Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


diFederico Nicoletti

Il bilancio dei liquidatori dopo sette anni: incassi del 30%, restano ancora 1,8 miliardi

Veneto Banca, i commissari liquidatori hanno recuperato 2,2 miliardi di euro. E di questi, 2 sono andati a ripagare il prestito, per oltre 3, concesso da Intesa. Arriva pochi giorni dopo il settimo anniversario della liquidazione delle ex popolari venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca), il 25 giugno del 2017, la sesta informativa annuale dei commissari liquidatori di Veneto Banca (Alessandro Leproux, Giuliana Scognamiglio e Giuseppe Vidau). Quattordici pagine attraverso cui si può tracciare, con i numeri del 2022 e anticipazioni sul 2023, un primo provvisorio bilancio di sette anni di liquidazione. Si era partiti (con regole che i commissari si erano trovate già scritte), a Montebelluna, con un patrimonio da liquidare, sulla carta, di quasi 6 miliardi: 5.980 milioni, tra 4,8 miliardi di crediti deteriorati e un altro miliardo di quote di partecipazioni in fondi e società proprie, messe all’asta.

I 6 miliardi

In sette anni qual è il bilancio su quei 6 miliardi? Si potrebbe dire, a spanne, recuperato per un terzo, visto che i commissari dichiarano incassi, a tutto il 2023, per 2.245 milioni (251 dalla cessione delle partecipazioni finanziarie, 209 da quella delle società proprie, 1.357 sui recuperi di crediti da Amco e 324 da quelli rimasti ai liquidatori), svalutato per un altro terzo, visto che i 4.848 miliardi di crediti deteriorati, poi trasferiti in gran parte ad Amco, la società del Tesoro che li deve recuperare, sono stati svalutati per 2,2 miliardi con le stime di rientro, e per un terzo ancora da recuperare, visto che la relazione dichiara un patrimonio residuo, a fine 2022, di 1,8 miliardi di euro, valutato secondo le stime di recupero. Cifra, quest’ultima, che pone la domanda di quanto tempo verrà concesso ancora ai liquidatori, tra necessità di massimizzare il recupero, dilatando i tempi, e di chiudere la partita, con quasi 13 mila istanze di creditori di essere ammessi alla procedura, che sette anni dopo attendono ancora la chiusura dello stato passivo, «di fatto conclusa», come scrivono i commissari.




















































I creditori

La questione riguarda poi anche chi tra i creditori potrà sperare di vedersi restituire qualcosa. I commissari, come per altro fatto fin dall’inizio, ripetono ancora che «tenuto conto delle passività derivanti dalla cessione a Isp (Intesa Sanpaolo, ndr)» e delle stime di recupero «non sono ravvisabili concrete prospettive di soddisfacimento dei creditori» diversi da Intesa e Stato. Quadro facilmente comprensibile con due dati: a fronte del patrimonio ancora da valorizzare per 1,8 miliardi (di cui 1,5 di crediti deteriorati) stanno passività per 5 miliardi (4.998 milioni), di cui 4.041 milioni di Intesa e dello Stato, che hanno precedenza sul pagamento rispetto ai creditori chirografi.

La liquidazione

A dominare il percorso della liquidazione sono due vincoli. Il primo è costituito dai 2,3 miliardi di euro di contributi che lo Stato ha versato nel momento della liquidazione per l’operazione di Intesa, tra capitale per sostenere le attività rilevate da Vento Banca ed oneri di ristrutturazione (come le uscite del personale), caricati come debito sulla liquidazione, che dovrebbe ripagarli con i recuperi. Il secondo vincolo è lo sbilancio di cessione che si crea tra le passività prese dalla banca e le attività cedute, che crea un debito della Veneto Banca in liquidazione verso Intesa per 3,2 miliardi. Risolto con un finanziamento di Intesa ai commissari per 3.197 milioni, tasso 1%, in scadenza nel 2022 e prorogato.

Il saldo

La legge di liquidazione prevede che sia la cifra che va pagata per prima, subito dopo i crediti prededucibili (e subito dopo viene l’altro finanziamento per 335 milioni, sempre da Intesa, servito a pagare i crediti in bonis a rischio restituiti alla liquidazione), anche prima dei crediti statali. Il prestito è coperto da una garanzia dello Stato, se i liquidatori non ce la facessero a restituirlo. Rischio da evitare. E quindi fin qui di fatto i recuperi (2 miliardi fino al 2022, 2,2 a fine 2023) sono andati alla restituzione del prestito di Intesa: 1.985,8 milioni, tra capitale e interessi, restituiti a fine 2022. Il saldo, in capitale, a fine 2023, è di 1.222,4 milioni. Se si aggiunge l’altro prestito di Intesa, pare plausibile pensare che difficilmente anche lo Stato potrà vedersi restituire cifre consistenti.

2 luglio 2024

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui