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18.50 – mercoledì 3 luglio 2024

In allegato una sintesi del question time discusso questo pomeriggio in aula. Al termine del question time e prima della chiusura dei lavori, il Consiglio provinciale ha provveduto alla designazione, su indicazione delle minoranze consiliari, di un componente del collegio sindacale di Cassa del Trentino spa. Con 23 votanti, 9 bianche e una scheda nulla è stato indicato Michele Somaini.

 

Question time in Consiglio provinciale

Proponiamo in allegato una sintesi del question time discusso questo pomeriggio in aula. Al termine del question time e prima della chiusura dei lavori, il Consiglio provinciale ha provveduto alla designazione, su indicazione delle minoranze consiliari, di un componente del collegio sindacale di Cassa del Trentino spa. Con 23 votanti, 9 bianche e una scheda nulla è stato indicato Michele Somaini.

 

Roberto Paccher (Lega) / Continuità assistenziale stagionale estiva sul territorio di Levico, quali le scelte?
Il consigliere della Lega ha trattato di come in estate nelle località turistiche trentine aumenti anche di molto il volume delle persone presenti sul territorio, aggiungendo carico su tutti i servizi base presenti per il cittadino incluso il servizio di continuità assistenziale stagionale. Ha sottolineato la pressione in questo senso soprattutto per la zona di Levico e ha interrogato la Giunta per sapere quali siano le scelte in merito alla dotazione di medici destinati al servizio di continuità assistenziale e al servizio dedicato ai turisti nelle stazioni turistiche per l’estate 2024, con particolare attenzione all’area del Comune di Levico, e se sia in programma l’aumento delle unità in servizio per il periodo estivo.
La risposta: L’assessore Mario Tonina ha comunicato che in riferimento alla medicina turistica nella stagione estiva 2024 Levico è stata inserita come zona nel bando pubblicato. Tuttavia nessun medico ha accettato l’incarico, ha detto, che si è proposto successivamente anche a una dottoressa che aveva rappresentato una disponibilità fuori graduatoria, ma purtroppo non ha accettato. Per quanto riguarda il potenziamento dell’attività oraria continuità assistenziale non si sono raccolte disponibilità tali da poter garantire un presidio su Levico, ha aggiunto, perciò la sede di Pergine garantisce la copertura per eventuali visite a domicilio o ambulatoriali per quanti gravitano su Levico.
La replica: Il consigliere Paccher ha chiesto uno sforzo pro futuro, consapevole che non sia imputabile alla Giunta, che si è attivata, se nessuno partecipa al bando. Ha chiesto di tenere alta l’attenzione e di prestare la massima attenzione al tema anche nei prossimi anni nel momento in cui le risorse umane, anche in virtù delle scelte dell’esecutivo con l’apertura della Facoltà di Medicina a Trento, fossero reperite. Per Levico l’aspetto è importante, ha sottolineato.

 

Walter Kaswalder (Patt) / Quando Magasa Valvestino e Pedemonte-Casotto torneranno al Trentino?
Il consigliere del Patt ha chiesto a che punto si trova l’iter per far tornare Magasa, Valvestino e Pedemonte-Casotto nei confini della Regione Trentino Alto Adige-Suedtirol.
La risposta: L’assessora Zanotelli ha ripercorso le tappe avvenute: le proposte di aggregazione dei tre Comuni avevano preso avvio con i referendum popolari del 2008 in cui popolazioni avevano espresso la volontà di aggregarsi alla Regione Trentino Alto Adige e in particolare alla Provincia autonoma di Trento. Risale al 2012 il parere positivo dei Consigli regionali coinvolti, di Veneto e Lombardia. La Regione Trentino Alto Adige nel 2012 ha approvato una mozione favorevole al distacco dei Comuni e all’accorpamento alla Regione. Nella mozione, ha aggiunto, la Regione chiede per la conclusione del percorso la conclusione di un’intesa tra lo Stato, la Provincia di Trento, la Provincia di Bolzano e la Regione Trentino Alto Adige. All’origine della richiesta di distacco ci sono ragioni storiche, ha ricordato: il territorio dei Comuni interessati ricadeva nel territorio dell’ex Impero Austroungarico e tra le due Guerre mondiali nella Provincia di Trento da cui i Comuni sono stati separati. Permangono per l’assessora ancora oggi elementi di forte legame con la Pat, che non hanno solo carattere storico-geografico tra cui l’adozione dei comuni come della Pat del sistema tavolare di pubblicità immobiliare o libro fondiario. Ancora, anche l’amministrazione della Giustizia fa capo per Magasa e Valvestino al Tribunale di Rovereto e del Giudice pace di Riva del Garda; Pedemonte vanta antiche radici Cimbre come rivelano i toponimi locali. Nel 2024, ha aggiunto, hanno avuto luogo alcuni momenti di confronto sul tema dell’accorpamento che hanno visto la partecipazione del ministro Calderoli, di assessori della Giunta provinciale e rappresentanti di Comuni e Regioni interessate. Nell’ambito degli incontri è stato affrontato anche il nodo infrastrutturale, di adeguati collegamenti con la provincia di Trento. Si condivide la rilevanza delle motivazioni che sostengono le richieste dei Comuni per l’accorpamento alla Provincia di Trento, ha detto Zanotelli, e si assicura il completo sostegno nell’iter che li conduca nel più breve tempo possibile nella Provincia autonoma di Trento. Ha concluso ricordando che è necessario proseguire nell’iter anche intensificando i confronti con lo Stato e le Regioni interessate per individuare il percorso più celere e corretto, considerando il tempo trascorso dal referendum del 2008 e dal 2012 e valutare se sia necessario rinnovare tali espressioni di volontà.
La replica: Kaswalder si è detto pienamente soddisfatto anche della ricostruzione dell’iter proposto dall’assessora e le ha chiesto di portare avanti le azioni favorevoli al raggruppamento dei tre Comuni alla Provincia di Trento.

