Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


Sassari «Chi già ora ha più risorse proveniente dal gettito fiscale sarà avvantaggiato. Si creerà una competizione tra le regioni che farà venire meno la solidarietà che sta alla base del nostro ordinamento. Il costituzionalista Omar Chessa, docente dell’università di Sassari, esprime tutte le sue perplessità a proposito dell’autonomia differenziata.

Il Ddl Calderoli si applicherà anche alla Sardegna?

«Parrebbe di sì. Le norme transitorie e finali del testo approvato estendono anche alle regioni speciali la possibilità di addivenire a forme di autonomia differenziata. Non mi pare una grande conquista».

Perché?

«Anzitutto perché le regioni speciali sono già autonomie differenziate e non è detto che alla Sardegna convenga veramente spingere sul rafforzamento di quel modello».

Vuole forse dire che alla Sardegna non conviene avere più funzioni e quindi più risorse?

«È del tutto inutile disporre di più risorse se poi rimangono nel cassetto, non spese o spese male. Ma c’è di più: l’equazione “più competenze, più risorse” funziona veramente solo per le regioni ricche, che hanno un’elevata capacità fiscale per abitante e che per questa ragione generano un gettito erariale superiore alla spesa pubblica che poi ricade sui loro territori. È a loro che conviene il regionalismo differenziato, perché è la via per trattenere una quantità maggiore di risorse finanziarie nei territori che le generano. Invece le regioni povere, il cui gettito fiscale è inferiore al costo dei servizi pubblici, non hanno, come si dice, un “residuo fiscale”, e pertanto hanno bisogno di perequazione e di trasferimenti di solidarietà anche per finanziare le competenze di cui dispongono attualmente».

La legge Calderoli, dunque, non scioglie il nodo delle risorse?

«Direi di no. Anzi, contribuisce a imbrogliarlo di più. Infatti, l’art. 5 della Legge Calderoli dispone che le modalità di finanziamento delle funzioni attribuite consistano di “compartecipazioni al gettito di uno o più tributi erariali maturato nel territorio regionale”».

Detto con parole semplici?

«Significa che una regione potrà avere più competenze solo se ha un gettito erariale in grado di coprirne il costo. Ma è evidente che se il gettito rimane in larga parte nella regione che lo genera, sarà sottratto dal novero delle risorse da trasferire alle regioni povere a titolo di solidarietà. È il classico gioco a somma zero, in cui il guadagno di uno è perfettamente bilanciato dalla perdita dell’altro».

Insomma, ognuno per sé…

«È proprio questo lo spirito di fondo del regionalismo differenziato, per come inteso nella Legge Calderoli. Si accentua la dinamica competitiva tra le regioni (e non solo) e si allentano i vincoli di solidarietà tra territori forti e deboli, con il rischio che si inneschino derive centrifughe difficilmente controllabili. Quelli che già corrono veloci viaggeranno ancora più spediti, e quelli lenti diventeranno lentissimi. Che ne sarà dell’unità della Repubblica?».

Si è detto, però, che ciò che mette a repentaglio la coesione interna della Repubblica è proprio la “lentezza” delle regioni meno efficienti…

«Se non tutti viaggiano alla stessa velocità è semplicistico e fuorviante asserire che la responsabilità sia di coloro che vanno meno veloci (e che pertanto si debbano liberare i primi dalla zavorra dei secondi). Peraltro, la misurazione della presunta maggiore efficienza e dinamicità di alcune regioni è condotta sulla base di criteri e indici discutibili. Per esempio, la spesa pubblica pro-capite è più alta nelle regioni del Nord che non in quelle meridionali: pensate che ciò non incida sui livelli di efficienza?».

Ma allora di quale modello di regionalismo avrebbe bisogno la Sardegna?

«Avrebbe bisogno di un regionalismo in cui le regioni fanno fronte comune quando si negozia con lo Stato l’entità delle risorse da lasciare alle autonomie territoriali e non di un sistema in cui ogni regione negozia per sé, “a tu per tu” con il Governo nazionale. Insomma, avrebbe bisogno di un regionalismo più cooperativo e meno competitivo».

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui