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La fine del Superbonus 110%, l’approvazione della Direttiva “Case Green” e la pubblicazione delle regole attuative per le comunità energetiche segnano l’inizio di una nuova era per l’edilizia sostenibile e l’efficienza energetica. Queste misure non solo migliorano la qualità della vita e l’ambiente, ma offrono anche significativi vantaggi economici, contribuendo a un futuro energetico più sostenibile.

L’Unione Europea, attraverso questa direttiva, intende migliorare l’efficienza energetica del parco immobiliare, riducendo così le emissioni nocive. Dal 2028, tutti i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni e gli edifici residenziali esistenti dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e la classe energetica D entro il 2033, con l’obiettivo finale di arrivare a emissioni zero entro il 2050.

La direttiva “Case Green” ha l’obiettivo di ridurre significativamente il consumo energetico e le emissioni del settore edilizio in Europa e rappresenta un insieme di norme innovative finalizzate alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti e alla costruzione di nuove strutture ad alta efficienza energetica.

Un punto importante della direttiva è quello dello sfruttamento dell’energia solare; viene introdotto un obbligo graduale di installazione di impianti fotovoltaici, iniziando dagli edifici pubblici e da quelli commerciali con una superficie superiore a 250 metri quadri in occasione della nuova costruzione a partire dal 2026, per coinvolgere poi tutti gli edifici pubblici esistenti, gli edifici non residenziali, i parcheggi coperti e tutti gli edifici residenziali di nuova costruzione o sottoposti a ristrutturazione importante entro il 2032.

Parallelamente, le Comunità Energetiche Rinnovabili, grazie alla recente pubblicazione del decreto CACER, mirano a rivoluzionare la produzione e il consumo di energia. Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), nelle varie configurazioni CACER (CER, autoconsumo collettivo e sistemi di autoconsumo individuali a distanza che utilizzano la rete elettrica di distribuzione), potranno accedere a tariffe incentivanti fino al raggiungimento di un contingente massimo di 5 GW di potenza entro il 31 dicembre 2027. Inoltre, le CER e i Gruppi di Autoconsumo Collettivo (AUC) situati nei comuni con meno di 5 mila abitanti potranno beneficiare dei fondi del PNRR, ricevendo un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, fino al raggiungimento di 2 GW di potenza installata.

Questo nuovo quadro normativo offre numerosi vantaggi e opportunità per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Le misure rappresentano quindi un’importante opportunità per promuovere la sostenibilità energetica e ridurre i costi energetici, rendendo l’energia rinnovabile più accessibile per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

Per ottenere questi miglioramenti vanno previsti interventi specifici come:

  • coibentazione del tetto e delle pareti;
  • sostituzione degli infissi;
  • installazione di nuovi generatori efficienti (caldaie a condensazione e pompe di calore);
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • realizzazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici.

Comunità Energetiche Condominiali e Casa Green

Un elemento comune tra la direttiva “Case Green” e le Comunità Energetiche Rinnovabili è l’installazione dei sistemi fotovoltaici. Questi sistemi permettono l’autoconsumo diretto del condominio e la condivisione dell’energia in eccesso tramite l’autoconsumo collettivo. Per i condomini con impianti centralizzati, si può prevedere la contestuale sostituzione della caldaia tradizionale con una pompa di calore o un sistema ibrido alimentato dall’energia fotovoltaica.

I Gruppi di Autoconsumo consentono ai condomini di condividere l’energia prodotta da fonti rinnovabili, come pannelli solari, impianti eolici o a biomassa, riducendo così la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali e abbassando le bollette energetiche. Tutti gli occupanti dello stesso edificio, inclusi nuclei familiari, uffici, strutture ricettive e attività commerciali, possono partecipare alla Comunità Energetica condominiale. Per formare un Gruppo di Autoconsumo collettivo, è sufficiente che due condomini, residenti in due unità immobiliari separate all’interno dello stesso edificio, aderiscano. Questi partecipanti condivideranno i costi dell’impianto fotovoltaico condominiale e saranno gli unici a beneficiare dei risparmi economici derivanti dalla tariffa premio per l’energia condivisa e per la vendita dell’energia non consumata.

