Le Sae di Arquata del Tronto
Dal primo settembre 2024 la gestione del Contributo di autonoma sistemazione (Cas) sarà in capo alla Struttura commissariale sisma 2016. Lo stabilisce il decreto-legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri contenente misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei.
«Si tratta di provvedimento atteso e condiviso con il ministro Musumeci e con il Dipartimento di Protezione civile – dichiara il commissario alla ricostruzione Guido Castelli – Il Cas è stato un fondamentale strumento di supporto alle popolazioni dell’Appennino centrale nel post emergenza ma oggi è doveroso cominciare a guardare oltre e aprire sull’opportunità di rimodulare l’assistenza per chi non ha ancora, in assenza di impedimenti oggettivi, presentato il progetto di ricostruzione. La misura inoltre cesserà, a partire dal 1° settembre, per chi ai tempi del sisma abitava in case in affitto, poi dichiarate inagibili».
Il Contributo di autonoma sistemazione, a partire dal 1° settembre, si chiamerà ”Contributo per il disagio abitativo finalizzato alla ricostruzione”, sarà gestito dalla Struttura commissariale sisma 2016 e continuerà a essere erogato dai Comuni su input della Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli.
Sempre a partire dal 1° settembre, cesserà il Cas per chi, ai tempi degli eventi sismici, risiedeva in affitto in abitazioni risultate inagibili. Gli affittuari che nel frattempo sono risultati assegnatari di Soluzioni abitative di emergenza, avranno una tariffa agevolata anche rispetto a quella degli alloggi per l’edilizia residenziale pubblica. Resta ferma, in ogni caso, per i proprietari che ricevono il Cas o sono beneficiari di Sae, la scadenza del 30 giugno per presentare il progetto di ricostruzione (in mancanza di impedimenti oggettivi). In caso di mancata presentazione, il Cas viene sospeso fino alla presentazione del progetto.
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