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TERAMO – La situazione attuale dell’Ater è una delle più difficili e complicate da risolvere mai verificatesi sino ad ora.

L’Ater, non è in grado di affrontare le problematiche e attenzioni verso gli inquilini e assegnatari con regolari contratti di locazione, tanto meno l’incapacità di fare piccoli interventi manutentivi su tutti gli immobili della provincia di Teramo. Centinaia di palazzi su tutta la provincia a rischio staticità e non solo, balconi, cornicioni, grondaie in rovina, rischio per chi vi abita, causa caduta pezzi di cemento o altro. L’80% di immobili su un totale di 2600 alloggi sono da ristrutturare e che l’azienda non ha soldi necessari per far fronte a tali spese. Chi fa le spese di tutto ciò? sempre gli inquilini delle case popolari che sono ormai disperati e “sull’orlo di una crisi di nervi”. E’ assolutamente necessario tutelare i diritti degli inquilini che sono in regola con i pagamenti e con norme regolamentari e contrattuali. e non solo, ma anche proprietari che hanno acquistato negli anni precedenti alloggi Ater. Manca, al momento, purtroppo, un interlocutore politico all’interno di detta Azienda che potrebbe dare informazioni più certe e dettagliate. E’ ovvio che in linea di principio l’Ater deve dare informazioni sicure, corrette, coerenti e definitive per non lasciare i residenti in uno stato di forte insicurezza e la totale mancanza di interventi in tutti gli alloggi da ristrutturare e rispetto al futuro degli alloggi e quindi della vita delle loro famiglie. Se per motivi economici non può fare più manutenzione ed interventi di vario tipo come: bonus, eco bonus 110% o recupero dovuto a terremoto e che varie ditte di costruzione non sono stati forniti adeguatamente dall’amministrazione Ater circa i lavori del 110%, mettendo in difficoltà le stesse ditte a rischio disoccupazione dei propri dipendenti. L’Ater deve attivare gli uffici per affrontare tutte quelle situazioni amministrative e burocratiche risolvibili con il lavoro d’ufficio. Ci sono centinaia di famiglie che aspettano da troppo tempo lavori straordinari, solo una voltura di contratto, un subentro ad un coniuge o ad un genitore deceduto; gli inquilini e proprietari chiedono solo ciò che spetta loro di diritto aspettando anni ed anni per vederselo riconosciuto, quando va bene. Gli uffici sono inaccessibili al pubblico e, in pratica, non ricevono più i cittadini i telefoni interni non raggiungibili. I rapporti, di qualsiasi tipo, sono sempre basati su uno scambio reciproco, se ciò non avviene il rapporto salta, si scardina e non funziona più. Se l’Ater avesse offerto servizi, vigilato costantemente negli anni sugli abusi e tenuto con dignità la proprietà pubblica allora potrebbe oggi avanzare pretese, ma il dovere invece è preteso solamente dai cittadini che hanno paura di perdere la casa. Le inadempienze di chi ha permesso che tutto andasse allo sfascio non possono più essere pagate da chi vive nel patrimonio pubblico. Chiediamo al presidente Marsilio di nominare urgentemente un nuovo presidente e che si impegni pressantemente a convocare i sindacati degli inquilini per risolvere insieme tutte le problematiche inerenti i diritti degli inquiline Ater, lavorare per la legalità e trasparenza a favore dei cittadini – Segretario Provinciale Sicet Antonio Di Berardo



 

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