Come creare un Gruppo di Autoconsumo condominiale 

La creazione di un Gruppo di Autoconsumo prevede due diverse fasi ognuna delle quali e strettamente collegata all’altra. 

Vediamo quali sono:

Fase di set-up

  • Identificazione dei partecipanti: Il primo passo per creare una Comunità Energetica o un Gruppo di Autoconsumo è individuare i potenziali membri. Possono aderire tutti i produttori e/o clienti finali che possiedono un punto di connessione all’interno dello stesso edificio o condominio. È essenziale che gli impianti di produzione siano collocati nell’area del medesimo edificio o condominio a cui il gruppo fa riferimento.
  • L’analisi preliminare: è fondamentale condurre un’analisi delle necessità energetiche del gruppo e valutare la fattibilità tecnica ed economica del progetto. Particolare attenzione sarà riservata all’analisi dei consumi energetici, per individuare le aree degli edifici dove personalizzare un’offerta su misura. Questo ci permetterà di massimizzare i risparmi e ottimizzare i benefici del tuo investimento, adattandoli alle esigenze del condominio.

Parallelamente, sarà necessario avviare:

  • Costituzione del gruppo: Le persone interessate a condividere l’energia prodotta dagli impianti possono unirsi sottoscrivendo un contratto di diritto privato e nominando un referente.
  • Redazione di un accordo privato: Questo accordo regolerà le relazioni tra i clienti finali, cioè tra i condomini e i produttori. Può essere formalizzato tramite un verbale di delibera assembleare, che attesti la decisione di creare un Gruppo di Autoconsumo. Il verbale deve essere firmato dai condomini che aderiscono.
  • Nomina del referente: Il referente sarà responsabile dei rapporti con il GSE. Dovrà presentare la richiesta per accedere al servizio di valorizzazione e incentivazione dell’energia condivisa, gestire le comunicazioni con il GSE, inviare le fatture al GSE e distribuire i benefici economici tra i partecipanti all’autoconsumo collettivo.

Fase di start-up

Una volta completata la fase di set-up, si potrà avviare la fase di realizzazione, permettendo la condivisione dell’energia prodotta dall’impianto e la sua distribuzione virtuale tra i membri dell’autoconsumo, secondo le modalità stabilite nell’accordo firmato tra tutte le parti (potrà essere sulla base dei millesimi, dei consumi energetici o di altri parametri). 

Durante questa fase, è importante coordinare le attività con i fornitori e i tecnici specializzati per assicurare un’implementazione efficiente e conforme alle normative vigenti. Successivamente, si stabiliscono le modalità di gestione e manutenzione dell’impianto, nonché le procedure per monitorare e distribuire l’energia prodotta. 

Questa fase comprende le seguenti attività:

  • Progettazione e installazione dell’impianto: Dopo aver definite le specifiche tecniche, si procede con l’installazione dell’impianto energetico. Questo include la progettazione esecutiva, la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza durante l’esecuzione.
  • Gestione e monitoraggio: Una volta installato l’impianto, è fondamentale monitorarne regolarmente il funzionamento per assicurarsi che operi in modo efficiente. Questo può implicare manutenzione periodica e aggiornamenti tecnologici quando necessario.

La fase di realizzazione è un passaggio centrale per assicurare che l’investimento iniziale produca risultati concreti e duraturi, massimizzando i benefici per tutti i partecipanti. Durante questa fase, è importante prestare particolare attenzione alla qualità dell’installazione e alla scelta di materiali affidabili, in modo da garantire la massima efficienza e longevità del sistema. Una cooperazione costante tra i membri della comunità è indispensabile per ottimizzare i vantaggi energetici ed economici nel lungo periodo. La trasparenza nella gestione e la comunicazione aperta tra i partecipanti sono fondamentali per mantenere un alto livello di fiducia e collaborazione, che a sua volta contribuisce al successo sostenibile della Comunità Energetica.

