TERNI – La San Vincenzo de’ Paoli l’anno scorso ha garantito aiuti per quasi 63mila euro per sostenere famiglie in difficoltà, anziani soli, senzatetto e stranieri.
Il dato che emerge è che c’è stato un taglio nell’erogazione delle risorse del 40 per cento e questo non perché siano diminuite le necessità di aiuto, ma per il calo della disponibilità economica per far fronte alle tante richieste.
Anche Emporio Bimbi ha avuto una diminuzione del cinque per cento delle famiglie aiutate ma questo, per la San Vincenzo, è dovuto alla riduzione della presenza delle famiglie ucraine in città.
«L’anno scorso non si è avuto un main sponsor, ma tante diverse realtà che, con il loro contributo, hanno reso possibile realizzare il progetto di assistenza a favore di famiglie con problemi economici ed esistenziali per senso di frustrazione e mancanza di opportunità lavorative, per figli a rischio di abbandono scolastico, anziani soli, senzatetto, stranieri non perfettamente integrati» sottolinea Roberto Reale, presidente della San Vincenzo.
I numeri della presenza dell’associazione, che conta su oltre 70 volontari, sono comunque importanti e restituiscono un quadro di difficoltà e di attenzione a chi convive con la mancanza di risorse.
La San Vincenzo ha garantito la distribuzione di oltre 98mila chili di generi alimentari, distribuiti soprattutto attraverso il Banco Alimentare.
Distribuiti quasi 10mila pacchi viveri e prodotti per l’igiene permettendo a oltre 2mila e 200 persone di usufruirne, con i destinatari che sono per la metà extracomunitari e per il resto italiani e comunitari.
Attraverso le visite domiciliari sono stati assistiti 769 persone e 299 nuclei familiari.
Oltre 17mila i capi di vestiario distribuiti nei dodici mesi, accanto ad attrezzature per l’infanzia e mobili che l’emporio dei bimbi ha provveduto a consegnare a chi ne aveva bisogno.
Importante poi il contributo della San Vincenzo nel pagamento di utenze, affitti, spese condominiali, aiuti per la cura della salute delle persone col pagamento di farmaci e visite mediche. Obiettivo puntato anche sul sostegno nel pagamento delle spese per l’istruzione, per evitare la dispersione scolastica di bambini che, per motivi economici, sarebbero stati costretti a rinunciare alla scuola.
«Anche se la situazione è critica c’è voglia di relazioni, di solidarietà, di speranza, non solo nelle persone assistite, ma anche nella gente che interagisce con l’associazione e nei volontari, nel sostenere le famiglie in difficoltà – sottolinea Roberto Reale. Attraverso il rapporto di prossimità e amicizia specifico della San Vincenzo, con interventi mirati a soddisfare i bisogni primari della famiglia, si è cercato di restituire alle persone in crisi economica ed esistenziale serenità e fiducia nel futuro, attraverso il sostegno morale ed economico, creando una rete di relazioni solidali in cui nessuno si senta escluso e possa crescere nella propria autostima e trovare stimoli a migliorare la propria condizione».
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