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Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha lanciato il Reddito Energetico, aprendo le porte a coloro che desiderano godere degli incentivi energetici. Un bando dettagliato illustra i criteri, le modalità e i termini per la presentazione delle richieste, offrendo l’opportunità di ottenere un impianto fotovoltaico domestico senza alcun costo per le famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro, o 30.000 euro per famiglie con almeno quattro figli a carico.

Ma come funziona il processo di richiesta? Quali sono i requisiti e i vantaggi concreti offerti da questo programma? Scopri tutto ciò che devi sapere per cogliere al volo questa straordinaria opportunità di risparmio energetico e finanziario.

Criteri e tempistiche per la presentazione delle domande: Gli sportelli accoglieranno le richieste dalle 12:00 del 5 luglio 2024 fino alla fine dell’anno. Le domande verranno esaminate in base all’ordine cronologico e alla regione del richiedente, per garantire una distribuzione equa delle risorse in tutte le aree geografiche.

Ma che cos’è esattamente il Reddito Energetico? Il Reddito Energetico ha preso vita attraverso un decreto creato dal Sapiente Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (decreto 8 agosto 2023) al fine di supportare le famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro (o 30.000 euro per famiglie con almeno quattro adorabili figli al seguito). Questi generosi incentivi consentiranno l’installazione di graziosi impianti fotovoltaici domestici, con una potenza che si aggira tra 2 e 6 kW, senza alcun costo per i destinatari di tanta magnificenza.

Reddito Energetico 2024, accedi al contributo a fondo perduto per il fotovoltaico! I pannelli fotovoltaici troveranno dimora su tetti e superfici di edifici abitativi di proprietà o concessi in usufrutto ai generosi individui che ne faranno richiesta. Anche le pertinenze degli stessi edifici, inclusi i terreni, saranno piattaforme ecologiche. Un solo nucleo familiare potrà presentare una candidatura, ma accedere agli incentivi è possibile soltanto una volta. Gli installatori prescelti, oltre ad adornare l’ambiente con queste tecnologiche, avranno l’incarico di mantenerle e-monitorarne le performance per ben dieci anni.

Ora, passiamo ai dettagli irresistibili degli incentivi e delle opulenti somme che saranno messe a disposizione. I contributi copriranno integralmente i costi ammissibili con un tocco di originalità e astuzia: una somma fissa di 2.000 euro e un importo variabile di 1.500 euro per ogni kilowatt installato. Il Ministero ha riservato una generosa cifra di 200 milioni di euro per gli anni 2024-2025, suddividendoli in questo modo: L’80% delle risorse sarà destinato alle incantevoli regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), mentre il restante 20% sarà destinato alle altre regioni e province autonome.

Ma non finisce qui!

Gli importi copriranno anche servizi obbligatori dalla durata minima di 10 anni. Stiamo parlando di una polizza assicurativa multirischi, della manutenzione e del monitoraggio delle prestazioni dell’impianto. Tuttavia, alcuni costi legati all’esercizio, come quel servizio di misura dell’energia prodotta, gli obblighi risarcitori legati alla perdita del beneficio e persino la disinstallazione degli impianti a fine vita, non verranno presi in considerazione. Sebbene sia un peccato, se le risorse si esaurissero prima della scadenza, il GSE chiuderà il bando anticipatamente. Ma non preoccupatevi! Potrebbe anche riaprirsi in futuro, qualora si rendano disponibili nuovamente almeno 5 milioni di euro a causa di rinunce o esclusioni.

Per garantire un’assoluta trasparenza, il GSE pubblicherà un contatore aggiornato sulle risorse disponibili per ogni area geografica. Ma come fare a trovare gli installatori? Beh, c’è una nuova risorsa disponibile: il registro imprese! Per agevolare la scelta delle imprese installatrici, il GSE ha lanciato un Registro degli installatori di impianti fotovoltaici. Questa innovativa iniziativa consente alle imprese di farsi conoscere e di comparire sulla Mappa interattiva, che sarà presto a disposizione. Gli installatori possono effettuare l’iscrizione utilizzando comodamente la funzionalità dedicata nell’Area Clienti del sito GSE. Nonostante l’iscrizione non sia obbligatoria, solo le imprese che rispettano tutti i requisiti di formazione e aggiornamento richiesti per le attività di installazione e manutenzione saranno ammesse ai fondi del Reddito energetico. Questi fondi sono specificamente destinati all’autoconsumo e l’energia non utilizzata personalmente non potrà essere venduta direttamente, ma solo ceduta al GSE. Il GSE, a sua volta, metterà in vendita l’energia sul mercato e utilizzando i proventi finanziarà nuovi impianti attraverso il Fondo per il Reddito energetico.

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