Benefici che si possono ottenere

La produzione e la condivisione locale di energia rinnovabile non solo contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2, ma offrono anche benefici. Una progettazione accurata e una gestione attenta garantiscono che l’impianto operi al massimo della sua efficienza, riducendo sprechi e ottimizzando l’uso dell’energia prodotta.

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) prevede incentivi economici per le Comunità Energetiche Rinnovabili ed i Gruppi di Autoconsumo, rendendo ancora più vantaggioso investire in queste soluzioni. Gli incentivi includono tariffe incentivanti per l’energia prodotta e condivisa, agevolazioni fiscali e accesso a finanziamenti agevolati. Questi benefici economici rendono l’adozione delle forme di autoconsumo diffuso non solo una scelta sostenibile, ma anche un’opportunità di risparmio e investimento per i cittadini e le imprese.

Condividere l’energia prodotta permette di ridurre i costi energetici per tutti i membri del gruppo, ottimizzando il ritorno sull’investimento iniziale. Le Comunità Energetiche e i Gruppi di Autoconsumo Collettivo offrono una serie di vantaggi tangibili:

  • Risparmio sulla bolletta energetica.
  • Accesso agli incentivi forniti dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
  • Detrazione fiscale del 50%.
  • Miglioramento dell’efficienza energetica della tua casa grazie all’utilizzo di energia rinnovabile.

Inoltre:

  • Sostenibilità ambientale: L’utilizzo di energia rinnovabile riduce l’impatto ambientale del condominio, contribuendo a un futuro più sostenibile.
  • Aumento del valore dell’immobile: Una ristrutturazione ed efficientamento del condominio può aumentare il valore dell’immobile, rendendolo già adeguato alla nuova Direttiva “Case Green”

Questi benefici combinati rendono le Comunità Energetiche ed i Gruppi di Autoconsumo una scelta vantaggiosa non solo per l’ambiente ma anche per il portafoglio degli investitori immobiliari e dei residenti.

In conclusione 

La nuova direttiva “Case Green” introduce norme per ristrutturare vecchi edifici e costruire nuovi edifici ad alta efficienza energetica, riducendo così il consumo energetico e le emissioni nel settore edilizio in tutta Europa. Queste norme possono anche accelerare la creazione di Gruppi di Autoconsumo nei condomini, dove la condivisione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili diventerà una pratica comune.

Nel processo di trasformazione, le ESCO e le multiutility rivestono un ruolo cruciale non solo per le imprese del settore edilizio e impiantistico, ma soprattutto per offrire soluzioni chiavi in mano che supportano l’efficienza energetica degli edifici. Queste aziende possono gestire tutte le fasi necessarie per configurare e supportare le Comunità Energetiche, tra cui:

  • Installazione degli impianti fotovoltaici, dei misuratori di supporto e, se necessario, dei sistemi di accumulo.
  • Supporto amministrativo e contrattuale per la formazione della Comunità Energetica/Gruppo di Autoconsumo e per l’accesso agli incentivi previsti dal GSE.
  • Servizio di manutenzione degli impianti installati, garantendo il funzionamento ottimale nel tempo.

Queste soluzioni non solo facilitano la transizione verso un modello energetico sostenibile, ma includono anche opzioni finanziarie personalizzate che rendono accessibile agli edifici condominiali l’implementazione di tecnologie energetiche avanzate, migliorando la gestione e riducendo i costi energetici a lungo termine.

Se desideri maggiori informazioni o hai un progetto da realizzare, siamo a tua disposizione per aiutarti a concretizzare la tua iniziativa. Contattaci e saremo lieti di supportarti nel percorso verso una Comunità Energetica o Gruppo di Autoconsumo condominiale sostenibile ed efficiente.


 

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