Per vendere casa in Italia, oggi, occorrono in media 6,7 mesi. Ma chi si rivolge a un home stager qualificato, capace di sottolineare i punti di forza dell’immobile con piccoli interventi e i giusti arredi temporanei, riesce a trovare un compratore in 36 giorni circa (erano 46 nel 2020), cioè oltre 4 volte più velocemente. È quanto emerge dai nuovi dati elaborati dalle associazioni di categoria che riuniscono i professionisti della valorizzazione immobiliare, dove per altro il dato complessivo del venduto post-home staging raggiunge il 96%. Il fattore tempo appare inoltre determinante per la conclusione di un buon affare: ridurlo consente infatti di massimizzare e difendere il prezzo di vendita, con uno sconto medio – sempre post-intervento – del 3% (era il 4% nel 2020), contro il 9,7% della media italiana rilevato per il 2021 da Bankitalia.
Che cos’è l’home staging
Nato una ventina di anni fa negli Stati Uniti, dove ormai rappresenta una strategia irrinunciabile di ogni mediazione immobiliare, l’home staging si sta diffondendo anche in Italia per vendere casa, come dimostra il recente sondaggio condotto dall’Associazione Nazionale Home Staging Lovers e dall’Associazione Professionisti Home Staging Italia. Tra le regioni più coinvolte: il 34,4% degli interventi si concentra in Emilia Romagna, seguita a ruota da Lazio (14,8%), Toscana e Lombardia (9,8% ciascuna), Sardegna (6,6%), Puglia e Campania (4,9% ciascuna), Trentino Alto Adige, Veneto e Piemonte (3,3% ciascuna).
«Di norma, il servizio viene proposto dall’agenzia immobiliare – ma può anche essere richiesto da privati – e dopo il sopralluogo prevede le migliorie del caso attraverso eventuali, piccoli interventi e con arredi capaci di valorizzare l’immobile, nonché un servizio fotografico professionale», spiega Michela Galletti, Presidente dell’Associazione Nazionale Home Staging Lovers. Costi: «A partire da 1.600 euro circa, largamente compensati dai tempi ridotti con cui si concluderà l’affare».
Per diventare home stager, gli architetti e gli interior designer seguono corsi di specializzazione. Quindi intervengono sia su ambienti vuoti che arredati, con allestimenti finalizzati al solo servizio fotografico, o da mantenere per tutta la durata della vendita in modo da valorizzare gli ambienti anche alla presenza dei potenziali acquirenti. L’obiettivo è quello di «sottolineare al massimo i punti di forza, minimizzando i difetti». Ma, certo, occorre un occhio esperto.
I 5 consigli dell’home stager
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