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Se in Italia tutto è fermo, non ci sono più incentivi, in Spagna il governo Sanchez stanzia altri 200 milioni, più 150 dal Pnrr,  per sostenere l’elettrificazione del Paese. Nuove risorse, all’interno del piano Moves III, per coprire la domanda prevista nei prossimi mesi.

Il ministro della transizione ecologica María Jesús Montero

La Spagna investe ancora “per evitare incertezze e la paralisi della mobilità elettrica”

La proroga della durata del programma e le nuove risorse sono spiegate dal Governo con una logica chiara: “Evitare incertezze e una paralisi dello sviluppo  della mobilità elettrica“. Tutt’altra musica rispetto all’Italia dove il governo Meloni ha bloccato il mercato per sei mesi – da dicembre a inizio giugno – con l’annuncio di generosi incentivi che hanno bloccato le vendite. Poi la fiammata che in meno di nove ore ha bruciato 200 milioni, una fetta considerevole pari al 40% prenotati dalla società, lasciando fuori tanti cittadini.

In Spagna non sono mancate le tensioni – con l’Italia è uno degli ultimi Paesi in Europa per l’elettrificazione della mobilità –  Recentemente il presidente dell’associazione spagnola di fabbricanti di automobili e camion (Anfac), Wayne Griffiths, aveva annunciato le proprie dimissioni in polemica con il governo per la mancanza di politiche per l’elettrificazione.

Wayne Griffiths, presidente di Seat-Cupra, la parte spagnola del Gruppo Volkswagen.

Il programma MOVES di Sanchez stanzia 2,5 miliardi  per la transizione  elettrica

Si è quindi passati dai 400 milioni iniziali fino 1 miliardo e 550 milionia causa del gran numero di richieste” ed è stata spostata in avanti la data di scadenza.

Ecco la nota del governo Sanchez: “Il Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica (MITECO) provvederà alla proroga fino alla fine dell’anno del programma MOVES III approvato dal Consiglio dei Ministri con un aumento dei fondi di 350 milioni per l’ acquisto di veicoli elettrici e installazione di punti di ricarica. Ora il programma MOVES III raggiunge i 1.550 milioni“.

Fondi per stazioni di ricarica, flotte aziendali elettriche e trasporto pesante a batteria

Ma non è finita qui. Il ministero annuncia anche 50 milioni per “una nuova linea di MOVES Fleets (MOVES Fleets Plus), che accelererà l’elettrificazione delle flotte aziendali“. I tecnici sottolineano che questa operazione permetterà “come abbiamo visto in altri paesi” che  “l’elettrificazione delle flotte aziendali, che rinnovano i loro veicoli più frequentemente, contribuiscono a generare, indirettamente, un mercato dell’usato che rende accessibili anche i veicoli elettrici nel resto della società”.

Attenzione: incentivi anche ai mezzi pesanti con altri 50 milioni. La somma di tutti gli interventi degli ultimi anni arriva a un dato interessante: “Il lancio di queste nuove linee, più quelle precedenti dell’ecosistema MOVES, rappresentano un totale di 2.550 milioni di euro per promuovere la mobilità elettrica in Spagna tra privati, aziende e settore pubblico, senza contare sui fondi del PERTE VEC a sostegno dell’automobile industria manifatturiera“.  I fondi interessano anche le stazioni di ricarica.

Solo 4.500 euro a veicolo, ma sicuri

Fondi totali buoni anche se gli incentivi sono meno generosi di quelli italiani, ma con qualche fondo in meno si sarebbe potuta soddisfare una domanda maggiore dei cittadini, con un contributo di 4.500 euro. Ma lasciano il rubinetto sempre aperto, in Italia resta chiuso.

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