Numeri impietosi per quel che riguarda il credito alle piccole imprese, e in particolare per quelle del Friuli Venezia Giulia. Con un -10,7% registrato a marzo, nel raffronto tendenziale, il Fvg si pone all’ultimo posto della classifica delle regioni italiane, con una flessione più marcata rispetto alla media nazionale che si è fermata a -8,1%. E se si considerano i prestiti alle imprese nel loro complesso, la diminuzione è stata dell’11,8%, fa peggio solo il Trentino-Alto Adige, arrivato a -13,7 per cento. Il focus sulle imprese artigiane strutturate, vede in Friuli Venezia Giulia un calo ancora più evidente: -12,3%, tra i più ampi in Italia. Una discesa dei prestiti connessa a un tasso di interesse elevato, ma non il peggiore d’Italia: 8,9% per le piccole imprese e 6,3% per quelle medio-grandi, al di sotto del 12,1% fatto registrare in Sardegna, che con questa percentuale si colloca al primo posto per il costo del denaro in Italia.
La fotografia arriva dal 30° report su trend economia, congiuntura e Mpi elaborato da Confartigianato nazionale che riporta anche i dati sull’export della manifattura artigiana che in Fvg è cresciuta del 2,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, un dato che pone il Friuli Venezia fuori dal gruppo delle regioni italiane che sono state colpite maggiormente dalla crisi del Mar Rosso (Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana). Ma il tallone d’Achille, e non solo per il Fvg, è rappresentato dal legame con la Germania. Nell’analisi di Confartigianato, infatti, il Friuli Venezia Giulia è tra le sette regioni italiane che hanno un’esposizione sopra la media per l’export indirizzato sul mercato tedesco. Un’esposizione maggiorata che riguarda soprattutto il Nord Est, perché, insieme al Friuli Venezia Giulia, molto orientati sulla Germania ci sono anche il Veneto, il Trentino-Alto Adige e l’Emilia Romagna, insieme a Lombardia e Piemonte.
«Questi dati vanno interpretati chiedendosi il perché di questa contrazione del credito bancario più accentuata per gli artigiani e le piccole imprese – è la considerazione del presidente di Confartigianato Imprese Fvg, Graziano Tilatti –. Le risposte stanno probabilmente nei parametri sempre più stringenti, complessi e rigidi con cui le banche concedono prestiti e i Confidi garanzie, a cui si aggiungono tassi di interesse ancora elevati». Inoltre, «dietro al dato del Friuli Venezia Giulia, peggiore di quello nazionale – prosegue Tilatti – può nascondersi anche un freno agli investimenti causato dal rallentamento delle esportazioni, un fattore a cui siamo molto esposti in regione. E tutto questo nonostante in Fvg gli investimenti produttivi possano accedere a finanziamenti particolarmente agevolati».
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