 

Luca Guglielmi (Lista Fassa) – Quando verrà realizzato il Brt di Fiemme e Fassa?
Il consigliere di Fassa ha chiesto quali siano i tempi di realizzazione del Brt (Bus rapid transit) di Fiemme e Fassa anche in funzione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
La risposta: L’assessora Giulia Zanotelli ha detto che il Brt è pensato per dare risposta strutturale sulla mobilità sostenibile e migliorare la connessione con i territori con l’asta dell’Adige e Trento. Il nuovo sistema porterà un deciso miglioramento alla mobilità pubblica lungo le valli di Fiemme e Fassa grazie all’acquisto di nuovi e moderni bus e alla realizzazione di tutti gli interventi infrastrutturali previsti (corsie riservate, adeguamenti alla rete viaria, fermate di qualità, semafori intelligenti, info mobilità e parcheggi di interscambio). Per la sua articolazione, ha detto Zanotelli, il progetto è stato sempre concepito come un intervento a lungo termine che va oltre il 2026 e quindi con ricadute che andranno al di là delle Olimpiadi. In nessuno degli incontri ufficiali è stato mai dichiarato che il Brt fosse completo per le Olimpiadi, ha detto. Ha indicato che l’obiettivo fissato entro le Olimpiadi: la realizzazione delle due tratte di corsia dedicate a cavallo dei trampolini nell’area più strettamente interessata dall’evento. Sarà realizzata una terza corsia per gli autobus. Contestualmente, ha aggiunto, è prevista la realizzazione del parcheggio di interscambio Fiemme Est. Per i depositi di Trentino Trasporti per il periodo olimpico è prevista l’ultimazione di quello di Cavalese e l’ampliamento di quello di Penia. Il deposito di San Jean per olimpiadi sistemata area e stazione rifornimento ricarica elettrica e non sarà disponibile invece la struttura per il ricovero bus che sarà realizzata poi.
La replica: Il consigliere ha ringraziato per la risposta puntuale e per aver indicato il fatto che la struttura è sì in funzione delle Olimpiadi, ma soprattutto di un respiro per le valli di Fiemme e Fassa e che sconterà per quest’obiettivo tempi maggiori.

 

Eleonora Angeli (Lista Fugatti)
Personale extra-comparto, si mantiene la posizione economica?
La consigliera della Lista Fugatti ha chiesto se, alla luce dell’intesa con i sindacati, si prevede, nell’assestamento di intervenire per mantenere la posizione giuridico-economica anche al personale transitato da un ente extra-comparto non soggetti al contratto degli enti locali.
La risposta: L’assessore Mario Tonina ha detto che oggi è già disciplinato il regolamento per l’attuazione della modalità inter-enti della messa in disponibilità del personale in esubero nel caso di passaggio diretto tra amministrazioni. Il rapporto di lavoro continua senza interruzioni con l’amministrazione di destinazione nel rispetto della posizione giuridica ed economica del dipendente come acquisita nell’ente di proveniente. Il testo medesimo normativo, ha ricordato, rinvia alla contrattazione collettiva e in particolare all’articolo 98 per l’individuazione dei criteri di inquadramento: il personale è trasferito per passaggio diretto su posizione professionale corrispondente. Per l’inquadramento di tale personale viene effettuato un raffronto tra la declaratoria della qualifica di inquadramento dell’amministrazione di provenienza e quella di arrivo. La richiesta formulata, oggetto di trattazione al tavolo contrattuale, potrà essere valutata nell’ambito del tavolo sul nuovo ordinamento professionale anche in relazione alla progressiva equiparazione dei diversi profili professionali prevista dal protocollo di intesa recentemente firmato il 24 giugno 2024.
La replica: La consigliera ha ringraziato l’assessore per aver letto una risposta non di sua competenza, parlato di una questione sul tavolo di competenza politica e tecnica da più di un anno e dichiarato che il problema non è risolto. Si è dispiaciuta nel dire che la risposta data non è chiara; si capisce che verrà probabilmente valutata la possibilità di parlarne al tavolo. Ha invitato a farlo perché altrimenti le persone coinvolte si muoveranno diversamente.

 

Paola Demagri (Casa Autonomia) / L’avanzo del Consiglio verrà destinato a scopi sociali?
La consigliera di Casa Autonomia ha chiesto al Presidente del Consiglio se abbia intenzione di dare seguito all’indirizzo di utilizzo dei 2 milioni di euro di avanzo di amministrazione, che verranno restituiti alla Giunta, destinandoli a scopi sociali.
La risposta: L’assessore Mario Tonina ha detto che nel pieno corretto dei corretti rapporti istituzionali tra l’organo di governo e quello legislativo della Provincia, la Giunta conferma che intende dare pienamente attuazione agli indirizzi di utilizzo delle risorse resesi disponibili. A tal fine la Giunta intende procedere con un emendamento al ddl di approvazione dell’assestamento del bilancio 2024 della Provincia, riducendo i 2 milioni dal bilancio del Consiglio e a usare le risorse per le politiche a cui le medesime vanno destinate secondo gli indirizzi dell’Ufficio di presidenza del Consiglio provinciale. Tonina ha confermato che, a seguito della delibera dell’Ufficio di presidenza, saranno garantite e rispettate le attenzioni che sono state ricordate, con particolare attenzione ai Bes e agli interventi sulla legge del “Dopo di noi”. Rispetto del presidente e dell’Ufficio di presidenza per le indicazioni date, ha concluso.
La replica: La consigliera Demagri ha ringraziato per la risposta precisa: ha detto di credere che sia una modalità per far conoscere a tutti le competenze e gli indirizzi che l’Ufficio di presidenza può dare. Si è preso atto in questa circostanza che il lavoro che viene rappresentato nell’Up ha un’evoluzione.

