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Prima acquisizione nella storia di Generalfinance. L’intermediario finanziario specializzato nel factoring alle Pmi ha sottoscritto un contratto per l’acquisizione del 96% circa del capitale di Workinvoice, operatore nel mercato dell’invoice trading in Italia. L’operazione, subordinata all’autorizzazione di Banca d’Italia, prevede un corrispettivo iniziale pari a 6,4 milioni di euro, di cui 1,8 milioni da corrispondere in denaro e 4,6 milioni da regolare in azioni Generalfinance di nuova emissione, valorizzate a 10,96 euro cadauna, pressoché in linea con il prezzo di chiusura del 17 giugno a 10,9 euro (+1,38% a 11,05 euro il 18 giugno). 

Partecipa anche Banco di Desio

Queste azioni saranno emesse nel contesto di un aumento di capitale riservato ad alcuni dei soci di Workinvoice, tra cui i fondatori Matteo Tarroni, Ettore Decio e il partner industriale Crif. Parteciperà all’operazione anche Banco di Desio e della Brianza che sottoscriverà un aumento di capitale in Workinvoice con successivo concambio della quota acquisita in azioni Generalfinance. Per Banco Desio la mossa persegue l’obiettivo di ampliare l’offerta di servizi e prodotti alla clientela del segmento small business, in linea con i driver strategici del piano industriale Beyond 26.

I numeri di Workinvoice

Workinvoice, società fintech fondata a fine 2013 da Matteo Tarroni, Ettore Decio e Fabio Bolognini, gestisce l’omonima piattaforma di invoice trading che consente alle aziende di cedere i propri crediti commerciali a investitori istituzionali, sulla quale sono stati scambiati più di 700 milioni di crediti dall’avvio dell’operatività. Nel 2023 sul marketplace di Workinvoice sono state scambiate fatture commerciali per 107 milioni di turnover e la società ha registrato ricavi per 1,9 milioni di euro, un ebitda di 0,5 milioni e un utile netto di 0,2 milioni.

L’acquisizione ha una forte valenza strategica

L’acquisizione di Workinvoice, che avrà effetti iniziali sostanzialmente nulli sui ratio patrimoniali di Generalfinance e determinerà un marginale impatto positivo sull’utile per azione del 2024, ha una forte valenza strategica per intermediario finanziario in quanto consente di sviluppare l’attività di invoice discounting e di finanziamento del capitale circolante delle Pmi, offrendo prodotti e servizi innovativi di digital lending. «L’accordo con Workinvoice rappresenta una tappa importante nel percorso di crescita di Generalfinance, in coerenza con l’ambizioso progetto di espansione e digitalizzazione previsto dalle nostre direttrici strategiche di crescita», sottolinea l’ad, Massimo Gianolli. «Si tratta della prima acquisizione nella storia della società e questo accordo ha l’obiettivo di incrementare il valore dei nostri servizi, sia con riferimento alla clientela corporate distressed che alle Pmi, andando incontro alle crescenti esigenze di specializzazione, flessibilità e digitalizzazione dei prodotti offerti. Grazie all’esperienza e competenza del management di Workinvoice, potremo consolidare ulteriormente la nostra presenza nel mercato e migliorare la soddisfazione dei nostri clienti attraverso un’offerta tailor-made ed efficiente».

Matteo Tarroni, ceo e Founder di Workinvoice, si è detto estremamente soddisfatto di quest’operazione. Come azienda fintech, «la nostra missione è sempre stata innovare e portare avanti soluzioni tecnologiche avanzate. Questo accordo rafforza i servizi della piattaforma Workinvoice, grazie alle risorse di Generalfinance, permettendoci di sviluppare soluzioni di supply chain finance innovative, strumenti efficaci e flessibili per la gestione del capitale circolante che rispondono alle esigenze delle aziende con efficienza e rapidità. Crediamo che queste strategie di lending abilitate dalla tecnologia giocheranno un ruolo cruciale nel supportare le pmi, con un impatto favorevole sull’economia reale e questo accordo ci posiziona come un player rilevante e avanzato nel panorama del digital lending».

Aumento di capitale da massimo 8,7 milioni 

Nell’ambito dell’operazione, in funzione degli obiettivi di ebitda definiti nel piano industriale 2024-2026 di Workinvoice, sono previste due componenti aggiuntive di prezzo (earn out): un primo earn out che verrà regolato in azioni di Generalfinance, per un ammontare di 1,2 milioni di euro sulla base di una soglia predefinita di ebitda target e un secondo earn out, che potrà essere regolato a discrezione di Generalfinance, in azioni o denaro, sino a un massimo di 3 milioni, parametrato a una soglia più elevata di ebitda target. L’aumento di capitale al servizio dell’acquisizione avrà, pertanto, un controvalore massimo di 8,7 milioni. Il Gruppo General Holding, azionista di controllo della società, ha già dichiarato che sosterrà l’operazione, votando a favore dell’aumento di capitale in occasione dell’assemblea straordinaria che sarà convocata prossimamente. 

Una nuova direzione Fintech & Digital Lending

Una volta acquisita, Workinvoice verrà fusa per incorporazione in Generalfinance. A valle della fusione, verrà costituita una nuova direzione «Fintech & Digital Lending» di Generalfinance, che sarà guidata da Matteo Tarroni. Generalfinance potrà, quindi, operare nel marketplace Workinvoice attraverso un veicolo di nuova costituzione e acquistare fatture dalle imprese clienti di Workinvoice nell’ambito di un plafond di investimento fino a 50 milioni di euro. Con questa mossa Generalfinance intende «specializzare ulteriormente la propria struttura di factoring sulla clientela corporate distressed impegnata in percorsi di turnaround, cui erogare servizi sempre più specializzati di finanziamento e gestione del capitale circolante, migliorando al contempo il presidio commerciale e il controllo del rischio», si legge nel comunicato. La clientela retail verrà progressivamente canalizzata sulla piattaforma Workinvoice, mediante il rilascio di prodotti digitali standard di finanziamento del working capital, con l’obiettivo di migliorare il time-to-serve, il livello di efficienza complessiva e il risk management, sfruttando anche le potenzialità dell’open banking, dell’intelligenza artificiale e del machine learning.

Gli advisor

Generalfinance è stata assistita da Kpmg Corporate Finance e da Ceresio Investors in qualità di advisor finanziari e da Legance Avvocati Associati e BonelliErede in qualità di consulenti legali. Mentre Workinvoice è stata assistita da Portolano Cavallo in qualità di consulente legale. PriceWaterhouseCoopers Business Services redigerà la perizia ai fini dell’aumento di capitale di Generalfinance. (riproduzione riservata)

 

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