Quantificare l’impatto delle attività secondo tre direttrici: ambientale, sociale e di governance (Esg). È l’obiettivo prioritario del bilancio di sostenibilità di Invitalia, Agenzia nazionale per lo sviluppo, controllata al 100% dal ministero dell’Economia e delle finanze, il cui obiettivo è dare impulso alla crescita economica del Paese puntando sui settori strategici per lo sviluppo e l’occupazione, con un’attenzione particolare al Mezzogiorno. Con riferimento al 2023, il bilancio dà conto dei risultati conseguiti dal gruppo, con particolare riferimento al valore per territori, comunità, imprese e istituzioni, sia in termini di governance interna sia nelle aree di azione dell’agenzia: incentivi alle imprese per lo sviluppo produttivo, supporto negli investimenti pubblici e assistenza tecnica alla pubblica amministrazione nella gestione dei programmi.
I due assi
«Invitalia si regge su due assi — dichiara l’amministratore delegato, Bernardo Mattarella —. Il nostro modello di governance interno guidato dai principi Esg cammina accanto al crescente impatto della nostra azione sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il bilancio di sostenibilità certifica la capacità di Invitalia di creare valore per le imprese, i territori e le persone e generare inclusione, integrando in ogni progetto la dimensione economica, sociale e ambientale». Nell’ambito della prima attività, il bilancio conta oltre 64 mila imprese sostenute da Invitalia nel corso dell’anno (di cui 4 mila 200 nuove, per il 40% create da donne), contribuendo alla creazione o alla salvaguardia di quasi 31 mila posti di lavoro, di cui il 48% al Sud. Il valore delle agevolazioni ammesse dal gruppo ha raggiunto i 5,9 miliardi nel 2023, superando i 4,6 dell’anno prima. Un dato sostenuto dall’incremento del valore medio degli investimenti supportati, che sale a 365 mila euro rispetto ai 50 mila del 2022, per effetto delle misure di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), su cui Invitalia ha svolto un ruolo centrale anche nel sostegno alle istituzioni e agli investimenti pubblici.
Agevolazioni alle imprese
L’ammontare delle agevolazioni è stato destinato alla realizzazione di grandi investimenti per 2,5 miliardi, al rafforzamento del sistema produttivo con 2,3 miliardi, alla nascita di nuove imprese grazie a 419 milioni e al sostegno delle attività concentrate nelle aree di crisi con 103 milioni; infine, al supporto all’attuazione dei bandi Ipcei (Importanti progetti di interesse comune europeo) per 662 milioni. Il valore complessivo degli investimenti attivati secondo i dati del bilancio è di 23,4 miliardi di euro, di cui il 26% nel Mezzogiorno. Si mostra sempre più significativa la spinta all’innovazione, in particolare con il supporto a progetti che promuovono la transizione digitale e ambientale: infatti, con gli incentivi di Smart&Start Italia, 60 milioni sono giunti a 122 startup e piccole e medie imprese innovative.
I progetti
Nel 2023 sono stati ammessi ai finanziamenti circa 4 mila progetti, di cui il 35% nel Sud, per un valore delle agevolazioni di 2,9 miliardi, con investimenti attivati pari a 9,5 miliardi. Nel dettaglio, 1,2 miliardi (con 5,8 miliardi di investimenti attivati) sono stati destinati alla realizzazione di grandi investimenti imprenditoriali a sostegno della trasformazione sostenibile dei processi produttivi e per sviluppare le filiere strategiche nei settori eolico, fotovoltaico, batterie e idrogeno rinnovabile. Per la mobilità green, attraverso le misure Ecobonus e bonus colonnine di ricarica elettriche, sono stati erogati 351 milioni di euro di incentivi.
Gli interventi
Per quanto riguarda l’accelerazione degli investimenti pubblici, come anticipato, Invitalia ha svolto un ruolo rilevante nell’attuazione non solo del Pnrr ma anche della programmazione nazionale ed europea 2021-2027: nel corso del 2023 sono state 171 le procedure di gara indette per un valore degli investimenti pari a 4,2 miliardi di euro. Il nuovo codice degli appalti (d. lgs. 36/2023) qualifica di diritto Invitalia come centrale di committenza e stazione appaltante nazionale. In questo ambito l’agenzia affianca le amministrazioni centrali e locali in tutte le attività necessarie anche per la realizzazione di interventi di particolare rilevanza sociale, come quelli per la sanità (ospedali), l’istruzione (scuole e nuovi asili), la riqualificazione e rigenerazione urbana, i beni culturali e l’ambiente (ad esempio le bonifiche).
Servizi pubblici
In affiancamento alla Pa, nell’anno, Invitalia ha assicurato assistenza nella programmazione, nella gestione e nella rendicontazione di grandi programmi di origine comunitaria. In particolare, tra Pnrr e Programmi operativi comunitari e nazionali, il gruppo ha supportato 21 programmi per un valore complessivo vicino ai 90 miliardi di euro.
Sostenibilità “interna”
In parallelo, Invitalia ha rafforzato e continua a rafforzare il proprio percorso di sostenibilità con l’adozione di un piano strategico per il triennio 2024-2026. Per quanto riguarda la governance, l’obiettivo della totale parità retributiva tra uomini e donne, nel medesimo livello di inquadramento, è stato raggiunto con due anni di anticipo. Oltre il 50% dei dipendenti sono donne e, di queste, il 40% ricopre un ruolo manageriale. Dal punto di vista ambientale, è impegno dell’agenzia evitare sprechi sia nei consumi energetici che per i rifiuti nelle proprie sedi e offrire la possibilità di usare mezzi di trasporto green per diminuire le emissioni.
29 luglio 2024
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