 

Filippo Degasperi (Onda) / Disabile per un errore, quali i tempi del risarcimento?
Il consigliere di Onda ha sollevato il caso di una persona con gravi disabilità causate da un intervento sanitario intempestivo che sta aspettando l’erogazione del risarcimento e una soluzione abitativa. Per questo ha chiesto alla Giunta quali siano i tempi per dare una risposta a questa persona.
La risposta: L’assessore Simone Marchiori ha detto che la situazione della persona è nota e con gli uffici competenti si sta cercando di trovare una soluzione che soddisfi le esigenze del nucleo familiare. Ha detto di essersi impegnato anche in prima persona come assessore competente. La Comunità di valle è già stata coinvolta dalla famiglia nel 2023, ha ricordato ripercorrendo le tappe della vicenda, per l’esigenza abitativa e aveva rappresentato l’esigenza di un alloggio senza barriere di dimensioni medio grandi a Itea. Itea ha riscontrato l’impossibilità di trovare una soluzione adeguata vicina alla sede di residenza della famiglia, ha aggiunto, e aveva identificato 3 alloggi in aree il più vicino possibile che avrebbero comunque potuto rappresentare una risposta ai bisogni della famiglia ma che non hanno trovato però riscontro positivo. La famiglia ha presentato inoltre domanda alla Comunità di accesso alla graduatoria edilizia residenziale pubblica, gli esiti si sapranno nei prossimi giorni. Nonostante le difficoltà, ha proseguito, si è continuato a lavorare per trovare risposte anche per cercare di riscontrare risposte alle esigenze della famiglia. Si è trovato un appartamento a Trento che richiede solo lo sbarrieramento di un bagno, ci si augura che la soluzione possa essere confacente alle esigenze della famiglia.
La replica: Il consigliere Degasperi ha espresso parziale soddisfazione lamentando di non aver ricevuto risposta sulla domanda sul risarcimento. Sull’emergenza abitativa ha detto che si direbbe che la Pat è al disastro: è inconcepibile che dopo anni ancora non ci sia una risposta. Comprate l’appartamento e assegnatelo alla famiglia, ha esortato il consigliere, se la famiglia è ridotta così è per colpa di errori del sistema sanitario provinciale, non del destino. No a giochetti, ha proseguito: non si facciano vedere appartamenti a famiglia che si sa già che non vanno bene.

 

Chiara Maule (Campobase) / Tempi di realizzazione della rotatoria al bivio sud dell’abitato di Vezzano
La consigliera di Campobase ha interrogato l’esecutivo per sapere quando e se inizieranno i lavori di realizzazione della rotatoria lungo la Ss 45bis per l’accesso a Vezzano Sud. Ha ricordato che l’opera è stata inserita con deliberazione 2190 del 2022 nel Documento di programmazione degli interventi del Dipartimento infrastrutture per euro 1,5 milioni di euro. Dell’opera, finanziata per gli anni 2023-2026, ha detto che non si ha notizia ad oggi.
La risposta: L’assessore Mario Tonina ha confermato la propria attenzione di pendolare da 40 anni per quel tratto di strada. Sul tratto e in modo particolare su Vezzano ha ricordato di aver presentato da consigliere interrogazioni e ha indicato che le risorse sono state trovate nella scorsa legislatura. La realizzazione della rotatoria, ha proseguito l’assessore, è riconosciuta come un intervento fondamentale e l’amministrazione provinciale è consapevole dell’importanza del progetto; si è impegnata per mettere a disposizione i fondi necessari per la realizzazione dell’infrastruttura. Sono stati compiuti significativi passi avanti nella progettazione opera, ha aggiunto, completati gli studi preliminari, si sta procedendo con lo studio di fattibilità tecnico-economica che sarà completato entro agosto per poi sottoporlo alla conferenza dei servizi. L’avvio dei lavori si pensa di poterlo garantire per il secondo semestre 2025.
La replica: La consigliera ha ringraziato per la risposta: fa piacere che sia una preoccupazione condivisa, ha detto, sia sulla strada sia sul tempo per la risoluzione. Se i tempi sono quelli prospettati ha detto di intravedere un pezzo di soluzione al problema.

 

