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Che fosse un clic day si sapeva. Che il fondo a disposizione non era infinito, altrettanto. Ma nessuno degli operatori si sarebbe mai immaginato che le risorse stanziate per le auto meno inquinanti andassero esaurite nel giro di poche ore. E invece ora sulla piattaforma c’è un semaforo rosso segno che i circa 200 milioni (201.042.172 euro per la precisione) destinati ai veicoli nella fascia di emissioni 0-20 gr/km di CO2, in pratica le elettriche, sono andati esauriti.

La cosa appare ancora più strana se si pensa che fino a qualche giorno fa era convinzione di tutti gli operatori che il settore delle auto elettriche, quanto meno qui in Italia, stentasse a decollare.

Lo stupore e la richiesta di Federauto

Tra i primi a commentare l’andamento delle prenotazioni dell’Ecobonus 2024 c’è Massimo Artusi, presidente di Federauto attraverso una nota stampa pubblicata sul sito: “Esprimiamo forti perplessità sull’esaurimento, avvenuto in poche ore, dei fondi ecobonus per le prenotazioni relative alla fascia di CO2 da 0 a 20 grammi/km, in pratica veicoli a trazione esclusivamente elettrica”.

“Se, da una parte, ci si potrebbe compiacere della risposta immediata e consistente verso questo tipo di vetture”, ha aggiunto Artusi, “non si può non rilevare come l’esito sia diametralmente opposto alle risposte del mercato di fronte agli Ecobonus 2022 e 2023, che avevano lasciato ingenti residui proprio tra le risorse destinate a questa tipologia di veicoli, che ha sempre incontrato forti difficoltà di gradimento da parte degli acquirenti”.

La tendenza di vendita dei veicoli a basse emissioni

“Salta agli occhi”, ha detto ancora il presidente di Federauto, “che fino all’entrata in vigore del nuovo DPCM, la capacità di assorbimento sulla fascia 0-20 è sempre stata modesta, tanto da evidenziare un avanzo di risorse di circa 170 milioni a pochi giorni dall’entrata in vigore dei nuovi ecobonus. Del resto, questa tendenza di vendita dei veicoli a basse emissioni è confermata dalle evidenze empiriche del mercato”.

“Chiediamo”, ha concluso Artusi, “che le amministrazioni competenti approfondiscano urgentemente questo fenomeno che riteniamo assolutamente anomalo e, probabilmente, non in linea con la ratio della norma che è quella di favorire cittadini ed imprese, mentre rischiano proprio loro, gli autentici destinatari del provvedimento, di finire tagliati fuori dal beneficio per avvicinarli alla transizione green”.

Chiesta verifica al ministero competente

La richiesta di Federauto è indirizzata, anche se non viene citato esplicitamente, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che gestisce la piattaforma per le prenotazioni dell’Ecobonus.

Certamente, riteniamo, i funzionari del ministero saranno in grado di verificare se il bonus per le auto elettriche è stato distribuito in modo diffuso sul territorio, avendo quindi come principali beneficiari una pluralità di privati e imprese oppure se pochi soggetti, potremmo dire in modo anomalo, sono riusciti ad accaparrarsi tutte le risorse, andando però contro quella che è la ratio della norma.

 

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