diRedazione Bergamo online
Il piano per mettere a disposizione i primi 64 alloggi in Lombardia: stanziati 1,5 milioni di euro
Un tetto sicuro, sotto cui sia possibile ricominciare a vivere. Grazie a un progetto sperimentale promosso da Regione Lombardia con Aler, centri antiviolenza e case rifugio, 64 alloggi saranno messi a disposizione delle donne vittime di violenza. E, di questi, 8 appartamenti saranno in provincia di Bergamo. La delibera, approvata dalla giunta regionale, prevede che venga stanziato un contributo di 1,5 milioni di euro; un finanziamento che permetterà di offrire alle donne una casa a costo zero per 5 anni. Scaduto questo termine, gli alloggi potranno rimanere a disposizione dei gestori dei centri antiviolenza e delle case rifugio, ma con un canone di locazione concordato. «Il piano per il rilancio delle politiche abitative – spiega l’assessore Paolo Franco – agisce con determinazione anche sul fronte del welfare abitativo, prevedendo iniziative in grado di aiutare in modo pragmatico le persone che necessitano di un sostegno».
Obiettivo del provvedimento è sostenere nel proprio percorso di autonomia le donne che si rivolgono a centri specializzati, per sottrarsi a gravi situazioni di violenza domestica. «Un intervento che vogliamo diventi strutturale e per il quale lo scorso maggio abbiamo messo a disposizione ulteriori 1,5 milioni che ci consentiranno di scorrere la graduatoria delle domande e poter concedere altri immobili già entro la fine di quest’anno», aggiunge l’assessore Elena Lucchini. «Le donne in difficoltà – conclude l’assessore Romano La Russa – possono trovare nelle istituzioni un solido punto di riferimento per l’avvio di un percorso di protezione e rinascita personale e sociale».
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