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Economia

di Dario Fidora



L’elenco dei Comuni in regola e no. I commissari dovranno svolgere tutte le attività previste dalla legge procedendo per l’approvazione dei bilanci, sostituendosi agli organi inadempienti.

Oggi apprezzamento Anci nei confronti del Parlamento regionale per conferimento di 50 milioni ai Comuni con manovra correttiva ed extra costi rifiuti. Il presidente Amenta: “Segnale positivo ma urge provvedimento strutturale”.

Scattano i commissariamenti per 147 Comuni siciliani che non hanno ancora approvato il bilancio di previsione 2024/2026. L’assessore delle Autonomie locali, Andrea Messina, ha firmato i provvedimenti di nomina dei commissari ad acta che dovranno provvedere a far adottare lo strumento di programmazione economica essenziale per autorizzare le spese degli enti locali.

Si tratta di un intervento sostitutivo necessario e obbligatorio da parte della Regione dal momento che l’approvazione del bilancio preventivo da parte del Consiglio comunale consente ai Comuni di programmare le attività e i servizi da offrire ai propri cittadini nel triennio.

«La nomina dei commissari ad acta è l’atto estremo cui abbiamo dovuto far ricorso dopo aver tentato, in tutti i modi possibili, di stimolare i Comuni ad adottare i bilanci di previsione con le procedure ordinarie, ovvero attraverso la proposta della Giunta e l’approvazione del Consiglio – sottolinea l’assessore regionale delle Autonomie locali, Andrea Messina – . I termini previsti dalla legge sono stati ampiamente superati e, con essi, anche l’ulteriore finestra che attraverso gli uffici del Dipartimento abbiamo disposto per verificare eventuali incongruità tra le informazioni in possesso dell’amministrazione regionale e l’effettiva attività politico-amministrativa svolta. I cittadini meritano rispetto e servizi efficienti».

Prima dell’insediamento i commissari provvederanno ad accertare ancora una volta lo stato del procedimento e, solo in caso di verificata inadempienza, si insedieranno con la legittimazione a svolgere tutte le attività previste dalla legge per l’approvazione dei bilanci sostituendosi agli organi inadempienti e richiedendo, dove mancante, il parere dell’organo di revisione economico-finanziaria.

Lo scorso 22 maggio i rappresentanti dell’Anci Sicilia in audizione alla Corte dei Conti – sezione di controllo per la Regione Siciliana, avevano affrontato il tema della stretta correlazione tra la progressiva diminuzione dei fondi nazionali e regionali destinati agli enti locali e il numero elevatissimo di comuni in condizioni di criticità finanziaria, sottolineando come sia impensabile un’inversione di tendenza nel numero delle crisi finanziarie se non ci sarà un aumento dei trasferimenti ordinari destinati agli enti locali.

L’Anci ha espresso oggi apprezzamento per la norma correttiva Ars che interviene a sostegno dei Comuni sui costi dei rifiuti. “La previsione nella manovra correttiva di 50 milioni per gli extra costi dei rifiuti rappresenta senz’altro un fatto positivo. Ricordiamo che tali risorse sono state stanziate grazie alla battaglia che l’ANCI Sicilia ha portato avanti sin dal gennaio del 2024, da quando cioè è stato annullato il decreto del Dirigente generale del Dipartimento regionale Acque e Rifiuti (n. 1389 del 7 novembre 2023) che prevedeva un parziale ristoro degli extra costi sostenuto dai comuni esclusivamente tra la seconda metà del 2022 e la prima metà del 2023. Tale annullamento ha creato un vero e proprio buco nei bilanci”.

Questo il commento di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, che aggiungono: “Auspichiamo adesso che il Parlamento regionale approvi la manovra in tempi brevi in modo tale che i comuni possano utilizzare tale contributo per il Piano economico finanziario e per la determinazione della TARI 2024”.

“Siamo pienamente consapevoli  – conclude Amenta- del fatto che tale contributo non sia di per sé sufficiente per contrastare gli aumenti esponenziali dei costi dei rifiuti che l’ANCI Sicilia denuncia da tempo. E’ necessario, quindi, fare un ulteriore passo in avanti abbattendo strutturalmente i costi legati alla gestione dei rifiuti. Ci auguriamo, infine, che i poteri commissariali del Presidente Schifani possano essere utilizzati anche per accelerare la realizzazione degli impianti di prossimità al fine di poter valorizzare la raccolta differenziata”.

Nella foto: L’assessore alle Autonomie locali e Funzione pubblica della Regione Siciliana, Andrea Messina (DC)




 

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