Lucia Maestri (Pd) / Interventi per rendere trasparente la gestione    del Fondo per lo sviluppo per l’economia trentina da parte di Trentino Sviluppo Spa e per razionalizzare le dodici società da lei controllate
La consigliera dem ha ripreso la relazione sul “Giudizio di parificazione del rendiconto della provincia per l’esercizio finanziario 2023” tenuta il 27 giugno 2024 dalla Corte dei Conti e ricordato che questa mette in evidenza uno stato di grave criticità circa la gestione del Fondo per lo sviluppo per l’Economia Trentina previsto dalla legge 6 del 1999 e gestito da Trentino Sviluppo, individuando “elementi distintivi di una gestione fuori bilancio”. Ha quindi chiesto quali siano le azioni che la Giunta intende mettere in campo per rendere trasparente la gestione del Fondo e se siano previste azioni di razionalizzazione delle 12 società controllate da Trentino Sviluppo Spa.
La risposta: L’assessore Achille Spinelli ha premesso che il Fondo viene gestito in modo trasparente secondo le modalità stabilite in una Convenzione quadro firmata tra la società e la Provincia e che le modalità per la gestione dei beni e delle attività da parte di Trentino Sviluppo siano regolati dagli indirizzi che vengono approvati dalla Giunta provinciale sentita la competente Commissione consiliare permanente. Al bilancio d’esercizio di Trentino Sviluppo, ha proseguito, sono allegati i bilanci delle diverse sezioni del Fondo redatti in una logica di competenza economica secondo un’impostazione civilistica. La contabilità del Fondo è tenuta separatamente da quella della società con il sistema della partita doppia con la specifica che in caso di acquisizione di beni ammortizzabili questi ultimi sono registrati a libro cespiti del fondo. La stessa società è tenuta inoltre a produrre entro il 28 febbraio di ogni anno rendiconti della gestione redatti per cassa delle diverse sezioni del fondo, con l’evidenza quindi delle entrate incassate e delle spese pagate, la cui funzione è prioritariamente quella evidenziare l’inerenza delle spese sostenute rispetto alle attività ricomprese nei Piani. Innanzitutto, ha chiarito l’assessore, i rendiconti di cassa non sono assunti a riferimento per la determinazione dell’importo da iscrivere nello stato patrimoniale della Provincia alla voce immobilizzazioni finanziarie crediti verso controllate. Quest’ultima infatti è determinata dal Patrimonio netto risultante dal bilancio del fondo, nettizzato delle somme impegnate dalla Provincia sugli esercizi futuri. A sua volta il patrimonio netto del fondo si compone del capitale del fondo nelle sue diverse voci, nettizzato dei disavanzi di gestione. In tal modo la variazione del valore del fondo è assorbita nel rendiconto della Provincia annualmente in relazione all’andamento della gestione del fondo stesso. Nello specifico, ha aggiunto Spinelli, il patrimonio netto del fondo, tenuto conto delle poste positive e negative, ammontava nel 2020 a 667,7 milioni e nel 2021 a 669,4 milioni con una differenza positiva di 1,7 milioni. In sintesi nel bilancio della Provincia la valutazione del fondo gestito da Trentino sviluppo avviene alla stregua di fondi immobiliari/mobiliari valorizzandolo al valore al 31 dicembre comunicato dal gestore mentre la composizione del fondo è ricavabile dai prospetti di bilancio delle diverse sezioni, allegati al bilancio d’esercizio di Trentino sviluppo. In relazione ai rendiconti di Trentino sviluppo delle diverse sezioni del Fondo si rappresenta come già oggi la società di revisione della Trentino Sviluppo campioni ogni anno 500 operazioni del fondo e le analizzi in relazione al rispetto della normativa vigente e delle procedure interne. Ancora: alla luce delle osservazioni formulate dalla Corte dei Conti è intenzione della Provincia adeguare la convenzione sottoscritta con la società per la gestione del fondo per rivedere le modalità di rendicontazione e prevedere ulteriori forme di verifica da parte della società di revisione e del collegio sindacale sui prospetti di bilancio delle diverse sezioni del fondo già dall’esercizio 2024. Con riferimento all’approvazione dei rendiconti di cassa relativi agli anni 2019-2023, già pianificata per luglio 2024 nel rispetto dei tempi massimi dei 5 anni per le eventuali contestazioni da recuperarsi eventualmente sulle commissioni future, le attività di verifica sono in corso e prossime alla conclusione. Al riguardo Spinelli ha segnalato l’approvazione di modalità di effettuazione del controllo sulla spesa attinente il personale addebitato al fondo. Ha rappresentato come gli oneri di gestione del fondo derivino dalla composizione dello stesso che per le sezioni marketing territoriale e servizi generano oneri gestionali che inevitabilmente erodono il fondo. Solo in minima parte incidono le perdite delle società controllate il cui andamento e costantemente monitorato da Trentino Sviluppo. Nel dettaglio dei risultati delle partecipate, ha evidenziato poi che il periodo di osservazione (considerando il 2020-2023) è pesantemente influenzato dagli effetti della pandemia da Covid-19 che ha portato un rallentamento generale dell’economia ed ha condizionato conseguentemente anche risultati delle aziende partecipate da Trentino Sviluppo. II valore nominale delle azioni\quote detenute in 37 partecipazioni ammonta al 31 dicembre 2023 a 85 milioni 202.382 euro. A riguardo ha osservato poi che Trentino Sviluppo pubblica la situazione, al 31/12 di ogni anno, i dati relativi al proprio portafoglio partecipate nella sezione trasparenza del proprio sito istituzionale, riferisce i dati del valore nominale delle stesse partecipazioni e la movimentazione fra l’01/01 e il 31/12 di ogni esercizio sulla piattaforma Sireco. Ancora: invia in Provincia un prospetto completo sulla performance delle proprie partecipate e invia sempre in Provincia entro il 28/02 di ogni esercizio il rendiconto dell’attività istruttoria eventualmente condotta anche per gli interventi nel capitale. Sempre l’assessore ha evidenziato quindi che il comparto che soffre maggiormente è quello delle startup che risulta essere anche quello meno significativo da un punto di vista dell’investimento sostenuto. L’investimento complessivo ad oggi sostenuto e relativo alle partecipazioni questione ancora nel portafoglio al 31/12/2023 è pari a 558 684,36 euro che risulta essere il potenziale rischio massimo di perdita nel caso di default delle aziende. Rispetto alle exit fatte registrare nel comparto startup nel periodo 2020-2023 si evidenzia, ha detto, un importo totale di vendita pari ad euro 257.312,09, con un rendimento media del 5%.
Da ultimo, per quanto riguarda la razionalizzazione delle società controllate da Trentino Sviluppo, ha affermato Spinelli, quest’ultima, predispone annualmente un report di dettaglio ai sensi dell’art. 24 bis, comma 2, legge provinciale 27 dicembre 2010. n 27 sulle partecipazioni detenute. “La Provincia tiene conto dei contenuti delle comunicazioni nei programmi di razionalizzazione societaria previsti dall’articolo 18, commi 3 bis e 3 bis 1, della legge provinciale n. 1 del 2005, e dispone le misure di conservazione o riassetto di queste partecipazioni”. Rispetto all’insieme di questi dati, la Giunta provinciale adotta in conseguenza un provvedimento articolato che è stato aggiornato con delibera 2019 del 20/10/2023.
La replica: La consigliera ha detto di non avercela con l’assessore, è la Corte dei Conti che mette sotto la luce competenze che gli appartengono. Qualcosa che non andava c’era, evidentemente, ha detto, perché il giorno dopo la relazione della CdC la Giunta ha deliberato la revisione della gestione del Fondo introducendo una normativa diversa. La consigliera si è comunque detta soddisfatta della produzione dei dati proposti e ha detto di pensare che lo sarà anche la CdC.

