Nelle prossime righe vogliamo indicare ai nostri lettori tre importanti bonus INPS da poter sfruttare. A cosa facciamo riferimento? Prosegui nella lettura per scoprire tutti i dettagli su questi importanti aiuti economici per alcune categorie di lavoratori. Non ci sono limiti di età. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
L’INPS – Istituto Nazionale Previdenza Sociale – è l’ente nazionale che assicura l’erogazione mensile della pensione a milioni di pensionati del nostro Paese e non solo. L’ente gestisce anche tutti i contributi e le varie agevolazioni a chi farà parte di particolari categorie di lavoratori e a tanti altri cittadini. In particolare, si fa carico di garantire aiuti a chi è in possesso di un reddito annuo inferiore ad alcuni specifici standard.
L’INPS, come detto, si fa carico dei vari contributi previdenziali dei lavoratori impegnati nel nostro Paese. Nelle prossime righe sarà nostra premura informare i lettori su tre bonus previsti dall’INPS per alcune categorie di lavoratori. Una cosa molto importante da sottolineare è che per poter ricevere tali contributi assistenziali non si prenderanno in esame limiti d’età, ma diversi altri fattori. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Bonus INPS: i tre importanti contributi che fanno felici questi lavoratori
Il primo bonus INPS di cui vogliamo far cenno prende il nome di Bonus Mamme 2024. Non si tratta di un vero e proprio assegno riservato alle mamme che lavorano, bensì di una specifica agevolazione contributiva. Nel dettaglio, la soglia massima di esonero sarà pari a 3mila euro all’anno, vale a dire al massimo a 250 euro al mese per tutte e 12 le mensilità.
Tale misura è riservata a tutte le lavoratrici madri, ma sarà doveroso rispettare alcuni requisiti. L’agevolazione, infatti, è prevista fino al compimento del 18° anno del figlio minore in caso di tre figli, e fino al compimento del 10° anno del figlio minore per due figli.
Il periodo in cui sarà in atto tale misura è al momento fissato fra il 2024 e il 2026.
Le altre misure
Il secondo bonus INPS, invece, si riferisce all’esenzione fiscale per i fringe benefit. In pratica, il Governo ha scelto di alzare a 1000 euro la soglia di non imponibilità dei fringe benefit ai lavoratori dipendenti, con un aumento a 2mila euro nel caso in cui siano presenti dei figli a carico.
Il terzo e ultimo bonus, invece, è denominato Bonus Meloni. Esso fa riferimento a una riduzione dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti. In pratica, lo stipendio netto si alza grazie a questa misura. La percentuale di tale decontribuzione sarà diversa in base al reddito del singolo lavoratore.
Per accedere ai vari bonus, i lavoratori dovranno eseguire le domande e le autodichiarazioni sul portale INPS, a patto di rispettare tutte le condizioni e i requisiti necessari.
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