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Come anticipato dal Ministero per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci nelle scorse settimane, il Consiglio dei ministri ha approvato ieri, 24 giugno, il decreto-legge riguardante le misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico che interessano l’area dei Campi Flegrei oltre che interventi di protezione civile. Riconosciuto anche un contributo di autonoma sistemazione per le famiglie. Il Piano può contare complessivamente su un budget di oltre 440 milioni di euro. 

Decreto campi flegrei, cosa prevede

Più nello specifico ammontano a 442 milioni di euro le risorse destinate a sostenere la ricostruzione e la riqualificazione dell’area dei Campi Flegrei, interessata dal terremoto del 20 maggio 2024. La parte principale delle risorse (400 milioni di euro), ha sottolineato il ministro Raffale Fitto in conferenza stampa, deriva dal Fondo Sviluppo e Coesione. In particolare, 200 milioni provegono dalla quota FSC in capo alle amministrazioni centrali, mentre i restanti 200 milioni provengono dalle risorse assegnate alla Regione Campania che, proprio sul FSC, ha previsto un apposito intervento destinato ai Campi Flegrei.

A queste risorse si aggiungono poi 20 milioni di euro, stanziati per l’anno in corso, destinati alla realizzazione di prime misure antisimiche relative da un lato al patrimonio edilizio (anche privato) interessato dal fenomeno bradisismico del 20 maggio 2024 e localizzato nella “zona di intervento” già delimitata dal Dipartimento della protezione civile sulla base dei dati di sollevamento bradisismico e della sismicità dell’area e circoscritta alla porzione dei territori dei comuni dell’area realmente e direttamente interessata. Su tale punto è importante sottolineare che le risorse non saranno destinate nè a case abusive, nè alle seconde case. Dall’altro i fondi saranno impiegati per le infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali prioritari, incluse nella ricognizione operata ai sensi del DL 140/2023. 

Il decreto – prosegue il comunicato stampa rilasciato dal governo dopo l’approvazione del decreto – individua anche le misure urgenti volte a garantire la realizzazione di interventi di riqualificazione sismica per la mitigazione della vulnerabilità degli edifici pubblici presenti nell’area dei Campi Flegrei e ad assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali prioritari.

Come avviene sempre nei casi di calamità naturali, anche il DL Campi Flegrei riconosce un contributo di autonoma sistemazione (CAS) in favore delle famiglie sfollate. In questo caso ad essere interessati sono i nuclei familiari la cui abitazione principale sia stata sgomberata per inagibilità a seguito dei provvedimenti adottati, entro la data in vigore del decreto-legge, dalle autorità competenti dopo il terremoto del 20 maggio 2024. Per loro è dunque previsto un contributo che va dai 400 ai 900 euro a persona al mese e che può essere integrato se nel nucleo familiare c’è un anziano over 65 o un disabileIl contributo -specifica il governo – viene erogato a decorrere dalla data indicata nel provvedimento di sgombero e fino a che le esigenze abitative siano state soddisfatte in modo stabile. Vale la pena sottolineare che non si potrà beneficiare dei contributi se l’esigenza abitativa sia stata temporaneamente soddisfatta a titolo gratuito da una pubblica amministrazione. In ogni caso, il termine ultimo per l’erogazione dei contributi è il 31 dicembre 2025.

Inoltre, come illustrato dai ministri Fitto e Musumeci in conferenza stampa, il decreto prevede anche 22 milioni di euro provenienti dal Dipartimento Casa Italia e destinati ad interventi di edilizia scolastica.

Quanto alle tempistiche, vale la pena sottolineare che nel decreto Campi Flegrei è prevista una norma “relativa ai cd. completamenti”, per usare le parole di Fitto, che assegna risorse “per il finanziamento dei completamenti degli interventi da realizzarsi nel territorio della regione Campania e non ancora ultimati al termine dei precedenti cicli di programmazione”, si legge nel comunicato stampa del governo sul provvedimento. Ebbene per loro è prevista “una Delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) che sarà adotatta entro 30 giorni e che assegnerà alla regione la somma complessiva di euro 388.557.000, di cui euro 97.139.250 per l’anno 2024 ed euro 291.417.750 per l’anno 2025″, specifica il comunicato.

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Campi flegrei, le misure di semplificazione

Per la gestione degli interventi, il decreto prevede un Commissario straordinario da nominare, con apposito decreto del Presidente del Consiglio su proposta del Ministro per la protezione civile, entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto. Al Commissario – che sarà in carica fino al 31 dicembre 2027 – saranno attribuiti i compiti e le funzioni relativi all’attuazione del PNRR e sarà tenuto a predisporre due tipologie di programmi di interventi: il primo destinato alla riqualificazione sismica degli edifici pubblici presenti nell’area dei Campi Flegrei; il secondo destinato invece a garantire la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali e prioritari nell’area.

Quanto alle procedure, al fine di assicurare un’effciente programmazione degli interventi, il decreto introduce ulteriori misure di semplificazione, accelerazione e derogatorie per l’attuazione degli interventi. In primo luogo gli interventi predisposti dal Commissario e relativi alla riqualificazione sismica degli edifici pubblici e alla funzionalità delle infrastrutture, sono dichiarati urgenti, indifferibili e di pubblica utilità e, dove occorre, costituiscono variante agli strumenti urbanistici vigenti.

In secondo luogo, alle procedure di progettazione e realizzazione verranno applicate, dove compatibili, le semplificazioni in materia di affidamento dei contratti pubblici PNRR e PNC previste dal decreto Semplificazioni (DL n. 77 del 31 maggio 2021).

In terzo luogo si potranno prevedere, nei documenti di gara o nelle lettere di invito, premi di accelerazione e penalità adeguati all’urgenza (che possono arrivare al doppio di quanto previsto in materia dal Codice dei contratti pubblici).

Infine, per assicurare la continuità dell’attività scolastica, il Comune di Pozzuoli provvederà all’esecuzione di interventi urgenti di ripristino degli edifici scolastici danneggiati e sgomberati. Nelle more della realizzazione di tali interventi, la Regione Campania può avvalersi dell’Accordo Quadro multi-fornitore per il noleggio di moduli prefabbricati ad uso scolastico in eventi emergenziali, per conto del Dipartimento della protezione civile.

 

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