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Scopri quali sono vantaggi e tutele previste dal Decreto disabilità (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Vantaggi e tutele previste dal Decreto disabilità

Il 15 aprile 2024, il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto, noto come Decreto Disabilità, volto a semplificare il processo di accertamento dell’invalidità civile per le persone con disabilità in Italia.

Questo decreto apporta significative modifiche alla Legge 104/1992, che è la normativa principale per la protezione dei diritti delle persone con disabilità.

Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità, ha affermato che l’obiettivo è ridurre la frammentazione delle diverse prestazioni sanitarie.

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Sono state introdotte nuove direttive per la valutazione di base, la revisione, la valutazione multidimensionale e il Progetto di vita.

La nuova legge, intitolata “Definizione della condizione di disabilità, valutazione di base e altri aspetti”, entrerà in vigore il 30 giugno 2024, con alcune disposizioni attive dal 1° gennaio 2025.

Già dal 1° luglio 2024, si partirà con la definizione della nuova disabilità, che eliminerà temini come “portatore di handicap”.

Durante il 2025, verrà condotta una fase di sperimentazione per testare le nuove modalità di valutazione.

Vediamo nel dettaglio quali sono vantaggi e tutele previste dal Decreto disabilità.

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Vantaggi e tutele previste dal Decreto disabilità: le leggi modificate

In Italia, la Legge 104/92 è la normativa principale che tutela le persone con disabilità, garantendo il rispetto dei loro diritti fondamentali e fornendo vari sostegni.

Le principali leggi modificate dal Decreto Disabilità includono:

Nuova definizione di disabilità

La legge modifica la definizione di “condizione di disabilità” come una persistente compromissione fisica, mentale, intellettuale o neurosensoriale che, interagendo con varie barriere, può limitare la piena e effettiva partecipazione alla vita sociale alla pari degli altri.

Questa nuova definizione sostituisce il termine obsoleto di “persona handicappata” con “persona con disabilità”.

Vantaggi e tutele previste dal Decreto disabilità consistono anche nella sostituzione di parole come “handicap”, “persona handicappata”, “portatore di handicap”, “persona affetta da disabilità”, “disabile” e “diversamente abile” con “persona con disabilità”.

Cambiamenti nella valutazione di base della disabilità

L’articolo 3 della Legge 104 sta subendo modifiche importanti. L’assistenza per le persone con disabilità sarà determinata in base alle esigenze individuali, che possono variare da lievi a molto intense.

Se una o più compromissioni riducono l’autonomia personale in misura tale da richiedere un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nelle sfere individuale o relazionale, il supporto diventa prioritario nei programmi e nelle azioni dei servizi pubblici.

Nuova procedura di valutazione della disabilità

La valutazione di base, che si basa sulle classificazioni internazionali ICD e ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, stabilisce il livello di disabilità e consente l’accesso a vari benefici e supporti.

La procedura inizia con una richiesta telematica accompagnata da un certificato medico redatto dal medico di base. Se necessario, la Commissione medica locale può richiedere ulteriori visite o documenti.

Nuovo accertamento dell’invalidità

Per ridurre la frammentazione nell’accesso ai sostegni e semplificare le procedure burocratiche, la disabilità sarà accertata tramite una valutazione di base eseguita in un’unica visita da medici professionisti dell’INPS, con la supervisione di un medico specializzato in medicina generale.

Il decreto stabilisce che le procedure devono essere completate entro 90 giorni dal ricevimento del certificato medico da parte dell’INPS.  Questo termine scende a 15 giorni per chi ha patologie oncologiche o la diagnosi di SLA.

Vantaggi e tutele previste dal Decreto disabilità
Vantaggi e tutele previste dal Decreto disabilità. Nella foto: delle mani proteggono il simbolo di una persona in sedia a rotelle.

Nuova procedura per la domanda di invalidità

Dal 1° gennaio 2026, la procedura di accertamento sarà gestita dall’INPS. La persona disabile, un genitore o un responsabile invierà telematicamente il certificato medico introduttivo per attestare la condizione di disabilità.

Il risultato della valutazione di base sarà un certificato senza scadenza temporale, inserito nel fascicolo elettronico.

Se viene riconosciuta la disabilità, il certificato indicherà le necessità e l’intensità degli eventuali supporti richiesti, oltre ai casi eccezionali in cui è prevista una revisione del certificato e il relativo periodo di validità.

Accomodamento ragionevole

Il Decreto Disabilità introduce il concetto di accomodamento ragionevole, che a livello europeo è definito dall’articolo 5 della Direttiva 2000/78/CE. Questo principio serve a garantire la parità di trattamento delle persone con disabilità.

