È possibile procedere al pignoramento di un conto corrente a San Marino? Ne parliamo in questo approfondimento.
Pignoramento di un conto corrente a San Marino: valgono le stesse regole applicate in Italia? (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Conto corrente all’estero: conviene?
Le domande che ci poniamo in questo approfondimento è la seguente: è possibile pignorare un conto corrente estero? E di un conto corrente aperto a San Marino?
Un cittadino residente in Italia può aprire un conto corrente all’estero perfettamente legale, soprattutto dopo l’avvento delle banche digitali.
In ogni caso, pare scontato dire che il denaro depositato in quel conto non debba provenire da attività illegali e rispettare le normative italiane e quelle della nazione in cui si depositano i soldi.
Questo è il motivo per cui l’aprire un conto corrente all’estero, anche rispettando tutte le regole previste, potrebbe comunque attirare l’attenzione e i controlli dell’Agenzia delle Entrate, per quanto riguarda le attività di antiriciclaggio e di evasione fiscale.
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Conto corrente all’estero: perché è un “problema” per i creditori?
Mettendoci nei panni del creditore, l’apertura di un conto corrente all’estero è motivo di grande insofferenza e frustrazione, poiché se si volesse procedere al pignoramento non sarebbe facile venire a conoscenza della presenza di un conto corrente estero, se non attraverso indagini private spesso costose.
In Italia, infatti, non esiste un’anagrafe tributaria ufficiale sulla quale vengono registrati i conti all’estero.
Per pignorare un conto corrente estero è necessario adottare una procedura piuttosto articolata, impossibile da attivare senza l’aiuto di un avvocato esperto in materia.
Chi può aprire un conto corrente all’estero?
Ma chi può aprire un conto corrente all’estero? Il conto corrente può essere aperto da:
Può essere pignorato un conto corrente estero?
Ora arriviamo alla domanda di apertura: è possibile pignorare un conto corrente estero? E vale lo stesso per San Marino?
Sì, i conti correnti all’estero sono pignorabili poiché rientrano in quei beni che, in caso di pignoramento, vengono messi a garanzia del creditore e possono essere aggrediti ai sensi dell’articolo 2740 del codice civile.
Per i conti stranieri, però, è sempre necessario provare l’esistenza presso l’istituto di credito sul quale è aperto il conto.
Il creditore e il suo avvocato, tramite il portale telematico dell’anagrafe tributaria, potranno individuare i beni del debitore. Se il conto corrente non è individuabile, il creditore dovrà trovare una prova inconfutabile dell’esistenza del conto corrente.
Una volta individuata la prova, sarà possibile iniziare il procedimento di pignoramento del conto corrente all’estero.
Pignoramento di un conto corrente a San Marino: è possibile?
E quindi, se è possibile pignorare un conto corrente estero, è altrettanto possibile pignorarne uno aperto a San Marino, che nonostante sia un territorio presente sul suolo italiano, è uno Stato ben definito e segue regole diverse da quello italiano.
Pignoramento di un conto corrente estero: procedure
La procedura di pignoramento di un conto corrente estero, però, è differente in base al Paese estero del debitore.
Se fa parte dell’Unione Europea la validazione degli atti esecutivi prodotti da ognuno degli Stati membri viene confermata automaticamente, quindi il pignoramento all’estero parte regolarmente.
Se il paese in cui è stato aperto il conto è fuori dall’Unione Europea, il procedimento di pignoramento dipende dal singolo Paese.
È il caso di San Marino, che seppure sia stato riconosciuto come uno Stato europeo, non fa parte dell’Unione Europea.
In molti casi, l’atto esecutivo che conferma l’esistenza del debito, deve essere confermato sia dal Paese in cui è stato emesso l’atto, sia dal Paese che riceve l’atto esecutivo.
Faq sul pignoramento del conto corrente
Cosa succede quando si riceve un decreto ingiuntivo?
Un decreto ingiuntivo rappresenta un ordine formale di adempiere a un certo obbligo, che può essere il pagamento di un debito o la consegna di beni specifici. Il destinatario del decreto ha 40 giorni dalla notifica per:
- adempiere all’obbligo come stabilito nel decreto;
- opporsi al decreto ingiuntivo presso il giudice che lo ha emesso.
Chi può avviare una procedura di pignoramento del conto corrente?
Un creditore che ha un credito non soddisfatto nei confronti di un debitore può avviare una procedura di pignoramento del conto corrente. Questo avviene generalmente attraverso un’azione legale o tramite un avvocato.
Posso impedire il pignoramento del mio conto corrente?
È possibile evitare il pignoramento del conto corrente attraverso diverse opzioni. Ad esempio, il pagamento del debito in modo tempestivo, la negoziazione con il creditore per un piano di pagamento rateale, la ricerca di assistenza di un consulente finanziario o un avvocato specializzato in diritto delle esecuzioni.
È possibile pignorare il conto corrente del condominio?
Assolutamente sì. La legge consente ai creditori di procedere al pignoramento del conto corrente del condominio, ma soltanto dopo che hanno “aggredito” i beni personali dei condòmini morosi, evitando di “colpire”, nell’immediatezza, pure i condòmini in regola con i pagamenti. A disciplinare la limitazione del pignoramento del conto corrente condominiale è il nuovo comma 2 dell’articolo 63, disp att del codice civile.
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