 

Michele Malfer (Campobase) / Fondi per lo sport: la Giunta ha davvero intenzione di ripristinarli?
Il consigliere di Campobase ha ricordato la preoccupazione nata tra le società sportive in seguito alla decisione (presa con la delibera di Giunta 2420 di dicembre 2023) di ridurre le risorse finanziarie da destinare allo sport per il sostegno all’attività dilettantistica e per le manifestazioni sportive e alla riduzione drastica, a fine marzo 2024, del finanziamento anche alle società sportive di vertice. Ha quindi chiesto alla Giunta se è intenzione dell’amministrazione provinciale ripristinare il budget tagliato alle società sportive, eventualmente integrato da fondi per la copertura dei costi derivanti dalla Riforma dello sport.
La risposta: La vicepresidente Francesca Gerosa ha ringraziato per la domanda che ha detto le consente di chiudere una polemica nata anche in modo sterile a mezzo stampa nei giorni di Pasqua. Allora, ha dichiarato, furono dati segnali positivi per tranquillizzare il mondo delle società sportive: ha quindi annunciato di aver fatto ciò che aveva detto allora. Ha citato l’approvazione del bilancio tecnico dell’8 agosto 2023 che prevedeva risorse da attivare alle attività che non potevano essere risposta a tutte le necessità del mondo dello sport. Si è provveduto quindi, ha raccontato, a ripartire le risorse disponibili con gli strumenti previsti dalla legge 4, ma l’assegnazione non è stata drasticamente ridotta, si trattava di una sorta di acconto dato riservandosi poi di verificare le necessità reali. In linea con quanto esplicitato, ha aggiunto, con le strutture si è avviato un percorso per capire le necessità per adeguare lo stanziamento nel primo momento utile, quello dell’assestamento. Ha dato riscontro positivo: le risorse che servivano sono state trovate, si è avuto modo di incontrare le società di vertice il 12 giugno per affrontare le necessità delle risorse mancanti. Poi tutto ciò è stato affrontato in sede di Giunta con l’assestamento in attesa del passaggio Consiliare. In seguito all’approvazione, ha dichiarato, ci saranno i provvedimenti attuativi. La vicepresidente ha ribadito la concreta e fattiva volontà della Giunta di garantire sostegno allo sport trentino, agonistico e non, un ambito importante per tutta la società.
La replica: Il consigliere Malfer ha espresso soddisfazione come ha detto di sperare siano anche i dirigenti delle società sportive che erano spaventati per l’argomento. Una soddisfazione perché si tratta di un ambito fondamentale per lo sviluppo del Trentino.

 

Stefania Segnana (Lega) / Trasporto pubblico per disabili anche verso le località più periferiche del Comune di Trento
La consigliera della Lega ha parlato del progetto “Viaggia libero” e ricordato che sul servizio urbano di Trento segnalazioni vogliono che solo il 51% delle fermate (309 su 609) sia idoneo all’utilizzo da parte di utenti con disabilità su carrozzina. Ha aggiunto che risulta che esistano delle linee prive di tale servizio, quelle svolte in sub-concessione da autonoleggiatore privato o dal servizio extraurbano, ovvero le linee C-CM-G-M-P, in servizio nelle periferie più decentrate e la navetta parcheggi (N). Ha quindi chiesto alla Giunta perché il contratto di sub-concessione di Trento per le linee C-CM-G-M-N-P non abbia previsto un servizio fruibile anche da persone portatrici di disabilità e se sia possibile intervenire per rendere accessibile anche ai disabili il servizio offerto verso le località più periferiche del Comune di Trento.
La risposta: Gottardi ha detto che il servizio non è in capo alla Provincia, ma in questo caso che la competenza è del Comune di Trento al quale sono state chieste informazioni rispetto al contratto autorizzato. Si rappresenta, ha continuato, il fatto che il servizio di trasporto urbano è svolto da Trentino Trasporti e che prevede un affidamento a terzi qualora manchino i mezzi necessari. Il disciplinare in essere, ha riportato inoltre, in riferimento all’affidamento a terzi non impone che i mezzi siano sbarrierati.
La replica: La consigliera Segnana ha rilevato la competenza del Comune di Trento e non della Provincia e si è riservata di chiedere al gruppo consiliare comunale della Lega di riproporre l’interrogazione chiedendo come mai non sia incluso nel disciplinare la condizione che i mezzi possano far salire persone con disabilità di tipo motorio.

 

Vanessa Masé (La Civica) / Sanitari aggrediti, quando il supporto psicologico?
La consigliera della Civica ha chiesto alla Giunta se abbia intenzione di attivare un protocollo che permetta un supporto psicologico al personale sanitario vittima di aggressioni da parte di un paziente o dei suoi familiari.
La risposta: L’assessore Mario Tonina ha detto che l’Unità psicologica risponde già alle richieste delle persone oggetto di aggressioni, offrendo una presa in carico tempestiva. Di più: nel caso in cui si verifichi un intervento traumatico l’Unità dispone di intervento specialistico di secondo livello e la presa in carico avviene conformemente alle linee guida, secondo una procedura estesa anche ai cittadini, non solo agli operatori sanitari.
La replica: La consigliera ha ringraziato per la risposta obiettando però che la richiesta deve provenire dalla persona interessata, mentre nei casi delle strutture ospedaliere, trattandosi di dipendenti dell’azienda sanitaria, la richiesta di intervento, innegabilmente puntuale e preciso, forse potrebbe non dover partire dal soggetto.

