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“Per la manifestazione del 25 maggio confidiamo nella presenza di diverse migliaia di persone, comprese quelle del terzo settore, associazioni, i giovani angeli del fango e pure i sindaci dei comuni coinvolti”. E’ questo l’auspicio di Luca Claudio Ballerini, uno dei responsabili del coordinamento dei comitati alluvionati di Campi Bisenzio, ossia il “Comitato Alluvionati Campigiani 2023”, il “Comitato Via Cetino-Via Campanella” e il “Comitato ArcaDiNoè”, che per il 25 maggio hanno organizzato la manifestazione degli alluvionati toscani. Manifestazione alla quale aderirà anche il “Comitato Bagnolo per l’Alluvione” e dei comitati dell’Emilia-Romagna, e che partirà alle 14 da Sesto Fiorentino, per la precisione dal parcheggio della motorizzazione civile in via Santa Croce dell’Osmannoro. L’iniziativa porterà i partecipanti fino alla sede della Regione Toscana, a Firenze. Evidente l’intento, a quasi sette mesi dal disastro, di far sentire la propria voce.
I comitati hanno richieste ben specifiche. “Innanzitutto, spingiamo per la messa in sicurezza idrogeologica dei territori colpiti dall’alluvione, con opere di difesa e contenimento delle acque a monte dei fiumi e dei torrenti – spiega Ballerini – Vogliamo anche il blocco della nuova indiscriminata cementificazione della piana Firenze-Prato-Pistoia e di grandi opere dannose e inutili, come l’aeroporto e centri commerciali”.
Particolarmente delicata è anche la questione dei ristori. “Al momento, per quanto concerne gli alluvionati di Campi Bisenzio, stanno ricevendo somme tutt’altro che consistenti. Si parla di massimo 3.000 euro dalla Regione Toscana, che peraltro devono ancora arrivare. Io ad esempio non ho avuto niente, sono sempre in attesa. Eppure i danni stimati nelle mie due case ammontano a circa 280mila euro. E poi ci sarebbero i ristori promessi dallo Stato, che tuttavia sono fermi per cavilli burocratici. Insomma, la macchina si sta muovendo in maniera davvero lenta. E’ necessaria un’accelerata, anche perché ci sono ancora tante, troppe famiglie sfollate”.
Le richieste non si esauriscono qui. “E’ necessaria l’adozione di provvedimenti legislativi anche urgenti a carattere nazionale per garantire lo sconto in fattura e altri metodi di sostegno bancari con prestiti agevolati e/o finanziamenti a fondo perduto finalizzati alla ristrutturazione delle abitazioni e delle aziende colpite. Chiediamo poi – conclude Ballerini – alle istituzioni di abbattere la seconda rata della Tari e a tutte le società fornitrici di annullare i consumi extra su acqua, luce e gas”.
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