La tensione sull’isola dei Gabbiani, un eden scolpito nella costa tra Palau e Santa Teresa, comincia a salire a metà marzo quando si conclude la battaglia legale tra i due proprietari. Dalla fine degli anni Novanta la famiglia Soranzo e la società “I Gabbiani” di Luciano Mele si contendono il paradiso dei vacanzieri in roulotte. Per anni i Soranzo hanno dato in gestione l’attività di campeggio. L’ultimo amministratore di bungalow e roulotte è stato l’imprenditore sassarese che possiede anche tre ettari dell’isola. Nel 1999 i Soranzo decidono di prendersi cura personalmente del camping e non rinnovare il contratto di affitto alla società di Mele. Una scelta che apre una guerra di ricorsi.
La sentenza finale dà ragione ai Soranzo che riacquistano il controllo dei 10 ettari campeggiabili dell’isola in cui erano spalmati bungalow e camper. La società “I Gabbiani” trasloca allora le casette da camping nei suoi tre ettari, allinea le roulotte con rigore quasi militare, comincia degli interventi sulle strade. Il via vai di mezzi meccanici e le ferite nel terreno per fare spazio a cavi e condotte fanno scattare i sopralluoghi della Polizia municipale di Palau e del corpo forestale. Anche i tecnici che per conto della famiglia Soranzo stanno facendo uno screening dei terreni di loro proprietà sollevano il dubbio sull’ecocompatibilità del trasloco e degli scavi.
Nel sopralluogo gli agenti cercano di capire la natura dei lavori. Se si tratta cioè di manutenzione ordinaria e quindi di lavori in linea con l’autorizzazione rilasciata dal Comune alla società “I Gabbiani”, o se sono interventi di infrastrutturazione primaria, per cui bisogna avere un altro tipo di licenze. Nella loro relazione i vigili parlano di uno scavo eseguito da un mezzo meccanico per una nuova condotta fognaria lunga 100 metri, di altri 30 metri di scavo già ricoperto sulla strada al confine tra le due proprietà Soranzo e Mele, del deposito di nuove tubature idriche e fognarie vicino alle aree verdi. Per il dirigente del settore Urbanistica si tratta «di opere nuove in corso di esecuzione senza concessione edilizia e nulla osta paesaggistico». Da qui l’ordine di immediata sospensione dei lavori a fini cautelari. La società di Mele ha 20 giorni per dimostrare che i lavori sul suo terreno sono di manutenzione ordinaria, così come ha sempre sostenuto.
Resta sospeso anche il futuro dell’isola che dal 1968 ospita nei bungalow turisti di tutto il mondo. In base alla legge la società “I Gabbiani” non può portare avanti l’attività di camping. Per affittare roulotte bisogna avere una superficie minima di 5 ettari. Dopo aver perso la causa con i Soranzo, Luciano Mele ne possiede solo tre. Il consiglio comunale ha comunque il potere di derogare alla norma se la proposta di riduzione della superficie va di pari passo con un taglio al numero di ospiti sui litorali. Per il momento la pratica è ferma sul tavolo della commissione edilizia che deve verificare se il camping è in linea con le norme urbanistiche e paesaggistiche. Difficile anche per i Soranzo ottenere l’ok per il camping. Sull’isola è prevista una unica attività di questo tipo.
L’imprenditore sassarese aveva annunciato per ieri mattina l’apertura della stagione 2009. Per Mele è doveroso dare risposte ai turisti che già dallo scorso anno hanno prenotato la vacanza sull’isola dei Gabbiani. Il Comune da ieri mattina tiene gli occhi puntati sull’ingresso del camping, regolato da una sbarra elettronica e sorvegliato da due guardie. L’amministrazione guidata dal sindaco, Piero Cuccu, guarda con preoccupazione al futuro dell’isola dei Gabbiani che insieme a Porto Pollo è meta di campeggiatori, surfisti e amanti degli sport sulle onde 12 mesi all’anno. Un business che ha fatto del paese dell’orso la perla sarda degli sport del vento a livello mondiale.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui