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La Regione siciliana ha pubblicato il decreto con l’elenco provvisorio delle aziende ammesse alla valutazione. Previste agevolazioni a fondo perduto fino al 90 per cento per neo imprenditori, giovani e donne

PALERMO – È stato pubblicato, nei giorni scorsi, il decreto con l’elenco provvisorio delle imprese ammesse alla valutazione per ottenere i contributi di “Fare impresa in Sicilia – Fainsicilia”, la misura da 26 milioni (16 milioni dall’Fsc e 10 dal Poc), messa a punto dalla Regione siciliana attraverso l’assessorato delle Attività produttive, destinata all’avvio di nuove attività di impresa nell’Isola.

“FainSicilia”, obiettivo triplicare il budget disponibile

Un migliaio le aziende che hanno presentato la domanda lo scorso marzo sulla piattaforma informatica curata da Irfis-Finsicilia: la prossima fase sarà istruire e valutare le richieste. Sono disponibili 26 milioni di euro ma gli uffici stanno già lavorando per rimpinguare la dotazione finanziaria con risorse provenienti dal Fesr 2021/27 e dall’Accordo di coesione a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2021/27 appena stipulato con il governo nazionale. L’obiettivo è di triplicare il budget disponibile e poter finanziare il maggior numero di nuove imprese. Il decreto, firmato dal dirigente generale dell’assessorato, prevede dieci giorni di tempo per formulare eventuali osservazioni da indirizzare all’Irfis (pec: fainsicilia@pec.irfis.it), per segnalare incongruenze in fase di produzione dell’elenco o errori nella compilazione della domanda di carattere meramente formale. È appunto l’Irfis FinSicilia a gestire le risorse assegnate. Con decreto del dirigente generale Carmelo Frittitta, è stata “ravvisata la necessità di dotarsi di un soggetto che svolga tutte le attività utili a consentire un efficacie ed efficiente gestione dell’iniziativa, consistenti nella progettazione, attuazione, verifiche, monitoraggio, revoche e gestione dei recuperi, nonché coordinamento, direzione e gestione della contabilità”. Con nota del 2 marzo 2023, quindi, il dipartimento regionale delle Attività produttive aveva chiesto ad Irfis-FinSicilia la disponibilità a gestire tali attività riconducibili alla completa gestione degli interventi, inclusa la fase di progettazione, e in risposta era arrivata, nel novembre dello scorso anno, l’offerta tecnica ed economica dell’ente, per un importo di quasi 1,5 milioni di euro.

La scelta è stata quindi consequenziale: l’affidamento in house, infatti, si legge ancora nel decreto, nel caso specifico “rappresenta una garanzia maggiore per il perseguimento delle finalità istituzionali e degli interessi pubblici rispetto a quello ad un soggetto terzo. In tale contesto l’attuazione del progetto da parte del soggetto in house, quale braccio operativo delle amministrazioni regionali, garantisce un servizio, seppure in via mediata, improntato sui principi di universalità, uguaglianza, socialità, equità e imparzialità più che di un soggetto terzo”.

Una condizione che va a giustificare il mancato ricorso al mercato, opzione prevista dalla legge, perché Irfis FinSicilia è soggetta ai poteri di direzione e controllo da parte della stessa Regione Siciliana, per cui è vincolata al rispetto dei vincoli di economicità, anche in considerazione del fatto che l’ente esercita specifica attività nel campo della gestione delle agevolazioni sia statali, sia regionali sin dal 1957, “a gestione separata” in favore dell’industria, del commercio e del turismo, e poi anche comunitarie. Quindi “costituisce scelta che garantisce maggiori benefici anche con riferimento ai principi di efficienza, di economicità e di qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche”.

Agevolazioni a fondo perduto fino al 90%

Il bando prevede agevolazioni a fondo perduto fino al 90 per cento per neo imprenditori, giovani e donne, che intendono investire in Sicilia con nuovi progetti o ampliando quelli esistenti. Il costo del singolo intervento può variare da 50 a 300 mila euro e deve essere attuato entro 24 mesi dal finanziamento.

La misura rientra all’interno del pacchetto “Competitività Sicilia”, messo a punto dal governo Schifani per la crescita e sviluppo della regione. Le linee di intervento previste, oltre a “Fare Impresa” includono “Ripresa Sicilia”, “Connessioni”, attuate dall’assessorato alle Attività produttive nel corso del 2023, e infine “Cluster Sicilia”.

I progetti imprenditoriali possono prevedere una nuova attività in tutti i settori, compreso quello turistico, ad esclusione della produzione primaria, che va dalla pesca all’agricoltura e le attività correlate. Il bando è stato sviluppato in collaborazione tra l’assessorato regionale delle Attività produttive e l’assessorato del Turismo, e consentirà alle imprese di accrescere la propria competitività grazie alle agevolazioni previste nei diversi campi d’intervento.



 

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