TRENTO. Settecentomila euro che saranno trasferiti dalle casse del Comune di Trento a quelle di Itea, con quello che possiamo tranquillamente definire come un “contributo straordinario”, affinché l’Istituto Trentino Edilizia Abitativa possa ristrutturare in tempi brevi (massimo entro fine 2025) una trentina di appartamenti dislocati sul territorio comunale e attualmente non abitati perché necessitano d’importanti lavori di ristrutturazione.
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Il provvedimento è contenuto all’interno della variazione di bilancio approvata mercoledì sera dal consiglio comunale. I 700mila euro saranno un “surplus” rispetto al canone annuale versato dal comune a Itea, con il preciso obiettivo di rendere fruibili i circa 30 appartamenti (un terzo di quali situato in via Gocciadoro e via Conci), attualmente considerati “di risulta” e, dunque, disabitati, a fronte di numerose richieste d’alloggio a canone agevolato.
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“C’era la necessità di accelerare le operazioni – spiega l’assessore comunale al welfare di comunità Alberto Pedrotti – e, visto che Itea non era in grado di intervenire immediatamente sui 30 appartamenti di proprietà del comune – ci tengo a sottolineare non per cattiva volontà -, situati sul territorio di nostra pertinenza, come Amministrazione abbiamo deciso di farci carico dei costi per sostenere i lavori di ristrutturazione, affidando la gestione delle gare e dei lavori a chi, certamente, sarà in grado di farlo in tempi più brevi e con meno esborso. Ovvero Itea. Auspichiamo che, nel giro di un anno e mezzo, le case siano pronte per essere assegnate secondo la graduatoria. Quello legato all’emergenza abitativa è un problema che bisogna affrontare subito, mettendo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione. Fortunatamente le risorse per intervenire c’erano e, dunque, siamo passati ai fatti. E’ un atto concreto e significativo da parte del Comune di Trento e la dimostrazione che, da parte nostra, c’è la volontà di collaborare per risolvere le questioni importanti. Con Itea il dialogo è continuo e produttivo: adesso aspettiamo un “crono programma” dettagliato riguardo gli interventi e relative tempistiche”.
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Della vicenda ha parlato anche il sindaco Franco Ianeselli in un lungo post con il quale ha raccontato quanto accaduto mercoledì sera durante il consiglio comunale (e non mancano di lanciare una frecciata alla minoranza) e ribadendo che “forse il problema più grande della nostra epoca è proprio la mancanza di cura nei confronti delle cose e soprattutto delle persone”.
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“Cercavamo braccia, sono arrivati uomini – commenta sui propri canali il primo cittadino di Trento –: lo scriveva Max Frisch a proposito degli emigrati italiani in Svizzera, ma vale anche oggi, come rivela l’atroce storia del bracciante indiano scaricato in strada, con un braccio amputato, nelle campagne della provincia di Latina. In Consiglio comunale eravamo in molti ieri (mercoledì, ndr) a pensare a questa morte disumana, anche se le minoranze hanno tentato di farci appassionare alla proposta di intitolazione delle aree cani a Lassie, Rin Tin Tin e Laika: tema che, con tutto il bene per gli amici a quattro zampe, non rientra tra le nostre priorità .
Prioritari sono invece i contenuti della variazione di bilancio approvata ieri sera: le politiche per la casa, con un sostegno supplementare a chi non riesce a pagare l’affitto, i fondi trasferiti a Itea per ristrutturare immobili comunali oggi inutilizzati, il progetto per un ostello dei lavoratori. E ancora il nuovo nido all’Interporto pronto per settembre, per abbattere le liste d’attesa. Le manutenzioni agli edifici scolastici, ai parchi e alle sedi delle associazioni, i nuovi marciapiedi che mettono al sicuro i pedoni, i servizi aggiuntivi per i disabili, i fondi per realizzare la nuova piscina olimpica alle Ghiaie e completare la riqualificazione di Manazzon e Trento Nord.
Insieme alla maggioranza, abbiamo voluto scrivere un bilancio di cura e attenzione ai bisogni dei cittadini, nessuno escluso. Perché forse il problema più grande della nostra epoca è proprio la mancanza di cura nei confronti delle cose e soprattutto delle persone”.
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