Barcellona ha annunciato una svolta nella gestione degli affitti brevi, l’obiettivo è contrastare l’emergenza abitativa che affligge la città
Il sindaco Jaume Collboni ha dichiarato che entro il 2029 non saranno rinnovate le licenze per oltre 10.000 appartamenti attualmente destinati ai turisti.
Questa decisione, che mira a riportare gli alloggi sul mercato residenziale, è motivata dall’impennata dei prezzi degli affitti (+68% in 10 anni) e degli immobili (+38%). Collboni ha sottolineato che l’obiettivo è affrontare il problema principale della città: la crescente difficoltà di trovare un alloggio a prezzi accessibili, soprattutto per i giovani.
La misura, dovrà essere approvata dal consiglio comunale. L’associazione dei locatori Apartur teme ripercussioni negative sul turismo, mentre l’Unione degli Inquilini dubita dell’efficacia a lungo termine dell’iniziativa.
Non è la prima volta che Barcellona interviene in questo settore. Negli ultimi anni, la città ha vietato la registrazione di nuovi appartamenti per l’affitto turistico e ha chiuso migliaia di unità illegali. Queste azioni riflettono la crescente preoccupazione per l’impatto del turismo sulla vita dei residenti e sulla disponibilità di alloggi a prezzi sostenibili.
Un problema che riguarda anche la Sardegna
La situazione di Barcellona potrebbe trovare un parallelo in Italia e di conseguenza in alcune città sarde, come Olbia, dove la carenza di appartamenti nel periodo estivo è un problema noto. Molti proprietari preferiscono affittare ai turisti da maggio a settembre, lasciando i residenti senza opzioni abitative durante l’alta stagione. L’esempio di Barcellona potrebbe quindi ispirare interventi simili anche in Sardegna, per garantire un equilibrio tra le esigenze del turismo e quelle dei residenti.
Radio Smeralda, puntata del 24 06 2024.
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