 

Claudio Cia (Gruppo Misto) / Direttore assistenziale dell’Apss, a che punto siamo?
Il consigliere del Misto ha chiesto alla Giunta a che punto siano gli atti deliberativi per l’attuazione alla legge che ha introdotto la figura del direttore assistenziale nel Consiglio di direzione di Apss.
La risposta: L’assessore Mario Tonina ha dichiarato che l’attuale direttore per l’integrazione socio-sanitaria è stato nominato con deliberazione del 29 aprile 2022 e il relativo incarico prevede una durata dal 1° maggio 2022 al 27 aprile 2027. In attuazione di quanto previsto dall’art. 29 della l.p. 16/2010 che prevede che il direttore sanitario, il direttore amministrativo e il direttore assistenziale siano nominati dal direttore generale, nel rispetto dei principi di trasparenza, attingendo agli elenchi provinciali degli idonei, costituiti dalla Provincia previo avviso pubblico di selezione, secondo modalità e criteri definiti dalla Giunta provinciale, entro il 2024 sarà emesso il relativo avviso volto all’aggiornamento dei medesimi elenchi.
La replica: Il consigliere ha ringraziato l’assessore per aver fugato ogni dubbio.

 

Antonella Brunet (Lista Fugatti) / Discarica di Imer, a che punto è il ripristino?
La consigliera della Lista Fugatti ha chiesto quale sia lo stato di avanzamento degli interventi di sistemazione paesaggistica e riqualificazione della ex discarica di Imer.
La risposta: L’assessora Giulia Zanotelli ha chiarito che la discarica era stata riaperta tra il 2021 e il 2022 e poi richiusa. Si era proceduto con delle opere per la rinaturalizzazione dell’area con la realizzazione di una serie di interventi, dapprima la copertura con materiali e quindi la semina del manto erboso. Nell’agosto 2023 sono stati piantati alberi ad alto fusto e diverse decine di piante. Da segnalare che nonostante gli interventi l’innerbimento appare ad oggi migliorabile e si provvederà ad una nuova operazione di concimazione ed idrosemina.
La replica: Brunet ha confermato che la situazione possa e debba essere migliorata.

 

Michela Calzà (Pd) / Perché non si è chiesto il parere del Comitato pesca
La consigliera Pd ha chiesto all’esecutivo perché non è stato chiesto il parere del Servizio sviluppo sostenibile e aree protette e del Comitato provinciale della pesca, enti tenuti a esprimere valutazioni tecniche, sulla parte del Sesto aggiornamento del Piano degli interventi di sistemazione idraulica-forestale che riguarda l’habitat dell’ittiofauna.
La risposta: L’assessora Giulia Zanotelli ha chiarito che la Giunta nell’aprile 2023 aveva deliberato il sesto aggiornamento del piano degli interventi per i bacini montani a seguito del quale sono state concordate con i soggetti interessati le esigenze e le proposte sono state valutate dai servizi. Le associazioni sono state tutte informate sia verbalmente sia per riscritto con note a firma dei due assessori di merito. Il parere del servizio sviluppo sostenibile viene richiesto immancabilmente qualora le proposte coinvolgano aree soggette a particolari regimi di protezione e l’espressione di parere del comitato provinciale della pesca non è previsto per tutte le casistiche.
La replica: Calzà ha convenuto che la programmazione di investimento per i ripristino degli alvei richiamata dall’assessora sia un passo importante, però ha osservato che nell’affrontare interventi in aree protette sarebbe importante pensare alla salvaguardia generale del fiume e dunque ha definito grave che non siano stati coinvolti tutti i servizi destinati a lavorare sugli alvei Ha inoltre aggiunto che altri enti che potrebbero portare un importante contributo si occupano di dialogare con le associazioni, come le Reti riserve e parchi fluviali.

 

Francesca Parolari (Pd) / Aborto farmacologico, perché sono stati prolungati i tempi?
La consigliera Pd ha chiesto alla Giunta quali sono le ragioni per le quali negli ospedali trentini i tempi per l’interruzione di gravidanza farmacologica sono stati prolungati.
La risposta: L’assessore Mario Tonina ha premesso che la Provincia ha recepito quanto proposto dal Ministero in base a forti evidenze scientifiche a favore della procedura farmacologica per l’interruzione di gravidanza, tanto che se il dato nazionale di donne che si sono affidate all’interruzione di gravidanza farmacologica nel 2021 è stato del 45,3%, quello provinciale è del 71,5%, molto superiore alla media nazionale. Ciò è stato reso possibile dal rigoroso impegno dei Consultori e dalle Unità Operative di Ginecologia e Ostetricia dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. In modo significativo emerge che più di 8 donne su dieci si rivolgono alla rete consultoriale. L’Apss, ha aggiunto, garantisce i tempi di attesa che globalmente sono in linea con quanto raccomandato dall’Istituto sanitario nazionale: non risultano ritardi nella presa in carico presso le UU.OO. di Ginecologia e Ostetricia dell’APSS, nessuna donna ha dovuto accedere alla procedura chirurgica per scadenza dei termini e non risultano pervenute criticità da parte delle pazienti.
La replica: La consigliera ha ringraziato per la risposta, dichiarando tuttavia che le informazioni raccolte non coincidono con quelle fornite dall’assessore. Da tempo i termini sono protratti al limite con il rischio che vengano superati e la procedura si sta allungando.

