Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


L’Iva è applicabile alle operazioni a titolo oneroso. Tuttavia, anche alcune operazioni gratuite sono assimilate a quelle onerose per esigenze di sistema. Un tempo questa caratteristica comportava problemi importanti perché con la disciplina domestica si tassava sempre il valore normale delle operazioni gratuite (il barista si fa un caffè e batte lo scontrino); dal 2011, la situazione normativa si è stabilizzata uniformandosi ai criteri previsti dalla direttiva Iva 112/06/UE.

La recente sentenza della Corte di Giustizia Europea C-207/23(Finanzamt X vs. Y KG) rimarca anzitutto che le operazioni gratuite, assimilate a quelle a titolo oneroso, sono tali anche se realizzate tra 2 soggetti passivi Iva. È, pertanto, irrilevante la circostanza che l’Iva applicata per rivalsa è comunque recuperabile dal beneficiario che utilizza beni e servizi ottenuti gratuitamente in regime di impresa.

L’obiettivo delle norme è quello di garantire la parità di trattamento tra il soggetto passivo che prelevi un bene o che fornisca servizi per proprie esigenze private o per quelle del proprio personale e il consumatore finale che si procuri un bene o un servizio dello stesso tipo. Ciò richiede l’estensione dell’applicazione dell’Iva a tutte le operazioni gratuite senza distinzione che dipendono dallo status del beneficiario e che richiederebbero apposite verifiche. L’unica eccezione prevista dalla Direttiva riguarda i campioni gratuiti e i regali di modico valore.

Gli euro-giudici affrontano, poi, il delicato tema della base imponibile delle operazioni gratuite, come identificate dagli artt. 16, 18 e 26 della Direttiva.

La disciplina vigente, in conformità agli artt. 74-76 della Direttiva Iva prevede a questo proposito 2 distinti criteri:

  • per le cessioni di beni gratuite, la base imponibile è costituita dal prezzo di acquisto dei beni o di beni simili o, in mancanza del prezzo di acquisto, dal prezzo di costo, determinati nel momento in cui si effettuano tali operazioni;
  • per le prestazioni di servizi consistenti nell’utilizzazione di un bene destinato all’impresa per l’uso privato e per le prestazioni di servizi effettuate a titolo gratuito, la base imponibile è costituita dall’importo delle spese sostenute dal soggetto passivo per l’esecuzione della prestazione di servizi.

Il tema controverso riguarda i casi in cui si debba ricorrere al (prezzo di) costo. Per i beni si tratta di un criterio residuale in quanto per le cessioni di beni gratuiti occorre privilegiare l’esistenza di prezzi di acquisto per beni simili. Ebbene, secondo le indicazioni della Corte, il criterio del costo comporta che esso debba includere non solo i costi diretti di fabbricazione o di produzione, ma anche i costi indirettamente imputabili, come le spese di finanziamento, indipendentemente dal fatto che tali costi siano stati o meno gravati da imposta sul valore aggiunto a monte.

Questa precisazione è molto importante in quanto la convinzione di poter calcolare il costo dei prodotti gratuiti tenendo conto solo del costo diretto e comunque solo dei componenti sui quali è stata detratta l’Iva è piuttosto diffusa. La Corte, tuttavia, evidenzia che né l’art. 74 né l’art. 79 della Direttiva offrono alcuno spunto per supportare questa conclusione.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui