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L’aumento dei tassi deciso dalla Banca centrale europea si è inevitabilmente portato dietro un rialzo del costo dei prestiti al consumo. Le famiglie, per parte loro, strette fra l’inflazione al galoppo e le retribuzioni ferme, sono sempre più propense a far ricorso a questo strumento di finanziamento. In questo contesto non facile risulta assai utile una guida che indichi al consumatore le finanziarie e le banche con le offerte migliori, non solo sotto il profilo del costo ma anche della qualità del servizio offerto. A fornirla è l’Istituto Tedesco Qualità e Finanza, il cui report sul mercato del credito al consumo in Italia è giunto ormai alla nona edizione e che, a partire proprio da quest’anno, ha allargato la propria indagine alla soluzione denominata Buy now pay later, che si sta prepotentemente facendo largo grazie agli operatori del Fintech.

Si tratta di finanziamento a breve termine, solitamente senza interessi, che – come dice il nome – consente di acquistare ora e pagare in futuro. Il servizio è offerto da società specializzate che gestiscono l’operazione per conto dei commercianti (online o fisici) e offre vantaggi sia ai venditori che ai compratori. I primi riducono il tasso di interruzione dei processi di acquisto online, il cosiddetto abbandono del carrello; i secondi hanno l’opportunità di dilazionare la propria spesa nel tempo. E sono proprio questi due fattori a determinarne il crescente successo.

“Il 2022 ha visto una ripresa a doppia cifra del credito al consumo con un incremento complessivo delle richieste del 18,9% rispetto al 2021; più nel dettaglio si è registrata una crescita del 22,9% per le richieste di finanziamento personali e del 16,7% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi – fa il punto della situazione Christian Bieker, direttore dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza – La prudenza del consumatore italiano si rispecchia anche nello spaccato delle due forme tecniche prese in esame: il 75,1% delle richieste di prestiti finalizzati ha una estinzione del debito non superiore ai tre anni; mentre i prestiti personali, che spesso rappresentano un impegno particolarmente gravoso per le famiglie, tendono a concentrarsi nella fascia di durata superiore ai cinque anni per il 43% del totale”.

Sul fronte dei tassi applicati, invece, la corsa va avanti da ormai tre anni, ovvero dallo scoppio della pandemia quando il Taeg, il tasso effettivo globale medio, era sceso sotto il 7%. Nell’ultima rilevazione effettuata da Bankitalia e contenuta nel documento “Banche e moneta: serie nazionali” questo valore ha sfondato la soglia del 10% nel mese di marzo – per la precisione è arrivato al 10,12% – in rialzo dal 9,88% di febbraio. Una corsa che sembra ancora lontana dall’esaurirsi se, come si attendono molti analisti, la Banca Centrale Europea non abbandonerà la sua politica di inasprimento della politica monetaria anche nelle prossime riunioni.

In queste circostanze quale istituto risponde nel modo migliore alle esigenze degli italiani? Chi assiste meglio i suoi clienti? Quale finanziatore riduce al minimo la burocrazia? Chi offre i migliori prodotti e il miglior rapporto qualità-prezzo? “Queste sono alcune delle domande a cui abbiamo cercato di dare una risposta – prosegue il numero uno dell’istituto tedesco – Complessivamente gli aspetti legati alla qualità che abbiamo analizzato sono ben 40 e riguardano 24 operatori così suddivisi: otto banche, nove finanziarie e sette operatori specializzati nel Bnpl. Quest’anno abbiamo incluso anche questi ultimi nel nostro sondaggio per il semplice motivo che rappresentano una delle soluzioni in più rapida crescita nel campo dei pagamenti digitali”.

Per arrivare a selezionare le realtà migliori, l’Istituto Tedesco Qualità e Finanza ha condotto un sondaggio rappresentativo dell’intera popolazione italiana nell’aprile scorso con metodo Cawi (Computer assisted web interview), in collaborazione con l’istituto di ricerca ServiceValue di Colonia. Ai partecipanti, tutti ovviamente clienti del credito al consumo, è stato chiesto un giudizio su numerosi aspetti della qualità, quali offerta prodotti, assistenza clienti, rapporto qualità-prezzo, cessione del quinto, comunicazione con i clienti, digitalizzazione e innovazione. Ogni aspetto prevede diverse “sotto-categorie” per un totale di 40 domande per ogni intervistato.

Dall’aggregazione dei punteggi assegnati per le diverse categorie analizzate, Itqf ha calcolato il giudizio finale della soddisfazione della clientela. Agli operatori che hanno raggiunto un punteggio sopra la media del mercato è stato assegnato il giudizio “Top”. Il giudizio “Ottimo” è invece andato a quelli che hanno raggiunto un punteggio superiore a quello medio della categoria “Top”.

