Il trequartista di proprietà Juve, l’anno scorso a Frosinone, intriga De Rossi: sostituto ideale di Dybala, ma il club potrebbe anche fare uno sforzo se Paulo rimanesse e farli giocare insieme
Da un argentino all’altro. E chissà mai se succederà davvero. Ma nei meandri del mercato può succedere anche questo, che la fantasia resti al potere ma cambi contemporaneamente volto. Così nella Roma il futuro è ancora legato a Paulo Dybala, il giocatore più iconico dei giallorossi, l’uomo in grado di accedere le partite, ma anche i cuori dei tifosi romanisti. Se poi, però, dovesse succedere qualcosa di particolare, allora il piano B (sempre che poi si possa parlare di piano B, considerando la grande qualità in questione) è Matias Soulè. Un altro argentino, un altro fantasista, un altro uomo in grado di colorare le partite con colpi di genio e sprazzi di tango. Già, da un argentino all’altro. E chissà come cambierebbe – in caso – il volto della squadra di Daniele De Rossi.
la Joya
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Dybala vuole restare alla Roma e la Roma vuole andare avanti con Dybala. Questa è la situazione attuale, lo stato dell’arte. Ma poi c’è una clausola da 12 milioni di euro (che si attiverà il primo luglio, per tutta la durata di quel mese) che può far gola a molti. Ed allora se dovesse arrivare un’offerta da una big d’Europa, non è detto che la Joya non la prenda in considerazione, vista pure la sua voglia di giocare ancora la Champions League e il desiderio – espresso qualche giorno fa – “di conoscere anche la Liga o la Premier”. In più Dybala aspetta di capire bene quale sia il progetto della nuova Roma, che squadra riuscirà ad allestire Ghisolfi e se veramente ci sarà la possibilità di lottare per tornare in Champions League. Dall’altra parte, invece, la Roma lo pone ancora al centro del progetto, ma è anche vero che Dybala il prossimo anno andrà a guadagnare circa 8 milioni di euro. Tanti, per una società che deve ancora fare i conti con il financial fair play e con una condizione economica migliore di prima, ma non certo florida.
el flaco
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E allora se poi strada facendo si dovesse arrivare ai saluti, la Roma andrebbe forte su Matias Soulè, El Flaco (in patria lo chiamano così, proprio come un altro argentino, Javier Pastore) il talento della Juventus che quest’anno ha strappato applausi a Frosinone, segnando 11 gol (con 3 assist) in 39 partite. Soulè solitamente parte da destra, proprio nella zona di campo dove gioca oggi Dybala nella Roma. Costa almeno 25 milioni di euro, tanti, è vero. Ma la Roma potrebbe anche decidere di fare un investimento importante, ammortizzato in parte dai 12 milioni incassati dall’eventuale partenza di Dybala e dal risparmio sulla differenza dei due ingaggi (Soulè quest’anno ha guadagnato 300mila euro più bonus, un accordo si potrebbe trovare intorno a 1,5-2 milioni di euro). Insomma, un’operazione “sostenibile”, considerando anche i 21 anni di Matias e la possibile valorizzazione futura, con un cartellino che in 2-3 anni potrebbe anche raddoppiarsi come valore.
insieme
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Che poi ci sarebbe anche una terza via, se proprio Ghisolfi decidesse di investire davvero sulla Roma. E, cioè, di avere Dybala e Soulè insieme, all’insegna del tango argentino. Giocando infatti con un 4-2-3-1 (l’ultimo modulo utilizzato da De Rossi in questa stagione, nella sfida giocata in Australia contro il Milan) Dybala potrebbe andare a fare il trequartista centrale e Soulè piazzarsi proprio a destra, per sfruttare la sua capacità di rientrare e fare la giocata. Certo, ci vorrebbe uno sforzo economico in più. Ma le aspettative di gloria, di colpo, troverebbero dei perché assai più forti di quelle attuali.
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