per l’acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e – L7e (motocicli e ciclomotori), N1 e N2 (veicoli commerciali).

All’apertura della piattaforma, sul cruscotto del Mimit appare così per la prima volta la ripartizione dei fondi tra le diverse categorie di veicoli: per le auto elettriche sono 201 milioni disponibili al via, 125 milioni per le ibride plug-in, 276 milioni per le auto termiche a basse emissioni. Poco meno di 20 milioni per l’usato mentre ci son o16 milioni di avanzi e 17,5 milioni di fondi nuovi per gli scooter.

E a fine giornata si può fare un primo bilancio, con un boom a sorpresa delle prenotazioni per le auto elettriche. “Si delinea un successo per la campagna di incentivi del governo a favore delle auto elettriche che, contrariamente a quanto era avvenuto in passato, vedono per la prima volta un grande interesse del pubblico”, commenta all’Ansa il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano.

Il mercato cala

Il via alle prenotazioni arriva nel giorno in cui il Mit ufficializza i dati del mercato auto di maggio. E sono in negativo.

Il mercato dell’auto in Italia è infatti in calo a maggio del 6,6% rispetto allo stesso mese del 2023: le immatricolazioni – secondo i dati del ministero dei Trasporti – sono state 139.581. Nei primi cinque mesi dell’anno sono state vendute 726.311 vetture, il 3,45 in più dell’analogo periodo dell’anno scorso.

In particolare Stellantis, che fa capo alla holding Exor che controlla l’editore di Repubblica, Gedi, ha immatricolato a maggio in Italia 42.334 auto, il 13,9% in meno dello stesso mese del 2023. La quota di mercato è in calo dal 32,9% al 30,3%. Nei primi cinque mesi dell’anno le consegne del gruppo sono state 235.383, in calo dello 0,3% sull’analogo periodo dell’anno scorso con la quota che scende dal 33,6% al 32,4%.

Come funzionano gli incentivi

Con il nuovo decreto sarà possibile prenotare anche contributi per l’acquisto di veicoli di categoria M1 usati e veicoli commerciali N1 e N2 anche ad alimentazione non elettrica.

Per gli Ecobonus 2024, sistema rivisto, rispetto a quello introdotto dal governo Draghi, dal ministero delle Imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso, sono disponibili risorse per un totale di un miliardo, tra vecchi, 950 milioni, e nuovi stanziamenti, 50 milioni.

Tra le novità, previsti contributi proporzionali alla classe ambientale di appartenenza del veicolo da rottamare, incluse le vetture di classe Euro 5 per chi ha un Isee inferiore ai 30 mila euro, a patto che acquisti un mezzo elettrico o ibrido plug-in. Tra i veicoli agevolati, poi, vengono incluse le auto aziendali di proprietà delle società o delle persone giuridiche in genere. Il massimo incentivo che si può raggiungere è così – in caso di indicatore reddituale sotto i 30mila euro – di 13.500 euro.

Le date e le modalità per la prenotazione dei contributi per l’acquisto di veicoli di categoria M1 da adibire al servizio taxi o noleggio con conducente e dei contributi per l’installazione di impianti GPL e Metano su veicoli di categoria M1 saranno rese note con avviso successivo.

Per prenotare gli incentivi tramite la piattaforma, ai concessionari è richiesto di presentare le seguenti dichiarazioni, come dettaglia la circolare:

  • relativamente agli acquisti effettuati da persone fisiche, dichiarazione di presa d’atto del mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi, così come previsto dall’articolo, 2 comma 2, del DPCM;
  • relativamente agli acquisti effettuati da persone giuridiche, dichiarazione di presa d’atto del mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 24 mesi, così come previsto dall’articolo, 2 comma 3, del DPCM;
  • relativamente agli acquisti effettuati dalle piccole e medie imprese per la concessione dei contributi di cui all’articolo 2, comma 1, lettera e) del DPCM, dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa al possesso dei requisiti di PMI (Allegato 3), nonché dichiarazione sostitutiva di certificazione relativa all’esercizio di attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi;
  • relativamente agli acquisti effettuati da persone fisiche ai sensi dell’articolo 3 del DPCM, dichiarazione sostitutiva resa dall’acquirente, attestante che il valore dell’ISEE relativo al nucleo familiare di cui fa parte è inferiore a 30.000 euro e che i componenti dello stesso nucleo non hanno già fruito del medesimo contributo, corredata dalla copia del documento di identità e del codice fiscale dell’acquirente e degli altri componenti del nucleo familiare, come previsto dall’articolo 3, comma 3 del DPCM.

 

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