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Assofin, CRIF e Prometeia hanno presentato la 56ª edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio, evidenziando le dinamiche del credito alle famiglie nei primi quattro mesi del 2024.

Nei primi quattro mesi del 2024, l’accelerazione della crescita del credito al consumo è trainata dai prestiti legati all’acquisto di auto e moto (+14,3%), così come dal recupero dei prestiti personali (+11,3%).

Nei primi mesi di quest’anno si conferma la flessione dei mutui immobiliari per l’acquisto abitazione (-11,1%), benché in attenuazione rispetto al 2023 (-37,8%), e si rimarca la preferenza verso il tasso fisso (che sale all’86% dei contratti) anche per effetto della forte ripresa delle surroghe (+61,3%).

In lieve aumento la rischiosità del credito alle famiglie (1,4% a marzo 2024), che rimane comunque su livelli storicamente contenuti.

In prospettiva, il credito complessivo alle famiglie crescerà anche se a ritmi moderati.

Nonostante il graduale rientro dell’inflazione e il miglioramento del mercato del lavoro, il credito alle famiglie continua ad essere caratterizzato da un clima di incertezza e tassi d’interesse elevati, che hanno condizionato la domanda e inasprito i criteri di concessione dei prestiti degli istituti eroganti, al fine di mantenere elevata la qualità del portafoglio. L’Osservatorio mostra dinamiche differenti per il credito al consumo e per i mutui immobiliari.

Il credito al consumo tiene nel 2023, sostenuto dalla crescita del finalizzato auto; la crescita accelera nei primi mesi del 2024, grazie al recupero dei prestiti personali. I flussi di credito al consumo hanno chiuso il 2023 ancora in crescita (+4,9%) in linea con l’evoluzione dei consumi di beni durevoli. La performance del mercato nel 2023 è stata trainata dai finanziamenti finalizzati all’acquisto di autoveicoli e motocicli erogati da operatori captive e multiprodotto (+14,1% rispetto al 2022). Anche gli altri finanziamenti finalizzati all’acquisto di beni/servizi (quali arredo, elettronica ed elettrodomestici, beni per l’efficientamento energetico dell’abitazione, ciclomotori) sono cresciuti (+5%), beneficiando del contributo delle linee di credito finalizzate “small ticket” sia a sostegno dell’eCommerce sia per acquisti in store.

Nei primi quattro mesi del 2024 si registra un’accelerazione della crescita (+10,1%) alla quale ha contribuito il recupero dei prestiti personali (+11,3%, dopo aver chiuso il 2023 a -1,6%), grazie alla ripresa della domanda delle famiglie al fine di realizzare i progetti di spesa rimandati. È proseguita la crescita dei finanziamenti finalizzati per auto/moto (+14,3%) e degli altri finanziamenti finalizzati (+1,7%) sulla scorta del buon andamento dei beni durevoli. Tornano in territorio positivo anche le rateizzazioni via carta di credito (+4,1%, dopo il -3,7% del 2023), trainate dalle operazioni di instalment. Infine, la cessione del quinto dello stipendio/pensione riduce la flessione (-1,2% nei primi quattro mesi del 2024, era -5,2% nel 2023) grazie all’evoluzione positiva delle erogazioni a pensionati.

A conferma dei comportamenti cauti lato offerta e domanda, nell’ottica di definire piani di rimborso sostenibili si rileva una tendenza verso finanziamenti di importo medio più contenuto: prestiti personali (12.800 euro), cessione del quinto dello stipendio/pensione (17.800 euro) e finalizzati per auto/moto erogati da operatori (13.000 euro).

Prosegue la flessione, sebbene in attenuazione, dei mutui immobiliari alle famiglie consumatrici per acquisto abitazione e il buon andamento dei mutui di surroga. L’attività di erogazione di mutui immobiliari alle famiglie consumatrici nel 2023 ha segnato una decisa contrazione dei flussi (-34,2%), che si è attenuata nei primi quattro mesi del 2024 (-7,2%). Nel dettaglio i flussi di mutui per acquisto abitazione nel 2023 segnano una flessione (-37,8%), che si fa meno pronunciata nel primo quadrimestre del 2024 (-11,1%). Il risultato ha avuto un impatto negativo sulle compravendite residenziali (-9,6% nel 2023 e -7,2% nel primo trimestre 2024), confermando l’importanza del credito per il progetto casa delle famiglie. Analogamente ai prestiti a maggior valore del credito al consumo, anche l’importo medio erogato dei mutui d’acquisto si riduce (125.000 euro nei primi mesi del 2024, era 138.000 euro nel 2022).

Dal 2023 si osserva un ritorno alle erogazioni a tasso fisso (86% nei primi mesi del 2024 dal 74% del 2023) anche per effetto della forte ripresa delle surroghe (+69% nel 2023), che prosegue nei primi quattro mesi del 2024 (+61,3%). Per tale tipologia di mutui il valore medio erogato si porta a 143.000 euro.

Nella distribuzione del credito alle famiglie nel 2023 proseguono le tendenze di crescita dell’importanza degli intermediari del credito (agenti e broker) e dell’ulteriore incremento del ricorso ai canali online diretti.

Un contributo positivo è venuto anche dal credito a sostegno della transizione green: sia nell’ambito dei mutui immobiliari (l’incidenza dei mutui d’acquisto di abitazioni green si porta al 12%, dall’11% del 2022), sia nel credito al consumo (la quota di finanziamenti finalizzati per mobilità sostenibile degli operatori multiprodotto è pari al 15% nel 2023 dal 13% del 2022).

Nell’ultimo trimestre 2023 e primo trimestre 2024 è aumentata lievemente la rischiosità sia dei mutui sia del credito al consumo. La qualità del credito rimane comunque elevata e su valori fisiologici.

Dopo il punto di minimo toccato nel 2023, il credito complessivo alle famiglie inverte la rotta nel 2024 e torna a crescere a ritmi che si consolidano nel prossimo biennio al di sotto di quelli che hanno caratterizzato la fase post Covid.

Il rallentamento del ciclo economico porterà ad un aumento della rischiosità del credito che però non tornerà ai livelli elevati del passato. È importante evidenziare che l’esposizione delle famiglie ai rialzi dell’onere del servizio del debito è contenuta; infatti a dicembre 2023 l’ammontare complessivo di mutui in essere a tasso fisso è circa del 65% e il credito al consumo è erogato a tasso fisso per oltre il 90%. I mutui a tasso variabile sono più diffusi tra percettori di redditi più elevati.

In un contesto operativo più complesso e con una crescita delle masse modesta, innovazione tecnologica e utilizzo dell’intelligenza artificiale restano elementi importanti per lo sviluppo del settore. La digitalizzazione dei processi è cruciale per snellire i tempi di gestione delle pratiche. Fondamentale sarà anche il contributo della revisione della direttiva sul credito al consumo che mira a potenziare le misure a tutela dei consumatori.

 

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