 

Mariachiara Franzoia (Pd) / Protocollo di finanza locale, come verrà coinvolto il Cal?
La consigliera del Pd ha chiesto alla Giunta i tempi, i modi e il quadro programmatico di risorse con i quali intende coinvolgere il Consiglio delle autonomie locali nelle fasi istruttorie del Protocollo di finanza locale perché i Comuni possano avere certezza delle risorse per programmare le loro attività.
La risposta: L’assessora Giulia Zanotelli ha dichiarato che proprio stamane ha presentato i contenuti del protocollo al Cal, anticipando che si sta facendo anche una mappatura sui segretari comunali, altro tema critico per molte amministrazioni. Nelle prossime ore si attiveranno i consueti confronti sul protocollo e l’intenzione è di approfondire le tematiche e l’impegno di mantenere un dialogo costruttivo e di prospettiva con i Comuni.
La replica: La consigliera ha raccomandato il dialogo costante con i Comuni e l’attenzione alle tempistiche di discussione, con attenzione ad un quadro programmatorio almeno triennale.

 

Daniele Biada (FdI) / Il Parco dello Stelvio, selezionato solo personale maggiorenne per la mobilità sostenibile per l’estate?
Il consigliere di Fratelli d’Italia ha interrogato la Giunta per sapere se sia vero che il Parco nazionale dello Stelvio abbia selezionato personale per il servizio di mobilità sostenibile per la stagione estiva 2024 rivolgendo l’offerta solamente a maggiorenni. In caso di risposta affermativa ha chiesto quale sia la motivazione della scelta.
La risposta: L’assessora Zanotelli ha premesso che il servizio di mobilità sostenibile per le aree di sosta e informazioni al pubblico è un’attività molto apprezzata. Con delibera del 2020 e successive modifiche sono stati stabiliti i criteri per l’assunzione di personale operaio, facendo rinvio alle singole strutture per le procedure: tra i requisti è prevista l’età non inferiore ai 18 anni in corrispondenza alle prestazioni richieste (tra cui patente di guida), un criterio che vale anche per il personale della Provincia. Sulla base di questi criteri è stata approvata la procedura per la selezione del personale oggetto dell’interrogazione che viene assunto con contratto di diritto privato. Detto questo si valuterà la percorribilità di eventuale specifica normativa per rimodulare i criteri per particolari mansioni, coinvolgendo anche i minorenni.
La replica: Il consigliere ha apprezzato la risposta solo in parte: dovremmo indirizzare i giovani al lavoro e coinvolgere anche i ragazzi dai 16 ai 18 anni.

 

Maria Bosin (Patt) / Si vuole istituire un fondo di garanzia a tutela dei proprietari di immobili locati?
La consigliera del Partito autonomista ha ricordato che in Trentino sta diventando una vera e propria emergenza la crescente difficoltà nel reperire alloggi in affitto per la residenza continuativa, soprattutto a causa della maggiore redditività delle locazioni a carattere turistico e transitorio. Ha posto l’attenzione anche sugli alloggi mantenuti completamente liberi dai proprietari per il timore di non riuscire a rientrarne nella disponibilità e chiesto alla Giunta se sia confermata la volontà di istituire un fondo di garanzia a tutela dei proprietari di immobili.
La risposta: L’assessore Simone Marchiori ha riferito che l’accesso all’alloggio è una priorità per la politica anche con riferimento al mercato che riserva scarse tutele ai proprietari. Di tale situazione ha detto di essere consapevole, confermando l’impegno ad individuare incentivi per incrementare l’immissione sul libero mercato di alloggi privati e stimolando gli affitti residenziali anche con l’attivazione di un fondo di garanzia.
La replica: Soddisfatta della risposta, la consigliera si è resa disponibile a mettere a parte l’assessore di un progetto elaborato per rispondere a questa esigenza: è un tema cruciale, ha detto, che va seriamente attenzionato.

 

Lucia Coppola (Verdi e Sinistra) / Aspetti problematici riguardanti la ciclovia del Garda sulla sponda trentina
La consigliera di Verdi e Sinistra ha chiesto all’esecutivo se sia consapevole che costruendo la Ciclovia del Garda il Trentino corre il rischio di intaccare le bellezze naturali del Lago di Garda, deturpare il paesaggio, spendere imponenti somme di denaro pubblico e non portare a termine l’opera che resterebbe monca dato che, per quanto riguarda la parte lombarda, è ormai appurato che la costruzione a sbalzo sia ritenuta impossibile.
La risposta: In una lunga e articolata risposta l’assessore Mario Tonina ha comunicato che la variante ai lavori relativi all’opera denominata “Ciclovia del Garda”, si è resa necessaria principalmente a causa dell’imprevedibile movimento di un imponente diedro di roccia nella zona centrale della galleria. Alla luce di questo evento, in via precauzionale, si è apportata una modifica progettuale al fine di evitare altri fenomeni di questo tipo. La variante prevede un importo lavori pari a oltre 987.000 euro oltre alla messa in sicurezza dell’ammasso roccioso, l’ottimizzazione di alcune barriere paramassi e l’impermeabilizzazione della calotta dell’esistente Galleria Panda, che presenta evidenti infiltrazioni d’acqua. L’importo di euro 1.345.000,00 è riferito all’importo complessivo dell’opera. Il tratto di Ciclovia dalla spiaggia dello Sperone al Porto Ponale, ha aggiunto, non prevede la tipologia a sbalzo, in quanto in questo tratto il rischio non lo ammetterebbe. Il tracciato prevede invece il recupero dei relitti stradali e la realizzazione di gallerie artificiali nella completa salvaguardia della Galleria Orione. Non si hanno ad oggi notizie sul fatto che sulla parte lombarda l’opera non verrà realizzata. Dalla lettura del PFTE dell’intero anello, che ha avuto il parere positivo del Tavolo Tecnico presso il MIMS si evince, così come per il Trentino anche per le altre regioni, che i cosiddetti tratti a sbalzo sono previsti solo laddove il rischio risulti compatibile con l’opera.
La replica: Gli elementi tecnici forniti non mi convincono, ha replicato la consigliera Coppola chiedendo all’assessore copia del documento. Ricordo che il tratto che si prevede di costruire sulla parte trentina ha un sedime di 5 metri e mezzo, praticamente un Titanic, una strada parallela alla Gardesana: un’assurda, non necessaria opera deturpante del fiordo del Garda. Sono favorevole alla ciclopedonalità, ha concluso, ma non sono favorevole a farla ovunque e a qualsiasi costo, a danno dell’ambiente.