“Non si può generalmente dire che gli italiani preferiscano rivolgersi ad un tipo di partner finanziario o all’altro – conclude il direttore dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza – La soddisfazione del cliente si verifica quando le aspettative si incontrano con il servizio vissuto. È ipotizzabile che un cliente di una banca, in virtù del suo lungo rapporto con essa, si aspetti l’approvazione di un prestito e ne sia meno sorpreso positivamente. Entrambi i tipi di operatori però funzionano molto bene. E adesso è disponibile una bussola per orientarsi fra le numerose offerte”.

L’Istituto tedesco che misura il valore del mercato

L’Istituto Tedesco Qualità e Finanza fa capo al gruppo editoriale tedesco Burda, numero uno nelle indagini di mercato in Europa, che da decenni coopera con centri di statistica e università per i suoi studi. L’istituto conduce indagini di mercato su qualità e convenienza di numerosissimi prodotti e servizi. L’obiettivo è promuovere la trasparenza a vantaggio dei consumatori e, allo stesso tempo, fornire alle aziende uno strumento per dimostrare il proprio valore. La Repubblica A&F è il media partner italiano di Itqf.

Le sette categorie che formano il giudizio

Le categorie considerate dall’indagine di Itqf sono sette: assistenza ai clienti, comunicazione con i clienti, rapporto qualità-prezzo, innovazione, offerta di prodotti e servizi, cessione del quinto, online. Ognuna è a sua volta suddivisa in “sotto-categorie”: sono stati per esempio messi sotto la lente fattori quali la “competenza e gentilezza dei dipendenti”, la “burocrazia”, la “raggiungibilità del personale”, la “trasparenza dei prezzi”, la “convenienza dei tassi”. Gli intervistati dovevano assegnare a ciascuna “sotto-categoria” un voto fra 1 e 5, con 1 che rappresenta il giudizio migliore e 5 il peggiore. Il punteggio finale di un operatore è dato dal valore medio non ponderato dei voti espressi. Per facilità di consultazione nella classifica finale di Itqf non appare però questo dato, ma un giudizio che può essere “Top” oppure “Ottimo”. Il primo viene assegnato, con relativo sigillo, a quegli operatori che hanno raggiunto un punteggio sopra la media del mercato; il secondo a quelli che hanno raggiunto un punteggio superiore a quello medio della categoria “Top”.

Così si fa largo la formula “Buy now pay later”

Se fino a non molto tempo fa la scelta per ottenere un prestito al consumo era ridotta a due possibilità, banche o finanziarie, adesso si è prepotentemente imposta una terza opzione, quella del Buy now pay later (Bnpl). Si tratta di un’ottima notizia per i consumatori, perché tanto maggiore è la concorrenza, tanto migliore il servizio (e più bassi i costi). Gli operatori specializzati nel Bnpl vengono tra l’altro dal campo del Fintech, che si sta facendo largo grazie a soluzioni altamente user friendly e a costi molto contenuti grazie alla digitalizzazione di ogni processo. La superclassifica realizzata da Itqf, quella cioè che traduce in un giudizio complessivo l’apprezzamento (o meno) ottenuto da un determinato operatore nelle 40 sotto-categorie, rispecchia chiaramente questo stato di cose con una folta rappresentanza del Bnpl.

In questo comparto sono stati PayPal e Pagodil a ottenere il giudizio “Ottimo”, mentre Scalapay, Klarna e Soisy hanno ricevuto il sigillo “Top”. La performance di PayPal è stata di particolare spessore in quanto ha ottenuto una valutazione “ottima” su quasi ogni parametro, assistenza ai clienti, comunicazione con i clienti, innovazione e offerta di prodotti e servizi. Paradossalmente l’unico giudizio “Top” lo ha ottenuto nel suo “core business”, “online&app”. Nessun altro operatore, neanche guardando a banche e finanziarie, è riuscito a fare così bene.

La scelta per il consumatore è comunque molto ampia e di altissimo livello anche per quel che riguarda le finanziarie. Due, Agos e Cofidis, si possono fregiare del giudizio “Ottimo”, mentre altre tre sono risultate “Top”: Findomestic, Compass Banca e Sella Personal Credit. In campo bancario, infine, spiccano i nomi di Bnl e Intesa Sanpaolo, entrambe “Ottimo”, e Unicredit e Bcc Credito Consumo, entrambe “Top”.

Nella particolare categoria della cessione del quinto, gli indirizzi migliori sono Agos e Findomestic per quel che riguarda le finanziarie e Banco Bpm e Unicredit per quel che riguarda le banche. Gli operatori Bnpl non sono ovviamente inclusi in questa categoria per il semplice fatto che il loro modello di business prevede solo il finanziamento di un determinato acquisto e non l’apertura di una più ampia linea di credito.

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