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L’AQUILA . Luglio mese di pagamenti per l’Inps. Dalle pensioni alla Naspi, fino ad assegno unico, assegno di Inclusione ed ex bonus Renzi, sono già note le date di erogazione delle prestazioni dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. Per chi percepisce la pensione e rientra nei limiti reddituali è previsto l’arrivo, nel corso di questo mese, anche della quattordicesima, che verrà liquidata in via provvisoria, visto che l’effettivo diritto sarà poi verificato sulla base dei dati reddituali consolidati. Se i beneficiari hanno ancora in corso il recupero su pensione della quattordicesima erogata negli anni precedenti e risultata non dovuta, il debito residuo verrà recuperato, in tutto o in parte, con quella di quest’anno. Chi perfezionerà il requisito anagrafico entro fine 2024, o diventerà titolare di una pensione nei prossimi mesi, potrà ottenere il pagamento della quattordicesima entro il mese di dicembre.
LE TEMPISTICHE. L’Inps, come di consueto, procederà ai pagamenti mensili a favore dei beneficiari dell’assegno pensionistico seguendo un attento calendario che prenderà avvio con il pagamento delle pensioni per proseguire, poi, con l’assegno di inclusione o Adi, l’assegno unico e la Naspi e l’ex bonus Renzi. La pensione viene erogata a partire dal 1° luglio sia negli Uffici postali che in banca. Va ricordato che i cittadini over 75 possono richiedere la consegna a domicilio tramite i Carabinieri. Il ritiro negli sportelli postali avverrà, anche per questo mese, seguendo il calendario sulla base delle iniziali del proprio cognome. Ieri, lunedì 1° luglio, sono state pagate le pensioni ai cognomi che iniziano per A e B. Oggi tocca ai cognomi C – D, mentre domani sarà la volta dei cognomi E – K. Giovedì 4 luglio si procederà con L- O, mentre venerdì 5 luglio saranno erogate le pensioni ai titolari con cognomi P – R. Infine, S – Z saranno pagate sabato 6 luglio.
LA QUATTORDICESIMA. Con la rata di luglio l’Inps corrisponderà d’ufficio anche la somma aggiuntiva, ovvero la quattordicesima mensilità, a circa tre milioni di pensionati di tutte le gestioni che si trovano nelle condizioni previste dalla legge, tra cui il requisito reddituale. I beneficiari riceveranno una comunicazione dedicata che chiarisce che la prestazione è corrisposta in via provvisoria. L’effettivo diritto sarà, poi, verificato sulla scorta dei dati reddituali consolidati.
La comunicazione viene inviata attraverso i seguenti canali: modello OBIS/M, cedolino della pensione con nota informativa o messaggio sms, in presenza di contatti validi. Nel caso in cui i beneficiari abbiano ancora in corso il recupero su pensione della quattordicesima erogata negli anni precedenti e risultata non dovuta, il debito residuo verrà recuperato, in tutto o in parte, sulla quattordicesima del 2024.
Chi perfezionerà il requisito anagrafico entro il 31 dicembre o diventerà titolare di pensione nel corso del 2024 potrà ottenere il pagamento della quattordicesima d’ufficio, con la mensilità di dicembre, sempre a condizione di rientrare nei limiti reddituali. Chi non riceve la quattordicesima e ritiene di averne diritto può, in ogni caso, presentare domanda online tramite il servizio “Quattordicesima”. In alternativa, può rivolgersi a un patronato, che fornisce assistenza gratuita.
LIMITI DI REDDITO. L’Inps ha precisato, in un messaggio, i limiti di reddito validi per l’anno in corso e gli importi dovuti a seconda dei redditi e degli anni di contribuzione.
Per ottenere la quattordicesima la soglia sale fino a 16.067,86 euro grazie alla clausola di salvaguardia per chi ha almeno 25 anni di contributi versati. Il beneficio va dai 336 euro, per chi ha tra i 15 e i 18 anni di contributi e un reddito tra 1,5 e due volte il trattamento minimo, ai 655 euro per chi ha almeno 25 anni di contributi e un reddito inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo, che corrisponde a 11.823,90 euro. Occorre, inoltre, rispettare il requisito anagrafico minimo di 64 anni. Per la determinazione del reddito l’Inps si tiene conto solo del reddito individuale del titolare che è composto, oltre che dalla pensione stessa, dai redditi di qualsiasi altra natura.
Sono esclusi dal conteggio i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto e le competenze arretrate. Non rientrano nel calcolo, inoltre, le pensioni di guerra, le indennità per i ciechi parziali e l’indennità di comunicazione per i sordomuti. Con contributi versati fino a 15 anni, che salgono a 18 anni per i lavoratori autonomi, si ha diritto a 437 euro se si percepisce un reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo e a 336 euro se si ha un reddito tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo. Se si hanno tra i 15 e i 25 anni di contributi (tra 18 e 28 anni per gli autonomi) si ha diritto a 546 euro con un reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo e a 420 se il reddito oscilla tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo. Se si hanno più di 25 anni di contributi, che diventano 28 anni per i lavoratori autonomi, si ha diritto a 655 euro calcolando un reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo e a 504 euro se il reddito è compreso tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo.
ASSEGNO UNICO. Per il pagamento dell’assegno unico bisognerà attendere ancora qualche giorno. La prestazione, che viene erogata ai nuclei familiari con figli a carico, spetta sulla base dell’Isee e considerando l’età dei figli a carico.
In particolare, il sostegno economico viene assegnato alle famiglie che sono nelle seguenti condizioni: per ogni figlio minorenne a carico, per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza e per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che frequenti un corso di formazione scolastica o un corso di laurea, svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui, sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro, svolga il servizio civile universale. Infine, per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età. Il pagamento della prestazione avverrà il 17, il 18 e il 19 luglio. Per chi ha presentato domanda a luglio, i pagamenti saranno effettuati a fine mese.
ALTRE PRESTAZIONI. Non sono ancora note, invece, le date della Naspi e della Dis-Coll: le due indennità vengono erogate a sostegno di chi ha perso in modo involontario il proprio lavoro, con la cifra che viene calcolata in base al lavoro svolto nel periodo precedente alla disoccupazione.
La data di accredito per queste prestazioni non è mai certa, ma dovrebbe arrivare nel periodo compreso tra il 7 e il 14 luglio, pertanto quasi sicuramente entro la prima metà del mese. Per l’assegno di Inclusione (Adi) i pagamenti avverranno dal 15 luglio, per le domande accolte entro il 30 giugno 2024, mentre per i beneficiari precedenti, le ricariche sono disponibili dal 26 luglio. Altra misura attesa è l’ex Bonus Renzi: l’agevolazione spetta ai lavoratori dipendenti e parasubordinati con reddito annuo compreso tra 8.500 e 15 mila euro. L’importo è di 1.200 euro annui, suddivisa in rate mensili di circa 100 euro ed il pagamento viene fatto mensilmente, tranne per coloro che percepiscono la disoccupazione agricola, che lo avranno in un’unica soluzione a conguaglio. L’Inps ha fatto sapere che per gli accrediti di questo mese si dovrà aspettare lunedì 15 luglio.
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