 

Francesco Valduga (Campobase) / Realizzazione dello studentato universitario a Borgo Sacco, finanziamenti e cronoprogramma
Il consigliere di Campobase ha ricordato i ragionamenti tra Comune, Provincia e Opera universitaria che hanno portato alla decisione di realizzare uno studentato a Borgo Sacco di Rovereto, nell’area ex CRAL messa a disposizione dal Comune. Ha ricordato la battuta d’arresto sul finanziamento del progetto nell’ambito Pnrr e interrogato la Giunta provinciale per sapere quale sia il destino del finanziamento e quale sia il cronoprogramma per la realizzazione dell’opera che compare nelle linee strategiche provinciali.
La risposta: L’assessore Achille Spinelli ha esordito con i riferimenti normativi sulla realizzazione di nuovi studentati e la cronostoria della vicenda in oggetto. Opera Universitaria, ente pubblico strumentale della Provincia autonoma di Trento, ha premesso, ha presentato entro la scadenza due progetti per la realizzazione di nuovi studentati ed un progetto di efficientamento energetico di un immobile sito a Borino-Povo. I primi due sono l’ampliamento del campus di Sambapolis sito a Trento e la realizzazione dello studentato oggetto dell’interrogazione a Borgo Sacco di Rovereto. In particolare, la realizzazione dello studentato di 210 posti letto a Rovereto prevede la demolizione e ricostruzione di immobili del Comune per un impegno pari a 31,6 milioni con oltre 21 milioni di richiesta di finanziamento statale. L’iter di valutazione delle proposte progettuali presentate si è concluso nell’autunno 2023
La proposta progettuale di efficientamento energetico dell’immobile sito a Borino – Povo, è risultata tra gli interventi ammissibili a cofinanziamento statale per un importo pari a quanto richiesto oltre 990.000 euro. Le 2 proposte per la realizzazione degli studentati risultano tra gli interventi ammessi a cofinanziamento con riserva, subordinatamente alla disponibilità di ulteriori risorse. L’ampliamento del campus universitario di Sanbapolis si trova nella ventunesima posizione della graduatoria mentre lo studentato a Borgo Sacco si trova nella venticinquesima posizione. Tenuto conto delle rispettive posizioni nella graduatoria dei progetti “in riserva”, la Giunta provinciale ha deciso di anticipare le risorse necessarie per la realizzazione dell’ampliamento del campus universitario di Sanbapolis (circa 7,3 milioni di euro a carico del bilancio provinciale). Per quanto riguarda lo studentato di Borgo Sacco, la Giunta provinciale intende verificare le prospettive di cofinanzimento da parte dello Stato per assumere le conseguenti decisioni..
La replica: Non posso essere soddisfatto rispetto a scelte riguardo una strategia che abbiamo fatto assieme, ha replicato Valduga. Mi permetto di stimolare le valutazioni rispetto alla possibilità d’intervento diretto della Pat perché la sfida universitaria la possiamo vincere solo se promuoviamo la residenzialità di pari passo con la programmazione dei corsi di laurea.

 

Paolo Zanella (Pd) / Liste d’attesa sanitarie, quale è la situazione e “prestazioni perse”
Il consigliere del Pd ha presentato un quadro dei dati Istat che dicono che il Trentino presenta la più alta spesa sanitaria out of pocket per famiglia: 1.743 euro (+ 13,9% sul 2021). Ha ricordato il tema delle liste d’attesa e affermato che la situazione dell’accesso alle prestazioni sanitarie nel pubblico è ben peggiore di quella registrata dal sistema di monitoraggio delle liste di attesa, dove si considerano solo i tempi in base al “primo posto libero proposto e accettato”, non monitorando tutte le “prestazioni perse” di chi, a causa di tempi di attesa troppo lunghi, si rivolge al privato. Ha quindi interrogato l’assessore alla salute per sapere quale siano i tempi di attesa delle prestazioni con e senza Rao ad oggi e se non si ritenga utile monitorare anche il numero di persone che rinunciano alla prestazione nel pubblico a causa degli eccessivi tempi di attesa.
La risposta: L’assessore Mario Tonina ha comunicato che i tempi di attesa delle prestazioni per la specialistica ambulatoriale sono aggiornati settimanalmente utilizzando le prenotazioni delle 8 settimane precedenti e sono disponibili sul sito dell’Azienda provinciale per il servizi sanitari nella pagina “Amministrazione Trasparente”. Osservando il trend dal 2016 a oggi, i numeri evidenziano un’erogazione negli anni 2022, 2023 in linea con il periodo pre covid. L’incremento, infatti, cerca di rispondere a una domanda sempre in crescita. Le prestazioni erogate in regime libero professionale, evidenziano nel 2023 un leggero aumento percentuale pari al 10% delle prestazioni complessive rispetto al 9,9% del 2016, in linea con quanto avveniva negli anni pre Covid, contribuendo a supportare così l’attività di risposta alle liste di attesa generatesi nel periodo pandemico.
La replica: Per la prima volta considero la risposta dell’assessore Tonina non soddisfacente, ha replicato Zanella: mi chiedo se per la Giunta abbia senso monitorare, intercettare e quantificare il numero di prestazioni che si perdono perché la proposta di attesa è di oltre quattro mesi e la gente si arrangia pagandosi le visite. Non si spiega altrimenti il fatto che in Trentino si registri la più alta spesa medica per famiglia.

 

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