Secondo l’Art. 5-bis, quando le normative non assicurano alle persone disabili il pieno e tempestivo godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali, è necessario individuare misure e adattamenti ragionevoli, come stabilito dall’articolo 2 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (New York, 13 dicembre 2006).

Questi adattamenti devono essere necessari, appropriati e non comportare un onere sproporzionato o eccessivo.

Vantaggi e tutele previste dal Decreto disabilità: Progetto di vita e valutazione multidimensionale

Un punto chiave del Decreto Disabilità è il “Progetto di Vita”. Questo progetto include strumenti, risorse, interventi, servizi e adattamenti ragionevoli per promuovere l’inclusione e la partecipazione delle persone con disabilità in vari ambiti della vita.

La valutazione multidimensionale, condotta dalle unità valutative multidimensionali, analizza i problemi fisici, psicologici, funzionali e ambientali/relazionali di una persona.

Il progetto di vita comprende anche misure legislative per combattere povertà, emarginazione ed esclusione sociale, nonché sostegni per le famiglie e i caregiver.

L’articolo 24 del decreto descrive la “valutazione multidimensionale” come un processo interdisciplinare che valuta la natura e l’entità dei problemi di una persona.

Le unità valutative multidimensionali, composte da professionisti insieme alla persona disabile (o ai loro rappresentanti legali), conducono questa valutazione utilizzando l’approccio bio-psico-sociale, basato sulle linee guida dell’ICF e dell’ICD.

Livelli Essenziali di Prestazione (LEP)

Il decreto del 15 aprile approvato dal Consiglio dei Ministri implementa la Legge Delega sulla Disabilità, istituendo una Cabina di Regia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per definire i Livelli Essenziali di Prestazione (LEP) per le persone con disabilità.

La Cabina di Regia, composta da rappresentanti istituzionali e del terzo settore, ha il compito di:

  • Identificare le prestazioni essenziali per le persone con disabilità.
  • Proporre linee guida per i LEP, includendo il progetto individuale di vita come livello essenziale.
  • Coordinare l’integrazione dei LEP con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e assicurare la completa applicazione delle protezioni per le persone con disabilità.

Province pilota per la sperimentazione della Riforma della disabilità

Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste sono le nove province selezionate, in accordo con il Ministero della Salute e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per avviare la sperimentazione del nuovo sistema previsto dal decreto legislativo n. 62 del 2024 a partire dal 2025.

Questo sistema semplifica il processo di accertamento dell’invalidità civile e introduce il “Progetto di Vita”. L’annuncio è stato fatto il 24 maggio 2024 dal Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli.

FAQ sull’invalidità civile nel 2024

Chi viene riconosciuto invalido civile nel 2024?

Nel 2024, vengono riconosciute come invalide civili le persone che presentano condizioni di salute che soddisfano i criteri stabiliti dalla legge e dalle tabelle ministeriali. Queste condizioni possono variare da caso a caso e includono, ad esempio, disabilità fisiche o mentali gravi che limitano in modo significativo la capacità di svolgere le attività quotidiane.

Cosa sono le tabelle per l’invalidità civile?

Le tabelle per l’invalidità civile sono strumenti utilizzati per determinare il grado di invalidità di una persona in base a criteri  medici e legali. Queste tabelle contengono una serie di parametri e indicatori che vengono presi in considerazione per valutare la condizione di salute di un individuo e stabilire se questa giustifichi il riconoscimento dell’invalidità civile.

Come presentare domanda di invalidità civile nel 2024?

Per presentare la domanda per l’invalidità civile all’INPS hai a disposizione 2 alternative:

  • Puoi presentarla tu stesso attraverso il portale web dell’INPS, munito di identità digitale: SPID (Sistema Pubblico di Identità), CIE (Carta di identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
  • Puoi farti seguire da un’associazione di categoria, da un patronato sindacale o da un CAF.

In entrambi i casi, la domanda per l’invalidità civile va compilata esclusivamente per via telematica, dopo aver redatto il modello domanda invalidità civile INPS, inserendo il numero identificativo presente nel certificato del medico curante. Il sistema ti permette di stamparlo e ti propone delle date per la convocazione, tra le quali potrei scegliere quella a tuo piacimento. La prima visita deve essere fissata entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda. In caso di patologia oncologica o patologia tra quelle comprese nel decreto 2 agosto 2007, la visita deve ricadere entro 15 giorni dalla data di presentazione della domanda.

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