Sembra una bizzarra navicella spaziale, l’Atelier Palègre, un residuato alieno incastonato tra i campi verdi della valle del Rodano: è in realtà un laboratorio di ceramiche, costruito nel 1971. Ma la sua fama, ciò che lo rende ancora oggi memorabile, più che a vasi e stoviglie, si deve agli architetti che l’hanno disegnato: Pascal Häusermann e Claude Costy.
Maestri dell’architettura organica, capaci di modellare il metallo e il cemento in linee morbide, con un’attitudine scultorea da veri artisti, i due si accostarono a questo progetto con il consueto approccio visionario. Il laboratorio da loro concepito era quanto di più distante da un mero luogo di lavoro. Altro che il solito capannone, anonimo e funzionale: l’Atelier Palègre sarebbe stato un oggetto artistico esso stesso, una grande cupola bianca con tre occhi che guardano il paesaggio e vogliono farsi guardare.
Realizzata con il metodo collaudato da Häusermann di “spruzzare” cemento su un telaio metallico, la struttura si sviluppa su una superficie di 100 metri quadrati, configurati internamente come uno spazio polifunzionale per la produzione, lo stoccaggio, l’esposizione e la vendita. In linea con la poetica degli architetti, non c’è un solo angolo retto a spezzare la rotonda fluidità degli ambienti, che restituiscono l’impressione di un corpo vivo, un ventre accogliente da cui farsi avvolgere. Persino gli strumenti di lavoro – come forni, piattaforme e lavandini – si piegano al diktat scultoreo e sono dunque incorporati nella fibra di cemento dell’edificio.
Se il lato sud è quello che più attira l’attenzione, coi suoi globi sporgenti e avveniristici di plexiglass, bordati di blu, non meno interessante è la facciata rivolta a nord, dove un ampio baldacchino prolunga il tetto e ospita due porte di accesso, una oblunga e una circolare, entrambe realizzate in resina dai ceramisti Jean-Paul e Suzy Brunet. Questo straordinario edificio – adattabile ad uso residenziale, commerciale o artistico, e reso appetibile anche dall’idilliaco paesaggio che lo ospita – è ora in vendita tramite Architecture de Collection per 740.000 euro.
Elisa Zagaria è un’autrice che ha trasformato in un lavoro la sua più grande passione: cercare e inventare storie. Quelle che racconta per Elle Decor, in qualità di collaboratrice freelance, hanno per protagonisti case da sogno, personalità, eventi e luoghi simbolo del nostro tempo. E poi ci sono altre storie, in forma di romanzi e soprattutto sceneggiature, che scrive per la televisione, in attesa di diventare sufficientemente ricca da potersi comprare una di quelle case da sogno.
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